Forse...una Caponata?
Forse...una Caponata?

Forse una Caponata

“Forse” perché in realtà questa ricetta nasce dalle sperimentazioni che la mia mamma amava fare sulle cose di cucina in cui si imbatteva nei modi più svariati. Questa sua Caponata credo derivi dagli scambi culinari con qualche vicina di casa di origini siciliane. Siccome in famiglia non si amava l’aceto e c’era assai scarsa dimestichezza con le melanzane – testo di sacro riferimento l’Artusi, che confessa anche lui di conoscerle poco – a questo si devono le modifiche che allontanano questa ricetta da quella canonica. A me, però, è sempre piaciuta così.

 

                       DOSI (per 4/6 persone)

 

2 melanzane tonde

1 cipolla bianca

2/3 gambi di sedano bianco

1 peperone giallo

1 pomodoro “cuore di bue”

olive sott’olio denocciolate

sale, pepe, olio extra vergine di oliva

 

                            PREPARAZIONE

 

Per prima cosa lavate le melanzane, asciugatele e tagliatele a cubetti. Mettetele quindi dentro uno scolapasta, cospargetele di sale grosso, copritele con uno strofinaccio e un piatto rovesciato su cui avrete messo un peso (una bottiglia piena d’acqua da 1litro ½ va benissimo) e lasciatele “fare acqua” per circa un’ora. Passato il tempo, asciugatele, friggetele in olio extra vergine di oliva e mettetele a riposare su un foglio di carta da cucina assorbente.

Pulite e tagliate a tocchetti il sedano, sbollentatelo rapidamente e fatelo asciugare. Ultimo atto: in una padella fate imbiondire con poco olio la cipolla tagliata e fettine sottili; aggiungete il peperone tagliato a listarelle (non è necessario, ma se volete fatelo pure, provvedere a spellarlo); dopo un quarto d’ora circa, aggiungete il pomodoro tagliato a tocchetti, fatelo cuocere per a fiamma bassa per altri 10/15 minuti, quindi aggiungete le melanzane, il sedano e da ultime le olive snocciolate e scolate dall’olio dal vasetto. Ancora qualche minuto quindi assaggiate e aggiustate di sale e pepe. Volendo, potete aggiungere una punta di zucchero e farlo sciogliere per qualche minuto.

Qui non è previsto l’aceto, ma se a voi piace, fatelo sfumare in fine di cottura,

Si mangia tiepida o fredda. In frigorifero si conserva due o tre giorni.

 

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