Tre funghi, una cena
Ecco i funghi: tre porcini (peso totale: hg 2.66). Con loro mi sono divertita a costruire una cena per due persone, dall’antipasto al secondo. Ricette di assoluta semplicità, sia per gli ingredienti che per la procedura, che appartengono alla tradizione, quindi un po’ a tutti noi.
I funghi non li ho raccolti io, ma acquistati da fonte sicura: con l’augurio che la stagione, finalmente, sia iniziata!
Antipasto: insalata di porcini
1 fungo porcino (il terzo, di media misura, nella foto);
prezzemolo tritato q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.
Affettate il fungo il più sottile possibile, mettetelo in piatto di portata e condite.
Primo piatto: tajarin con funghi porcini
1 fungo intero e un gambo di fungo (il secondo, il più piccolo, nella foto e il
gambo del primo)
hg 1.5 tajarin freschi
prezzemolo e aglio tritati q.b.
olio extra vergine di oliva q.b
un pezzetto di dado vegetale
In una padella antiaderente fate un soffritto leggero con l’aglio e il prezzemolo tritati, sbriciolate il pezzetto di dado. Tagliate a fette non troppo sottili il fungo e il gambo, quindi metteteli a soffriggere pochi minuti e spegnete. Mettete a bollire l’acqua per la pasta, ricordando che i tajarin vanno scolati al primo bollore. Tenete però da parte una tazzina di acqua di cottura, che metterete nella padella coi funghi al momento di riaccendere il fuoco. Mettete subito i tajarin scolati nella padella e fate amalgamare, quindi lasciateli riposare un momento a fuoco spento prima di servire. Io non aggiungo il parmigiano, ma so che si può fare.
Secondo piatto: fritto di funghi porcini
La cappella di un porcino (il primo, il più grande, nella foto)
1 uovo
una manciata di pane pesto
un pizzico di sale
olio per friggere (io uso sempre l’extravergine)
Sbattere l’uovo con il sale e preparare il pane grattato su un piatto. Scaldare l’olio per friggere in una padella antiaderente. Tagliare la cappella a fette non troppo sottili, immergerle rapidamente nell’uovo sbattuto e nel pangrattato, quindi passarle nella padella, rigirarle subito e adagiarle su di un foglio di carta assorbente. Aggiustare di sale e portare in tavola.
Un vino in abbinamento? Io ho scelto il Gavi dell’Azienda Pico Maccario di Mombaruzzo, che si è rivelato una vera e propria scoperta. Non solo per la sua capacità di accompagnare splendidamente la cena di funghi nei suoi diversi momenti, ma anche per la delicata forza, del tutto inattesa, che ha saputo sprigionare nel suo evolversi.
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