Tartufo Bianco D'Alba - Ph Silvana Delfuoco
Tartufo bianco d'Alba - ph Silvana Delfuoco

Tartufi e cujette? Fatto!

8 dicembre: Madona d’le cujette. Così nel Cuneese da tempo immemorabile si festeggia l’Immacolata, preparando gli gnocchi di patate – le cujette –  poi conditi a piacere come da tradizione familiare: ragù di carne, burro e Parmigiano, fonduta al Castelmagno...

Ma noi quest’anno avevamo un ingrediente in più: qualche splendida “pallina” di Tartufo bianco d’Alba, fresco di giornata e di sicura provenienza. E allora, nessun dubbio: gnocchi e tartufo! Così magari saremo noi a inaugurare un’altra tradizione!

INGREDIENTI:

per 4 persone

500 gr. di patate

farina bianca

1 uovo (facoltativo)

per il condimento:

40/50 di burro, meglio se di montagna

Tartufo bianco  d’Alba: a piacere…

Gli gnocchi - ph Silvana Delfuoco

Gli gnocchi – ph Silvana Delfuoco

 

PREPARAZIONE:

Preparate gli gnocchi come da abitudine.

Cuocere le patate con la buccia in abbondante acqua calda salata, poi sbucciatele rapidamente ancora calde e passatele nel passapatate, facendole cadere nella fontana di farina preparata sulla spianatoia.

Io impasto senza uovo perché così gli gnocchi risultano meno gommosi: basta farlo rapidamente e funziona benissimo.

Quando l’acqua, già salata, bolle si gettano gli gnocchi, che poi scolerete e passerete in una zuppiera con il burro già ammorbidito. Girateli senza romperli e poi disponeteli nei piatti di portata: è il momento della “grattata”, da fare a regola d’arte – e con tutta l’abbondanza possibile – con l’apposita taglierina davanti al commensale. Il profumo si alza…e la forchetta si affonda.

Gli gnocchi con la grattata - ph Silvana Delfuoco

Gli gnocchi con la grattata – ph Silvana Delfuoco

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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