EIANDA: I Sapori Genovesi Di …Cuneo

EIANDA: i Sapori Genovesi di …Cuneo

“Cuneo per noi”: parafrasando Paolo Conte, così è la ragione dell’apertura di EIANDA  piccolissimo locale, tutto genovese, nel cuore della vecchia Cuneo. «Perché qui? – spiega il proprietario – Perché, anche se vengo da Genova, questo era da sempre il mio sogno: Cuneo! Una bellissima città».   Eianda e Cuneo E mentre parla si guarda attorno, come a voler abbracciare con gli occhi quest’angolo di Contrada Mondovì, prima isola pedonale di Cuneo ormai da una quindicina d’anni. Con i suoi portici popolati da negozi “storici” e attraversata da viuzze, come quella in cui sorge EIANDA Sapori Genovesi, dove anche le case hanno molto da raccontare. Proprio a fianco del ristorante, per esempio, si trova l’antica Sinagoga, oggi non più adibita al culto ma perfettamente conservata nell’architettura e negli arredi. E al termine della via ci si trova nel Parco fluviale del torrente Gesso, che fiancheggia fino a rinchiuderlo il “cuneo” da cui la città prende nome. Né i Cuneesi sono rimasti insensibili davanti a tanta dichiarazione d’affetto. EIANDA, subito adottata, ha ormai un suo pubblico di aficionados che rischia di non lasciare quasi spazio nei sei tavolini del dehors estivo, ai turisti che si avvicinano incuriositi. Dopo vari tentativi andati…

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Sant’Anna Di Valdieri, Dove C’è LaCasaregina

Sant’Anna di Valdieri, dove c’è laCasaregina

laCasaregina si chiama così in onore di una regina vera, Elena di Savoia, che a Sant’Anna di Valdieri aveva fissato la sua residenza estiva. Siamo in un piccolissimo borgo montano della Valle Gesso, in provincia di Cuneo, a pochi km dalle forse più note Terme di Valdieri, anche loro vittime incolpevoli dell’oblio del tempo che passa e delle circostanze che mutano. Ciò non toglie che Sant’Anna continui a essere un luogo bellissimo, cui anzi la solitudine dell’abbandono dopo un passato illustre non poteva che aggiungere un pizzico di fascino in più. Che infatti non ha lasciato indifferenti un gruppo di sensibili ma anche intraprendenti ragazze, che della favola interrotta dalla storia stanno provando a scrivere un inatteso finale.   laCasaregina: il luogo dell’ospitalità Nuove “reginette” hanno preso possesso degli antichi luoghi dell’ospitalità, li hanno riadattati alle esigenze di un diverso turismo, facendo del food di qualità e della ricerca della tradizione il loro punto forte. Locanda, bar, b&b, campeggio: tutto ruota intorno alla sala e alla cucina della rinata Hostaria de laCasaregina, dove certo anche la sovrana di un tempo sarebbe entrata volentieri. Io l’ho scoperta d’inverno, in questi giorni di festa che, di sicuro, hanno regalato alla tavola qualche piatto…

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Conoscete I Martin Sec?

Conoscete i Martin sec?

Non appartengono certo ai miei ricordi d’infanzia queste pere color marroncino, assolutamente sabaude per aspetto e comportamento: una coriacea durezza che, a saperla trattare nel modo giusto, riserva sorpresa di dolcezza coinvolgente. Provengono, mi dicono, da un antico cultivar del Cuneese, ormai sempre più raro e, per ovvio paradosso, sempre più ricercato. Io ho avuto la fortuna di conoscerle in un giardino amico, dove i loro alberi antichi continuano a regalarne ogni anno una discreta quantità. E siccome non sono commestibili in altro modo, ho imparato a cuocerle secondo la ricetta classica. Ad insegnarmi come si fa a compiere questa quasi magica trasformazione è stato un amico, Dario Elia, chef di lunga data e di preziosa esperienza, che della “memoria storica” della tradizione piemontese è un testimone tanto autentico quanto schivo. La sua ricetta la trascrivo qui, tra quelle del Quaderno, sicura che la Mamma non se ne avrà certo a male.   INGREDIENTI per 20 per Martin sec:   2/3 cucchiai di zucchero 2 bicchieri di vino rosso (barbera preferibilmente) ½ bicchiere d’acqua facoltativi: una bacca di cannella o 2/3 chiodi di garofano (ma sono ottime anche al naturale)     PREPARAZIONE Se volete una maggior eleganza, con uno…

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La Cuneo 2.0 Che Sarebbe Piaciuta A Mondrian

La Cuneo 2.0 che sarebbe piaciuta a Mondrian

“ Chi rimarrà in sala potrà ammirare le pitture neoplastiche appese alle pareti o ancor meglio, se i mezzi tecnici lo permetteranno, proiettate”. E i “mezzi tecnici” di oggi finalmente permettono che le opere di Piet Mondrian siano esposte come a lui sarebbe piaciuto: installazioni multimediali, dove immagini e suoni si fondono e si completano a vicenda. È fatta così la mostra PIET MONDRIAN UNIVERSALE – Immersive Interactive Experience, visitabile dal 21 ottobre 2017 al 1° aprile 2018 allo Spazio Innov@zione Fondazione CRC  di Cuneo. Una mostra “piccola” nelle dimensioni, visto che si articola su tre salette, ma davvero esemplare nell’utilizzo delle possibilità, per così dire, dilatatorie del digitale. Globalizzante, nella Sala 1, è infatti l’informazione sui dati dell’artista olandese: dalla biografia alle dichiarazioni d’intenti alla sintesi della sua poetica pittorica all’elenco delle sue produzioni, comprese quelle più varie – dalle scarpe ai frigoriferi – divenute, forse suo malgrado e comunque dopo la sua morte, contesissimi oggetti di design. La vera full immersion inizia però nella Sala 2 dove la ricostruzione del suo studio – leit motiv oggi sempre più frequente nelle mostre retrospettive – e la suggestione evocativa dei luoghi della sua formazione – Parigi, Londra, New York -…

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