C’era Una Volta In Puglia…la Masseria Della Nonna

C’era una volta in Puglia…la Masseria della nonna

Nella Puglia di nonna Maria... Improvvisamente, una Masseria in Puglia. È quella di nonna Maria, che lei stessa ha deciso di lasciare in eredità al nipote lontano, sicura che lui avrebbe saputo come occuparsene. E Domenico Volgare, cuoco e pizzaiolo ecclettico e appassionato, benché ormai da tempo divenuto torinese d'adozione, il legame con la sua terra d'origine non l'ha mai allentato. Eccolo allora lanciarsi in questa nuova avventura: una sorta di "ritorno al futuro" tutto da inventare.   ...c'è la Masseria Petruliva È stato il nome stesso della Masseria a suggerirgli il punto di partenza. La Masseria Petruliva è infatti chiamata così da un antico masso su cui un ulivo era cresciuto spontaneamente. Domenico sente subito che questo è il posto giusto da dove possono nascere gli ingredienti per preparare le sue pizze e i suoi piatti. L'olio, innanzitutto; ma anche tutto quello che la terra di Puglia può offrire al meglio: pomodori, grano, ceci neri... E così si mette subito all'opera.   Il progetto di Domenico Un progetto importante quello di Domenico: mantenere il controllo su di ogni fase della produzione. Proprio per questo ha deciso di procedere per gradi, appoggiandosi ad alcune aziende di trasformazione della zona. Grazie…

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Roastbeef Guarnito Di Pere

Roastbeef guarnito di pere

Ultimi sprazzi di caldo, o così almeno si spera, ma ancora poca voglia di cucinare. E allora via, lontano per una volta dai fornelli! Con una ricetta facile facile. E assolutamente sicura nonchè di grande effetto! INGREDIENTI (per 2/3 persone): 6 fette di roastbeef tagliate un po' spesse 1 vasetto di pere sciroppate 1 pomodorino olio EVO, sale, pepe q.b. PREPARAZIONE: Il roastbeef io lo compro già pronto dal macellaio di fiducia, così sono già sicura della qualità e del risultato, ma chi sa e vuole può anche prepararlo da sé. In questo caso dovete calcolarne voi modi e tempi di preparazione. Disponete su di in piatto da portata adatto le fette a raggera, quindi tagliate a fettine le pere sgocciolate (se ne avete di "messe via" casalinghe è senz'altro meglio),  adattatele a un cerchio più piccolo sulle fette già posate e infine mettete al centro un pomodorino rosso per guarnizione. Lasciate in tavola i condimenti in modo che ognuno se ne serva come preferisce. Va bene come piatto unico per un pranzo veloce, come portata per un apericena, come antipasto freddo per una cena estiva. E si adatta al vino, alla birra, ai cocktail...come all'acqua, di fonte o minerale…

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Facciamo La Frittata? Ma Una Basterà?

Facciamo la frittata? Ma una basterà?

Per fare una frittata, lo sappiamo, le uova vanno sbattute e sbattute e sbattute ... (mai stati da Madame Poulard a Saint Michel? ) Invece per l'omelette, e questo l'ho scoperto da poco, le uova vanno sbattute pochissimo, perché il bianco e il giallo non devono completamente amalgamarsi. E va bene, sarà certo così. Ma se nelle uova sbattute metto una verdura? Io mi regolo di volta in volta, a seconda della verdura, delle uova e dell'estro del momento: Di solito le frittate di verdura mi vengono bene, anche quelle un po' particolari. Come, per esempio, queste: Frittata con i topinambur, versione 1... Questi topinanbur, anzi meglio chiamarli ciapinabò perchè nati e cresciuti in Piemonte, sono di produzione propria, del mio orto in campagna. La ricetta in questo caso è molto semplice e il risultato assicurato. DOSI (per 2 persone): 3 uova 3/4 ciapinabò (circa 200/250 gr) sale un pizzico burro per friggere PREPARAZIONE: Tagliate a fettine abbastanza sottili i ciapinabò dopo averli lavati, spazzolati e asciugati e uniteli alle uova, che avrete sbattuto (quanto, decidete voi) con un pizzico di sale. Mettete sul fuoco una padella antiaderente con il burro e, al momento giusto, versate il tutto. Cuocete dolcemente,…

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Una Pizza In Compagnia…

Una pizza in compagnia…

  Per una pizza in compagnia, gli ingredienti obbligatori sono due: la, o meglio, le pizze e gli amici con cui condividerle. Poi restano da precisare i dettagli, spesso tutt’altro che insignificanti. Primo fra tutti, il luogo. Che non deve essere, per nulla al mondo, “la solita pizzeria”. Ed è stato così che noi ci siamo ingegnati a trovarne uno adatto.   Amici per …la pizza Una casa di campagna, quella di Paola e Gabriele, con un forno a legna ereditato da un tempo in cui farsi il pane in casa era un bene necessario; un gruppo di loro amici, ognuno con la sua dote specifica: chi sa fare l’impasto e conosce i segreti del lievito, chi calcola temperatura e tempi, chi manovra con destrezza la pala, chi ha provveduto alle “coperture” gourmet…e chi ha pensato alle birre. E non è mancato neppure chi, avendo aderenze in alto loco, ha tenuto lontane le nuvole per il tutto il tempo necessario.   Pizza! O meglio: pizzzzzzzzzze…. Noi, oggi semplici assaggiatori, abbiamo goduto del previlegio del giudizio. Ottima, ottima davvero, l’originale miele di tiglio, acacia e castagno con noci e gorgonzola, nata dalla fantasia del momento. Poi niente affatto male la più…

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Forse Una Caponata

Forse una Caponata

“Forse” perché in realtà questa ricetta nasce dalle sperimentazioni che la mia mamma amava fare sulle cose di cucina in cui si imbatteva nei modi più svariati. Questa sua Caponata credo derivi dagli scambi culinari con qualche vicina di casa di origini siciliane. Siccome in famiglia non si amava l’aceto e c’era assai scarsa dimestichezza con le melanzane – testo di sacro riferimento l’Artusi, che confessa anche lui di conoscerle poco – a questo si devono le modifiche che allontanano questa ricetta da quella canonica. A me, però, è sempre piaciuta così.                          DOSI (per 4/6 persone)   2 melanzane tonde 1 cipolla bianca 2/3 gambi di sedano bianco 1 peperone giallo 1 pomodoro “cuore di bue” olive sott’olio denocciolate sale, pepe, olio extra vergine di oliva                               PREPARAZIONE   Per prima cosa lavate le melanzane, asciugatele e tagliatele a cubetti. Mettetele quindi dentro uno scolapasta, cospargetele di sale grosso, copritele con uno strofinaccio e un piatto rovesciato su cui avrete messo un peso (una bottiglia piena d’acqua da 1litro ½ va benissimo) e lasciatele…

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