Un “Racconto Gourmet A Casa Vicina” Non è Mai Soltanto Da Ascoltare…

Un “Racconto gourmet a Casa Vicina” non è mai soltanto da ascoltare…

La masterclass di Claudio Vicina Cinque "racconti", tutti da ascoltare e da gustare. Si comincia a partire dal prossimo maggio per proseguire, un "racconto" al mese,  a giugno, settembre, ottobre e novembre 2023. Questa l'originale masterclass, tenuta dallo chef Claudio Vicina, dal titolo Racconto gourmet a Casa Vicina dedicata al pubblico degli appassionati della cucina vera, quella che si fa con l'esperienza, la tecnica, lo studio ma soprattutto col cuore.  L’attività si terrà presso il ristorante Casa Vicina, all'ultimo piano del torinese Green Pea, e il primo incontro, quello previsto nel mese di maggio, sarà un’ulteriore occasione per raccontare la storia e i divertenti aneddoti che riguardano la ormai ben nota Bagna Cauda da bere, che quest'anno festeggia il suo 20° anniversario.   Un compleanno da festeggiare per la Bagna cauda da bere  Perché questo iconico piatto, divenuto famoso durante le Olimpiadi invernali del 2006  grazie  alle sue cinque verdure colorate disposte a strati che simboleggiavano gli anelli olimpici, era in realtà nato nel novembre del 2003 dal desiderio dello chef di reinterpretare con più leggerezza la tradizionale bagna cauda senza tuttavia tradirne lo spirito conviviale.  Servita come aperitivo nell'intramontabile eleganza della Coppa Martini, la Bagna Cauda da bere è…

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A Volte Ritornano: La Bagna Cauda!

A volte ritornano: la Bagna Cauda!

L’appuntamento annuale è imperdibile, specialmente quando, come è successo quest’anno, le prime brume autunnali arrivano di colpo, dopo un dolcissimo e soleggiato ottobre. Così anche la voglia di Bagna Cauda ti prende all’improvviso, un sabato di pioggia in campagna. E allora…detto e fatto! Per la ricetta vi rimando a quella canonica, che anche questa volta ho seguito fedelmente.   Bagna Cauda: quali verdure? Dove invece ho spaziato sono state le verdure. La tradizione prevede un po’ di tutto, a seconda dei luoghi, delle abitudini e…di quello che passa il convento! Tra ultimi frutti dell’orto e una visita al mercato, ho deciso per: peperone giallo: lasciato per metà crudo e per metà passato velocemente sulla griglia già tagliato topinambur, alias i piemontesissimi ciabinabô i miei preferiti: come da manuale, tagliati sottilissimi dopo averli rapidamente lavati e strofinati perché pelarli è impossibile ravanello: non così scontato, tagliato a fette sottili melanzana e zucchino: un classico, tagliati a fette e grigliati cipollotti: anche loro un grande classico, che i preferisco ai più aggressivi porri, puliti e tagliati a pezzi patata e cavolfiore: imperdibili, lessati e tagliati a pezzi grossolani pomodoro: forse una novità, ma so che c’è chi lo usa; fresco e gradevole, ma…

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Bagna Cauda Day In Avvicinamento: Sarà Un Autunno “cardo”?

Bagna Cauda Day in avvicinamento: sarà un autunno “cardo”?

C’erano una volta gli anciuè, che dalla Val Maira, nell’Alto Cuneese, scendevano in pianura a vendere le acciughe sbarcate in Liguria da tutto il Mediterraneo. Si spingevano lontano, nelle città del Piemonte, ma anche a fiere e mercati del Nord Italia E più lontano ancora: Marsiglia, la Svizzera, Buenos Aires, Cordoba… Una vera e propria “montagna” di acciughe catapultate a valle, a solleticare l’inventiva, sostenuta da un atavico appetito, dei nostri avi contadini, complice la stagione della prima svinatura. È questa l’origine dei due piatti “principe” della tavola piemontese: il Bagnet Verd e, soprattutto, la Bagna Cauda!    Bagna cauda, un rito contadino Acciughe sotto sale, aglio e olio. Ma attenzione: non l’extravergine di oliva cui oggi tengono tanto nutrizionisti e chef stellati. Nel Seicento, o forse già nel Cinquecento o prima ancora, in Piemonte si consumava olio di noci e di nocciole: ritorno prezioso oggi, insieme con un “pezzetto di burro”, nelle ricette più rigorose. Perché della Bagna Cauda esistono tante varianti, almeno quante sono le famiglie che da generazioni se ne tramandano la tradizione. Piccole sfumature soltanto, in qualche caso; variazioni radicali, in altri, come insegnano le  ultime declinazioni ad uso di vegani o, perché no?, di intolleranti…

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È Stagione Di BAGNA CAUDA

È stagione di BAGNA CAUDA

Questa non l’ho trovata sul Quaderno della Mamma, lo confesso. Ma è pur sempre un documento della tradizione, anzi della Tradizione Documentata nel modo più rigoroso, addirittura con un Atto Notarile. Quindi… L’Accademia Italiana della Cucina ha depositato la Ricetta Canonica della Bagna Cauda presso lo studio del notaio Marzia Krieg a Costigliole d’Asti in data 7 febbraio 2005. Ecco il preziosissimo testo.   INGREDIENTI per 12 persone: 12 teste d’aglio 6 bicchieri da vino di olio d’oliva e, se possibile, un bicchiere di olio di noci. 6 etti di acciughe rosse di Spagna   PREPARAZIONE: Tagliare a fettine gli spicchi d’aglio precedentemente svestiti e privati del germoglio. Porre l’aglio in un tegame di coccio, aggiungere un bicchiere d’olio e iniziare la cottura a fuoco bassissimo rimescolando con il cucchiaio di legno e avendo cura che non prenda colore; aggiungere poi le acciughe dissalate, diliscate, lavate nel vino rosso e asciugate, rimestandole delicatamente. Coprire con il restante olio e portare l’intingolo a cottura a fuoco lento per una mezz’oretta, badando che la bagna non frigga. Al termine della cottura si può aggiungere, se piace un sapore più morbido, un pezzetto di burro freschissimo. Versare la bagna negli appositi “fujot” fornellini…

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