Nero Integrale Per Un’insalata

Nero Integrale per un’insalata

  Piatto estivo quasi “autarchico” questa Insalata di riso. A parte, ovviamente, il riso utilizzato, che è l’ottimo Nero integrale  de “Gli Aironi”, e qualche altro ingrediente rimediato tra quello che ho trovato in dispensa, tutto il resto è produzione propria. Sono dell’orto, finalmente fruttifero, i dolcissimi pomodorini; sono del Giardino dei Semplicissimi le foglie di menta e di basilico; e sono, infine, delle galline del cortese vicino Gabriele le uova. Facoltativa  l’aggiunta di olive nere taggiasche e di mandorle, che però non ci stanno male. Preparazione semplicissima, ma ve la racconto lo stesso.   INGREDIENTI: gr.200 Riso Nero Integrale Gli Aironi 2 uova 8 pomodorini 4 foglie di menta 6 foglie di basilico 8 mandorle una manciata di olive taggiasche sott’olio sale, pepe (facoltativo), olio EVO   PREPARAZIONE: Fate bollire il riso in acqua salata per 15/20 minuti in modo che rimanga al dente. A cottura ultimata, fermate il bollore con acqua fredda, scolate e passate ancora il riso sotto il getto d’acqua fredda del rubinetto. Scolate bene. In contemporanea, fate bollire due uova per rassodarle per una decina di minuti. Preparate un’insalatiera in cui metterete: i pomodorini tagliati in quattro spicchi, le olive, le mandorle, le foglie di…

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Un ReNero Si Affaccia Sul Monviso

Un ReNero si affaccia sul Monviso

Ecco il Monviso, il maestoso Re di Pietra, sovrastare all’orizzonte con tutta l’imponenza dei suoi 3800 metri il profilo delle Alpi Cozie. Chi, se non un altro Re potrebbe impunemente fronteggiarlo? Un Re assai diverso, per natura e per intenti, ma ben deciso a tenergli testa. È nato così il ReNero, il nuovo Piemonte Doc Pinot nero dell’azienda vitivinicola L’Autin, figlio dei centoventicinque vitigni di Pinot nero di Borgogna impiantati nel 2015 qui, a 1200 metri di altezza. L’ultima “concreta follia” di Mario Camusso, oggi pronta a scendere finalmente nei bicchieri.   Il ReNero si presenta Abbiamo incontrato il ReNero durante una cena-degustazione al Grand Hotel Sitea dove, insieme con altri vini de L’Autin, ha accompagnato i piatti pensati appositamente per lui dallo chef stellato Fabrizio Tesse e dalla sua Brigata. In particolare, l’abbinamento del Re è stato con il Cappello del prete, di cui ha perfezionato anche la cottura. La sua solida struttura, molto “francese” – la Borgogna di nascita non mente – lo rende infatti adatto particolarmente ai secondi piatti a base di carni rosse. A noi è piaciuta la sua eleganza, dal delicato bouquet di frutti rossi al calore della giusta persistenza. Di sicuro farà strada, dopo…

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Cantina Gnavi: è L’ora Del Vermouth

Cantina Gnavi: è l’ora del Vermouth

È un vino e non è un vino l’ultimo nato della Cantina Gnavi o, per meglio dire, della Società Agricola GNAVI CARLO di Caluso. È un vino – siamo pur sempre in una delle più “autoctone” cantine del territorio – visto che si tratta di un Erbaluce di Caluso Docg per il 75%. E tuttavia non si può chiamarlo davvero “vino”, a meno di non aggiungere, come vorrebbe la denominazione ufficiale, l’aggettivo “aromatizzato”: chiamiamolo allora Vermouth, come vuole la tradizione, e tutto diventa chiaro. Eccolo a voi, pronto all’assaggio: Vermouth Bianco DON GUGLIELMO 1918. Ne sentirete parlare, molto presto e a lungo!   Don Guglielmo: una storia di famiglia Una famiglia, quella degli Gnavi, profondamente radicata nelle viscere delle colline moreniche, proprio come i vitigni del loro Erbaluce. Fu il Cavalier Giovanni, negli anni ’50 del secolo scorso, il primo a mettere in commercio il frutto del loro lavoro in vigna; oggi sono il figlio Carlo, insieme al nipote Giorgio, a continuare, tra tradizione e innovazione, il lavoro di famiglia. Così, dall’Erbaluce di Caluso Docg CAV. GIOVANNI, passando per l’Erbaluce di Caluso Docg Spumante metodo classico millesimato TURBANTE e il Caluso Doc Passito Riserva REVEJ, si è arrivati fino al…

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Erbaluce Caluso Passito 2009: Così Buono Da…fumarselo!

Erbaluce Caluso Passito 2009: così buono da…fumarselo!

Hanno vinto il campionato del mondo di Fumo Lento agli Habanos World Challenge il 22 febbraio scorso all’Avana. Sono Aurelio Tufano e Giulio Amaturo, piemontesi con l’orgoglio per la loro terra. Una delle prove consisteva nell'abbinare un sigaro con un vino/distillato e loro hanno optato per il Caluso Passito 2009 della Cantina Produttori Erbaluce di Caluso. «Abbiamo voluto portare un vino del nostro territorio in questa competizione, dove – hanno raccontato qualche sera fa nella bella cornice del Castello di Pavone Canavese – non mancano certo le bevande blasonate, come i rhum da 1000 euro a bottiglia. E abbiamo vinto, insieme con questo passito come terzo compagno di squadra: un compagno semplice ma efficace, che con la sua schiettezza sa arrivare al naso e al palato di chiunque».   Erbaluce di Caluso DOCG: passito e… Il Caluso Passito DOCG, insieme con i suoi fratelli-di-vitigno, io l’ho incontrato  al Castello di Pavone Canavese lo scorso 29 maggio 2019 durante una piacevole serata di degustazioni e assaggi. I vini protagonisti erano quelli della Cantina Produttori Erbaluce di Caluso: 160 soci per una superficie vitata di circa 30 ettari, in cui l’Erbaluce, come è ovvio, è il vitigno che regna incontrastato. A me è piaciuto…

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Nel Canavese C’è Un Castello: San Martino A Parella

Nel Canavese c’è un Castello: San Martino a Parella

C’era una volta, e c’è ancora nel Canavese, un avito Castello che rinasce dall’oblio. E, naturalmente, c’è anche un  moderno Cavaliere errante che, sotto le vesti di uno Chef di talento,  arriva al momento giusto per  completare l’opera. Il Castello è quello di San Martino a Parella, poco lontano da Ivrea, immerso nella quiete e nel fascino del suo antico parco. Lo Chef è Massimo Masciaga, che dalle sue esperienze nelle grandi cucine del mondo è approdato a questa una nuova avventura: tra le pareti trasparenti di un “magico” cubo a vista…                                                                                                                              Vistaterra: il recupero del Castello Transitare davanti alla cucina a vista è l’indispensabile passaggio per le Sale da pranzo: a noi è toccata l’accogliente Sala dei Conti, con il suo bel camino in pietra verde. Perché il progetto di ristorazione, qui al Castello di Parella, prevede diverse soluzioni…

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Erbaluce, Questo Non-più-sconosciuto

Erbaluce, questo non-più-sconosciuto

Grazie a Alessandro Felis, che ha guidato la serata con il consueto, signorile, savoir faire, quella che poteva essere semplicemente una degustazione di alcune annate di Erbaluce spumante ha invece spalancato una finestra su una realtà finora rimasta un po’ ai margini del panorama vitivinicolo piemontese. Palazzo Birago, roccaforte di questi affollati giorni di Bocuse off, ha ospitato nell’eleganza della “sala blu” un nutrito gruppo di produttori venuti, e venuti insieme, a presentare i loro vini. I produttori Cooperativa Produttori Erbaluce; la Cantina della Serra; Orsolani Erbaluce; La Masera; Castello di Azeglio; Cieck; Cantina Gnavi; Giacometto Bruno; Santa Clelia; sono questi i produttori che, presentando la versione spumante dei loro vini, ultima nata nella tipologia Erbaluce che comprende le più note versioni fermo e passito, hanno in realtà raccontato molto altro. Hanno parlato di vino, di territorio, di passioni, di fatiche accompagnate da entusiasmi e delusioni. In una parola: storie di viti…e di vita. Erbaluce anche spumante: perché? Perché, in un tempo di “bollicine” dominanti, l’Erbaluce esprime al meglio, nella tipologia spumante, le sue caratteristiche di freschezza, sapidità, spiccata mineralità. E, soprattutto, in un panorama di spumantizzazioni che comunque utilizzano vitigni internazionali – chardonnay e pinot noir – sul modello…

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