A volte ritornano: la Bagna Cauda!
L’appuntamento annuale è imperdibile, specialmente quando, come è successo quest’anno, le prime brume autunnali arrivano di colpo, dopo un dolcissimo e soleggiato ottobre. Così anche la voglia di Bagna Cauda ti prende all’improvviso, un sabato di pioggia in campagna. E allora…detto e fatto!
Per la ricetta vi rimando a quella canonica, che anche questa volta ho seguito fedelmente.
Bagna Cauda: quali verdure?
Dove invece ho spaziato sono state le verdure. La tradizione prevede un po’ di tutto, a seconda dei luoghi, delle abitudini e…di quello che passa il convento!
Tra ultimi frutti dell’orto e una visita al mercato, ho deciso per:
peperone giallo: lasciato per metà crudo e per metà passato velocemente sulla griglia già tagliato
topinambur, alias i piemontesissimi ciabinabô i miei preferiti: come da manuale, tagliati sottilissimi dopo averli rapidamente lavati e strofinati perché pelarli è impossibile
ravanello: non così scontato, tagliato a fette sottili
melanzana e zucchino: un classico, tagliati a fette e grigliati
cipollotti: anche loro un grande classico, che i preferisco ai più aggressivi porri, puliti e tagliati a pezzi
patata e cavolfiore: imperdibili, lessati e tagliati a pezzi grossolani
pomodoro: forse una novità, ma so che c’è chi lo usa; fresco e gradevole, ma non mi ha entusiasmato
mela carpendu: raccolta ancora adesso in giardino, è stata un esperimento piacevolmente riuscito
uovo crudo: la tradizione lo vuole come ultimo ingrediente, per “pulire” il fujot. E allora, facciamolo anche noi
Per chi ama la Bagna Cauda ma non ha il tempo, o la voglia, di provvedere alla bisogna, ricordo che è prossimo il Bagna Cauda Day, arrivato alla sua quinta edizione, dal 24 al 26 novembre 2018: da Asti al mondo, la festa più profumata dell’anno!
Info:
www.bagnacaudaday.it