Carinzia: Magdalensberg - Ph©FRANZGERDL_
Carinzia: Magdalensberg - ph©FRANZGERDL_

In Carinzia, la vacanza per tutte le stagioni

Slow Food Travel sbarca in Carinzia

Finalmente arrivato a compimento in Carinzia, la più meridionale delle regioni federali d’Austria, cuore dell’Alpe Adria, il progetto  Slow Food Travel: un lavoro collettivo che ha impegnato per alcuni anni un consorzio di partner, tra agricoltori e produttori di generi alimentari, sensibili ai nuovi valori di sostenibilità ambientale e alla difesa del sapore genuino dei cibi della tradizione. Due le zone turistiche che per ora hanno aderito all’iniziativa: la prima, a ovest, dalle valli Gailtal e Lesachtal al lago Weissensee; la seconda,  nell’est della regione, la valle Lavanttal. Una posizione geografica dove le tante ore di sole garantite dal  clima mediterraneo di cui gode la Carinzia sono già un ottimo biglietto da visita.

Il Sentiero dell’Amore- ph ©Franz-Gerdl

Una passeggiata tra i colori…

Dunque una vacanza per tutte le stagioni quella offerta dalla Carinzia, dove però è forse l’autunno, quando  i colori della natura di accendono di sfumature, quella che le conferisce un fascino esclusivo.  In particolare se la scelta cade sul Parco Nazionale Alti Tauri,  l’area protetta più estesa delle Alpi, dove ci sono escursioni per tutte le esigenze. Dalla Turracher Höne, il Sentiero dei tre laghi, particolarmente indicato per le famiglie per il suo giro panoramico intorno al lago; all’escursione alpina vera e propria del giro ad anello fino agli oltre 2000 mt della Feldpannalm; o anche, per i più romantici, il Weg der Liebe, il Sentiero dell’Amore, che lungo il percorso offre panchine dove fermarsi per ammirare il panorama e libri dove annotare le proprie riflessioni.

Ma, dopo tanto cammino, una sosta gastronomica si fa davvero indispensabile…

Presidio Kletzen - ph Slow Food

Presidio Kletzen – ph Slow Food

…e uno spuntino tra i sapori!

Nasce dallo storico incontro tra tre culture confinanti – austriaca, italiana e slovena – la cucina di tradizione della Carinzia. Particolarmente interessante allora per il turista che, come noi, arriva dall’altro versante delle Alpi, che può sperimentare piatti inediti da ingredienti anche a lui familiari, frutto di antichi mestieri qui mai dimenticati.  Ed è proprio passeggiando tra gli alpeggi che, grazie al progetto Slow Food Travel,  si può far visita “dietro le quinte” a laboratori artigiani, partecipando in prima persona alle preparazioni,  ma anche incontrare cuochi, osti e albergatori disposti a rivelare qualcuno dei loro segreti. Come imparare a cucinare i Kärnter Kasnudeln, i tortelloni carinziani con ripieno di ricotta e menta; o assaggiare Formaggi e Speck biologici, fresche insalate impreziosite da erbe aromatiche, naturalmente accompagnati da birre artigianali e, soprattutto, dal mitico Pane del Lesachtal, a base di grano estivo e segale. Per non dimenticare il gusto della vita.

Speck della Valle Gailtal - ph Slow Food

Speck della Valle Gailtal – ph Slow Food

www.carinzia.at

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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