Vieux Vasté Cocktail -ph Ufficio Stampa
Vieux Vasté cocktail -ph Ufficio Stampa

Vasté Bistrot San Salvario: una scoperta golosa

È Vasté Bistrot San Salvario la seconda apertura torinese, dopo quella in Borgo Vanchiglia, di Vastè Impresa Sociale. Azienda della ristorazione di tradizione torinese, attenta alla ricerca di materie prime da agricoltura sostenibile come alla riduzione degli sprechi, Vasté è infatti anche un’impresa, come lei stessa si definisce, a forte impatto sociale: un impegno nei confronti di chi per lei lavora, ma anche per chi sceglie di sedersi alla sua tavola. Magari per fare anche qualche bella (e soprattutto golosa) scoperta. Come quella che abbiamo fatto noi.

Se a Vasté San Salvario c’è Michele Marzella

Noi siamo stati da Vasté all’ora dell’aperitivo, ma non per un aperitivo qualunque. Abbiamo seguito in diretta il bartender Michele Marzella  mentre preparava Vieux Vasté, un cocktail signature che fin dal nome rieccheggia un grande classico: il mitico Vieux Carré, il cocktail più tipico di New Orleans, la capitale del jazz.  “Ho voluto ripensare a questo drink come a un cocktail “in divenire” – spiega  Michele –   dove il classico cubetto di ghiaccio è sostituito da un cubo di gelato al moscato, che una volta diluito aumenta la connotazione aromatica della bevanda. Come segno di buon auspicio, perché tutto sia in divenire. Ho voluto rappresentare l’abbraccio fra due realtà che contaminandosi si addolciscono, si intensificano e accrescono vicendevolmente”. Come succede fra Torino e l’Azienda Vasté.

Vasté San Salvario: il mondo passa per Torino

E ad accompagnare il cocktail di Michele ecco le tapas di Vasté. Tre assaggi per raccontare la storia di un locale, ma soprattutto di un’azienda attenta al sociale e proiettata verso il futuro. Ecco allora la terrina di bianco di pollo con pistacchi e prosciutto, un omaggio alla “cucina degli anni ’80” della torinese Ditta Steffenone, che di Vastè è stata lo storico precursore. Ad accompagnarla c’è la samosa vegetariana preparata dalla cuoca congolese che, con la sua presenza qui a Vastè Bistrot San Salvario, apre alle cucine del mondo. E infine, a raccontare il presente, l’hamburgerino con la carne di fassona. Colazione, pranzo o merenda: a voi la scelta.

 

Info:

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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