Vasté Bistrot San Salvario: Una Scoperta Golosa

Vasté Bistrot San Salvario: una scoperta golosa

È Vasté Bistrot San Salvario la seconda apertura torinese, dopo quella in Borgo Vanchiglia, di Vastè Impresa Sociale. Azienda della ristorazione di tradizione torinese, attenta alla ricerca di materie prime da agricoltura sostenibile come alla riduzione degli sprechi, Vasté è infatti anche un'impresa, come lei stessa si definisce, a forte impatto sociale: un impegno nei confronti di chi per lei lavora, ma anche per chi sceglie di sedersi alla sua tavola. Magari per fare anche qualche bella (e soprattutto golosa) scoperta. Come quella che abbiamo fatto noi. Se a Vasté San Salvario c'è Michele Marzella Noi siamo stati da Vasté all'ora dell'aperitivo, ma non per un aperitivo qualunque. Abbiamo seguito in diretta il bartender Michele Marzella  mentre preparava Vieux Vasté, un cocktail signature che fin dal nome rieccheggia un grande classico: il mitico Vieux Carré, il cocktail più tipico di New Orleans, la capitale del jazz.  “Ho voluto ripensare a questo drink come a un cocktail "in divenire" - spiega  Michele -   dove il classico cubetto di ghiaccio è sostituito da un cubo di gelato al moscato, che una volta diluito aumenta la connotazione aromatica della bevanda. Come segno di buon auspicio, perché tutto sia in divenire. Ho voluto rappresentare…

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Benvenuti Al Caffè Dell’Orologio

Benvenuti al Caffè dell’Orologio

Il Caffè dell'Orologio a San Salvario L'Orologio è quello lì, un po' monumento storico e un po' riferimento di quartiere, appeso sul  muro all'angolo tra via Morgari e via Belfiore, nel cuore di un San Salvario meno modaiolo e forse più autentico. Stretto infatti com'è tra l'impegno laico  della Casa di quartiere e quello salesiano  del Sacro Cuore di Maria, questo giovane  Caffè - la sua apertura data dal luglio scorso -  è, per sua stessa definizione, "un non-luogo" dove tutte le realtà si sentono rappresentate. Perché se è vero - sono sempre parole loro - che "in ogni città c'è un Caffè dell'Orologio", questo è la piola dove cucina, vino, tradizioni e cultura parlano piemontese.     All'Orologio per la marenda sinoira Siamo arrivati qui un autunnale lunedì sera, in ora di tardo aperitivo o, come è meglio dire da queste parti, di marenda sinoira.  Dalla Carta del giorno, scegliendo vista l'ora le "mezze porzioni" - qui si può, evviva!- abbiamo assaggiato, nell'ordine:  friciulin di patate, caldi, croccanti e morbidi al punto giusto;  lumache fritte con farina di mais e maionese al bagnetto verde, tanto originali quanto davvero eccellenti; un vitello tonnato come tradizione comanda, e un altrettanto piemontesissimo…

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Gallina Bis A San Salvario

Gallina bis a San Salvario

Il pesce fresco di Torino "Mi chiedono: perché replichi la Pescheria? Risposta semplice: perché così non mi arriveranno   più proteste, visto che farò 80 piatti di fritto anziché solo  40!" Ride Beppe "Gallina" brindando all'inaugurazione del suo nuovo locale, questa volta nel cuore di San Salvario. Cento anni di storia alle spalle, con quattro generazioni dietro al banco di  Porta Palazzo, per la famiglia di esperti di pesce più nota di Torino. Dopo piazza della Repubblica 14, ora anche via Baretti 25: stessa qualità, stessa formula, con l'unica differenza che qui il pesce non lo si vende, ma lo si mangia! Un menu di pesce al giorno Aperti tutti i giorni, pranzo e cena, tranne il lunedì e la domenica sera, stesso menu in entrambi i locali. "Quattro piatti poveri - spiega Beppe - che rappresentano il mio concetto di cucina di pesce, pensati perché tutti possano replicarli anche a casa: l'importante è imparare a non rovinare la materia prima!" Cosa che da Gallina davvero non può capitare, visto le mani esperte che qui lavorano. Squadra vincente, capitanata dalla simpatia di Dora e dall'entusiasmo di tre giovani del Bangladesh guidati da Shari, collaudato collaboratore di Beppe. Finché c'è il pesce…

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Champagne Socialist A Torino

Champagne socialist a Torino

Mancava, a Torino, un locale così. Che non è la vineria come la conosciamo da queste parti; e non è nemmeno il bistroto, per meglio dire, la piola, mai abbastanza rimpianta nella sua vera identità, che del tirare tardi in città ha fatto la storia. Definire che cosa sia è ancora difficile, ma forse nemmeno indispensabile. Stiamo parlando di Champagne socialist, nuova apertura in San Salvario di ascendenza – si sussurra a mezza voce e con sabauda diffidenza – nientemeno che “milanese”! Noi, incuriositi e per nulla prevenuti, l’abbiamo provato.   Champagne senza fronzoli Essenziale e spartano, ma non banale, l’interno. Un bancone con alle spalle una stenderia di bottiglie ben evidenziate da un’accorta illuminazione; pochi, come ahimè vogliono i nostri tristi tempi, tavolini distanziati; una lavagna dove compaiono le offerte del giorno di vino a bicchiere e di cibo. E, per fortuna, il dehors sul marciapiede stagione ancora permettendo. Tra i vini in degustazione, udite udite, c’è anche uno champagne a bicchiere! Non so voi, ma io ho sempre stentato a trovarlo nelle mescite consuete.  Unica incognita, che ancora non ho sperimentato, sono gli altri vini proposti, tutti “naturali”. Confesso che la mia esperienza in materia di questa tipologia non…

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Un Sakaposh Prende Casa A Torino

Un Sakaposh prende casa a Torino

Lo ha fermamente voluto lei, Luana Fondacaro, ingegnere pentito per amore del food,  questo singolare Sakaposh   di piazza Madama Cristina, aperto da poco più di un anno in quella che era stata un’abitazione privata di fine Ottocento. Già in precedenza trasformato in caffetteria, ora il locale, su due piani di salette comunicanti ma per un totale di circa cento coperti,  ha ritrovato il calore di una domestica intimità,  con il valore aggiunto di un’ospitale atmosfera dal tocco un po’ british. Luana ha infatti messo a frutto la sua esperienza di lavoro nel servizio di sala, dai pub agli hotel di lusso, degli ultimi anni trascorsi oltremanica. E dunque – come potrebbe mancare? – ha pensato anche a un piccolo, ma curatissimo, giardinetto interno, dove magari fermarsi a sorseggiare un aperitivo.   Sakaposh in cucina: tre percorsi più un ingrediente Con la collaborazione dello chef Federico Bellitti, nonchè della mamma che si occupa dei dolci, Luana propone, a ora di cena, quattro diverse tipologie di “percorso alimentare”, dove i piatti variano a seconda delle stagioni. Si va dal Falso di tradizione, al Vegetariano, per proseguire A mano libera  e terminare con la sorpresa dell’Ingrediente.Quattro piatti per ogni percorso, dall’antipasto al dolce, con la libertà di scegliere…

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Adonis, una crêpe a San Salvario

Il locale, nel cuore di San Salvario, è per ora piuttosto piccolo, ma il futuro, lo sappiamo, siede sulle ginocchia di Giove.  Qui si fanno crêpes e galettes in puro stile bretone, correttamente accompagnate da un ottimo sidro. Eppure che non siamo in Bretagna lo si vede subito. E trovo questo, se possibile, un ulteriore merito aggiunto all’intelligente progetto del locale: lo dico da turista irrimediabilmente innamorata delle coste bretoni. Il felice equilibrio scevro da inutili scimmiottamenti che qui si respira tra due realtà comunque diverse, quella del nord della Francia e quella di una Torino pur anche “piccola Parigi”, non può che fare del bene a entrambe. Basta dare un’occhiata in giro per accorgersi di non essere in un bistrot di Quimper o di Saint Malo: sobrietà sabauda dagli arredi minimalisti, comprese le poche e indovinate immagini alle pareti, agli spartani tavolini; concretezza e semplicità bretone nelle proposte del menu, rigorosamente essenziali. Qui conta soprattutto la qualità delle materie prime, tanto per l’impasto delle crêpes e delle galettes che per la loro farcitura. Dove, bella sorpresa, la fantasia propone felici accostamenti: dal Lardo di Arnad alla Salsa Aillade, dalla Bottarga di tonno di Marzamemi al Fromage de Chêvre, nonché…

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