Tapas sabaude, parte prima: AFFINI
Confronto con l’Originale
Che le tapas stiano occupando una posizione sempre più rilevante nella ristorazione torinese è un fatto. Curioso, forse, ma d’irrimediabile evidenza. Facili da mangiare –sono pur sempre un finger food– e sempre appetitose per definizione. E se poi un sapore non dovesse fare per noi, poco male: si passa al boccone successivo e il gioco è fatto.
Ma siamo, per l’appunto, a Torino. Luogo per natura non troppo vocato al cambiamento, soprattutto quando si tratta di cibo e di tradizione: qui anche le tapas, per sopravvivere, hanno dovuto per forza adattarsi. Se non proprio tutte, almeno quelle desiderose di ottenere diritto di cittadinanza: una sorta di jus soli “di forchetta”, tanto per intenderci. Come, per esempio, succede a quelle che nascono nella cucina di AFFINI, dove è già in carta il nuovo menu di dicembre.
Qui, dove il mondo del “bere miscelato” è sempre più attento ai piatti cui si abbina – grazie a Michele e alla cucina di Jari – il nuovo menu di dicembre riserva piacevoli sorprese.
Ecco la battutina di fassone con tuorlo mimosa, maionese di soia al chinotto Lurisia, ed alghe, omaggio a una tradizione che vuole scoprire il mondo. Se poi accettate di rinunciare ad abbinarla con un calice di rosso – barbera/nebbiolo/dolcetto/ – provatelo con il Doptravaj: non ve ne pentirete.
Piacevoli i plin del Pastificio Bolognese, demis glace d’arrosto, alga nori e grana,
alleggeriti nello “spessore” del gusto con buona pace dei sabaudi più irriducibili. Provateli col Baffo’s, o anche col De.Tox, una nota in più di
Aloe che sottolinea l’esotico.
In chiusura, però, non perdetevi il bonet: tradizione rispettata in pieno. E, qui, giustamente!
Un consiglio: affrettatevi. Dicembre è un mese veloce.
Info:
AFFINI
Via Belfiore, 16/c – Torino
Tel. 0110240162
@affinitorino