C’è Un Presepio A Ceres

C’è un presepio a Ceres

Al Valadess at Lanss si fa il presepio Lo spazio che lo contiene è sempre lo stesso, quello ampio che nella bella stagione diventa un fresco dehors estivo. È qui che ogni anno l'estro creativo di Mara  si impegna in un progetto di paesaggio capace di raccontare nella sua  realtà antica e nuova il mondo della sua montagna: il presepio del Valadess at Lanss di Ceres. Che, in questa versione del Natale 2022,  è stata anche per noi una sorpresa. A cominciare dalle pecore. Valadess at Lanss: un ricco presepio povero Un periodo non facile, come quello che noi tutti stiamo ancora attraversando, qualche cosa ce l'ha pure insegnata. A diminuire lo spreco, per esempio; a rispettare il green dove possibile; a valorizzare la dignità  dei materiali cosiddetti "poveri" ... Proprio come i riccioli di vera lana cardata recuperati per il manto delle pecorelle; come la carta e il cartone per costruire la grotta e la struttura dei personaggi; come la scelta di una scenografia "essenziale" nella suggestione della penombra. Per un Natale che previlegi l'intimità e la riflessione.  Che a noi hanno suggerito anche alcuni dei piatti pensati da Francesco e Samuele, gli chef del Valadess at Lanss,  per…

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A Ceres, Dove è Tre Volte Natale

A Ceres, dove è tre volte Natale

Un Natale tutto da raccontare quello che, fortunatamente anche quest’anno, va in tavola al Valadess at Lans di Ceres. Dove ancora una volta la fantasia creativa di Samuele Riva e di Francesco Eblovi riesce a sorprenderci, con la sua capacità di giocare tra continuità e diversità sulle variazioni di un invisibile fil rouge.   Il Natale della tradizione Ecco il Natale della tradizione, filtrata però attraverso la lente del ricordo e poi ricomposta con arte sapiente. Quella che ritroviamo nella perfezione dei funghetti sott’olio raccolti e messi via per l’occasione; nella trota di Chiampernotto ora anche affumicata, servita sull’essenzialità della patata lessa; nello straordinario passato di castagne di Almesia che accompagnano il baccalà mantecato; e infine – non poteva certo mancare – il fritto misto nella divertente edizione da passeggio.   Quando a Natale ci si diverte Poi c’è il Natale del divertissment: la douce France, qui divenuta ormai di casa e fatta propria. A cominciare dallo champagne, nell’eleganza art deco della cuvée Diamant di Vranken; per poi soffermarsi quanto basta ad apprezzare come merita, prima di passare all’assaggio, l’uovo alla Beaujolaise, omaggio che fa onore al grande Paul Bocuse; e per concludere in bellezza con una scelta accuratissima dei…

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Crostata: Con Il Natale Alle Porte, Perché No?

Crostata: con il Natale alle porte, perché no?

Finalmente mi sono decisa e ho fatto la crostata. Che ne avessi voglia, era da un po’. Ma la dieta, la terribile, sempre incombente, dieta, mi ha trattenuto. Perché la crostata, vi avverto, è tra i dolci più calorici che conosca: burro, zucchero, farina, uova e marmellata! Che poi sia buona, buona davvero, e anche assolutamente genuina, è un altro discorso. Difatti va benissimo se avete dei bambini, per loro è tutta salute. Per noi, “diversamente anziani” come preferisco dire, è un’altra storia. Ma tant’è…   INGREDIENTI:   farina bianca 00: gr.270 zucchero: gr. 115 burro: gr. 130 uova: 1 intero e 2 rossi odore di scorza di limone un bicchierino scarso di rum (o liquore equivalente che vi piaccia) marmellata, meglio se fatta in casa: un vasetto medio     PREPARAZIONE:   Per la pasta frolla, che si dice sempre non debba impazzire e quindi vada lavorata pochissimo, questa volta io mi sono servita dell’impastatrice. Ed è venuta benissimo! Ho usato comunque qualche minima accortezza: prima farina e zucchero insieme, qualche giro. Poi il burro, inserito a pezzetti poco alla volta. Quindi le uova, appena sbattute in precedenza. Infine la scorza di limone e da ultimo il rum. Ho…

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Pasqua: La Colomba è Vicina

Pasqua: la colomba è Vicina

A Natale, il panettone. A Pasqua, la colomba. Senza altre aggiunte se non quella di una qualità d’eccellenza.  Questi i dolci della tradizione secondo Casa Vicina, che della tradizione ha fatto, da sempre, il proprio biglietto da visita.   Un ristorante, cinque generazioni Oggi Casa Vicina è il ristorante di Eataly Torino, ma la loro storia, che dura da ben 116 anni ed è arrivata ora alla quinta generazione, è passata per varie location a partire dalla casa-madre di Ivrea, che resta sempre comunque il luogo del cuore. Tralasciando i vari, e meritati, riconoscimenti che nel tempo hanno meritato, a noi interessa ricordare le piccole, grandi, bontà che dal loro lavoro e dalla loro fantasia sono nate, e che, soprattutto, anche noi abbiamo assaggiato. Come la  ormai celeberrima bagna caôda da bere nata per le Olimpiadi del 2006, coraggiosa rivisitazione di un quasi intoccabile “mostro sacro” della cucina di tradizione; o come le cri-cri , fiore all’occhiello di Anna, la loro  chef pâtissier, simpatica e dolce interpretazione di un altro “intoccabile” tra i bon bon torinesi. Ma Pasqua è Pasqua, ed è tempo di colomba.   La colomba di Casa Vicina Una colomba, che altro dire? Farina biologica, lievito madre, due…

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Ristorant Valadess At Lanss: Da Natale A Capodanno

Ristorant Valadess at Lanss: da Natale a Capodanno

Un viaggio di sapori tra le cucine d’Italia è stata la sorpresa di Natale di Samuele Riva e Francesco Eblovi agli ospiti della loro tavola al Valadess at Lanss, il Ristorante Albergo Valli di Lanzo di Ceres. Perché anche questo è un modo, anzi forse proprio il miglior modo in questi tempi di confuso ecumenismo, per rispettare la tradizione della Festa. Così, da un paesino di montagna nel cuore del Piemonte, il calore del Natale si è allargato a tutta la Penisola. Un menu davvero natalizio Curiosando tra i piatti – impossibile citarli tutti -  raccontiamo quelli che a noi sono piaciuti di più. Come  il nostro cappon magro dove i profumi della tradizione ligure già facevano immaginare  un anticipo di primavera; in ottimo, per quanto insolito, accordo  con gli aromi della cipolla ripiena delle valli di Lanzo toma di Lanzo e timo serpillo, calda consolazione alle brume invernali. Come l’indovinato matrimonio tra sud e nord del gateau di patate napoletano con contorno di cavoli di Montalto, che fa sperare in un felice proseguo di future, altrettanto armoniche, unioni. Il tutto inframezzato da una indispensabile, corroborante, zuppa di ceci  e concluso con un assaggio di panettoni, tutti rigorosamente artigianali. E…

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