Sagra della Pesca Ripiena: quando i grandi numeri fanno qualità

Si dice spesso che a tavola i grandi numeri non fanno qualità, ma il detto non vale per la Fiera della Pesca Ripiena di Vauda di Rocca Canavese.  Buona parte, se non tutto, del merito è  dell'Associazione "La Baraca" e dei suoi volontari che, con a capo la loro presidente Nadia Canova, non soltanto sanno come scegliere gli ingredienti giusti, ma possiedono anche le mani esperte pronte a "metterli in pasta". Sono ovviamente quelle delle "massaie" di Vauda che, sotto la supervisione di Francesco Eblovi del Valadess d'Lans orgogliosamente vaudese di nascita, prestano i segreti delle loro ricette di famiglia al successo della manifestazione, arrivata felicemente quest'anno alla sua 21° edizione. Una Sagra in continua crescita Le novità dell'anno? Innanzi tutto uno spritz come aperitivo - ci si adegua ai tempi ma attenzione: sempre cum grano salis... - poi la cena alla tavolata comune, affrontando senza paura la tranquilla fila per la prenotazione, che scorre rapida grazie alla perfetta organizzazione. Perché qui i "grandi numeri"  sono di casa e di anno in anno la fiera vede aumentare i suoi visitatori. Per questo alla "baraca" storica, che continua a fare bella mostra di sé, si sono affiancati via via altri "tendoni"…

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In Val Di Lanzo Ceres C’è

In Val di Lanzo Ceres C’è

Che la Birra Ceres non fosse nata a Ceres gli esperti (e non) del settore lo sapevano già da tempo. Ma quello che la stessa multinazionale danese produttrice della notissima birra non sapeva è che in Italia, e per la precisione nella piemontese Val di Lanzo, ci fosse un luogo chiamato Ceres. Per questo, quando l'ha scoperto, ha deciso di festeggiare lì l'evento. Ma non un evento qualsiasi: nientemeno che il 60° compleanno della birra stessa! A Ceres, il Compleanno della Birra Ed è stato così che lo scorso 22 luglio 2023 un tranquillo paesino di montagna di circa mille abitanti si è trasformato per una notte in Ceres C'è,  la Capitale Mondiale della Birra! Riuscendo ad ospitare, grazie ad una perfetta organizzazione cui tutti hanno collaborato, dalle autorità responsabili alle associazioni di categoria ai privati cittadini, una festa con più di settemila partecipanti, arrivati da ogni dove al richiamo del tam-tam mediatico scatenato nei giorni precedenti. La Festa? solo per chi c'è Perché ad animare serata e nottata c'erano, oltre a dj ed altri  artisti ben noti, i creativi musicali forse più innovativi ed eccentrici del momento: Nello Taver, Diego Naska e Simone Panetti. Che hanno dato, come sempre,…

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Zucchine In Crosta

Zucchine in crosta

Stagione di zucchine, o  di zucchini se preferite (dice la Treccani che entrambi i termini sono corretti) e il mio orto/giardino ne produce a getto continuo. Non essendo io particolarmente amante del "mettiamoli-via-per-l'inverno", cerco di cucinarli freschi. E di variare, per quanto possibile: sempre zucchine sono! Però questa sorta di sformato, che ho voluto nobilitare col titolo di "Zucchine in crosta", non è affatto male, ed è davvero di facilissima esecuzione. INGREDIENTI (per 4/6 persone): 3-4 zucchine medie 3 uova 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano Dop grattugiato 2 cucchiai di farina da polenta sale, pepe noce moscata (facoltativa) PREPARAZIONE: Tagliate le zucchine a julienne sottilissima, quasi a fiammifero, poi unitele in una zuppiera alle uova sbattute, al Parmigiano, al sale e al pepe e alla noce moscata. Portate il forno tradizionale a 200° e nell'attesa che raggiunga la temperatura preparate una tortiera di 18/20 cm di diametro foderata con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato. Versateci dentro il composto e livellatelo, poi cospargetelo con la farina da polenta in modo che cuocendo si formi una crosta appena dorata. Infornate per circa mezz'ora, controllando eventualmente che la cottura sia ultimata. Buona sia calda che fredda, anche il giorno…

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La “Presa Della Bastiglia” , Anno 23!

La “Presa della Bastiglia” , anno 23!

A Ceres, e dove se no? Quest'anno è toccato allo champagne Billecart-Salmon espugnare la Bastiglia in quel di Ceres, nel cuore delle Valli di Lanzo! Come da ormai ventitrè anni a questa parte, sotto lo sguardo vigile di Samuele Riva e Francesco Eblovi, patron dell'Hotel Ristorante Valli di Lanzo, lo scorso venerdì 14 luglio 2023 c'è stata la serata in onore dello champagne. Tutti i rituali sono stati rispettati, complice anche il tempo che ha concesso una serata piacevolmente e inaspettatamente fresca, proprio in questo periodo di estrema afa. Di sicuro per intercessione del dio Bacco, anche lui amante, seppure ante litteram, dello spumeggiare petillant.   Billecart-Salomon:  lo champagne...  Così la festa ha avuto inizio con l'aperitivo: un autentico street food di nome e di fatto. Sia perché ad ospitarci è stata, come sempre, la strada davanti al ristorante, chiusa al traffico per l'occasione. Sia perché le galuperie, preparate per accompagnare  le bottiglie dello champagne d'apertura (Charles le bel inspiration 1818), erano golosissimi finger food per larga parte a km 0: dai salumi e formaggi del territorio alle tartellette con l'insalata russa; dalla lingua in salsa ai mitici porcini fritti; dalle verdure di montagna in tempura alle salsicce locali alla piastra.…

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Funghi Difficili Quest’anno? C’è, C’è La Soluzione

Funghi difficili quest’anno? c’è, c’è la soluzione

In questo inizio di estate i funghi ci sono. Forse prematuri, con strane alternanze di tipologie - qualcuno ha già trovato le mazze di tamburo - spesso presenti in zone non "deputate". Tutti, o quasi, però accomunati da una spiacevole presenza: quella delle lumache, voracissime e implacabili. Succede così che i funghi, raccolti personalmente o acquistati a caro prezzo al mercato, non siano sempre nelle condizioni ideali per le preparazioni canoniche, anche perché, proprio per poterli salvare dagli attacchi, vengono spesso raccolti di piccole dimensioni. Così è capitato anche a noi, che comunque non ci abbiamo rinunciato. Ed ecco la nostra spesa: porcini e qualche garitula (o vogliamo chiamarli gallinacci ?). Eccoli allora in una preparazione casalinga ma assai efficace: in umido con salsiccia e patate. Senza però rinunciare a una piccola soddisfazione finale... DOSI ( per 2 persone): Porcini (gambi e piccole cappelle): 6 o7 di numero Garitule: una manciata Patate medie: 2 Salsiccia luganega: 2/3 hg olio EVO: q.b. aglio, prezzemolo, sale brodo o acqua calda q.b. se necessario PREPARAZIONE: Pulite i funghi secondo le vostre abitudini (pelateli pure, se c'è molta terra) e tagliateli a pezzi non troppo piccoli, pelate le patate e tagliate la salsiccia a…

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Vasté Bistrot San Salvario: Una Scoperta Golosa

Vasté Bistrot San Salvario: una scoperta golosa

È Vasté Bistrot San Salvario la seconda apertura torinese, dopo quella in Borgo Vanchiglia, di Vastè Impresa Sociale. Azienda della ristorazione di tradizione torinese, attenta alla ricerca di materie prime da agricoltura sostenibile come alla riduzione degli sprechi, Vasté è infatti anche un'impresa, come lei stessa si definisce, a forte impatto sociale: un impegno nei confronti di chi per lei lavora, ma anche per chi sceglie di sedersi alla sua tavola. Magari per fare anche qualche bella (e soprattutto golosa) scoperta. Come quella che abbiamo fatto noi. Se a Vasté San Salvario c'è Michele Marzella Noi siamo stati da Vasté all'ora dell'aperitivo, ma non per un aperitivo qualunque. Abbiamo seguito in diretta il bartender Michele Marzella  mentre preparava Vieux Vasté, un cocktail signature che fin dal nome rieccheggia un grande classico: il mitico Vieux Carré, il cocktail più tipico di New Orleans, la capitale del jazz.  “Ho voluto ripensare a questo drink come a un cocktail "in divenire" - spiega  Michele -   dove il classico cubetto di ghiaccio è sostituito da un cubo di gelato al moscato, che una volta diluito aumenta la connotazione aromatica della bevanda. Come segno di buon auspicio, perché tutto sia in divenire. Ho voluto rappresentare…

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Facciamo La Frittata? Ma Una Basterà?

Facciamo la frittata? Ma una basterà?

Per fare una frittata, lo sappiamo, le uova vanno sbattute e sbattute e sbattute ... (mai stati da Madame Poulard a Saint Michel? ) Invece per l'omelette, e questo l'ho scoperto da poco, le uova vanno sbattute pochissimo, perché il bianco e il giallo non devono completamente amalgamarsi. E va bene, sarà certo così. Ma se nelle uova sbattute metto una verdura? Io mi regolo di volta in volta, a seconda della verdura, delle uova e dell'estro del momento: Di solito le frittate di verdura mi vengono bene, anche quelle un po' particolari. Come, per esempio, queste: Frittata con i topinambur, versione 1... Questi topinanbur, anzi meglio chiamarli ciapinabò perchè nati e cresciuti in Piemonte, sono di produzione propria, del mio orto in campagna. La ricetta in questo caso è molto semplice e il risultato assicurato. DOSI (per 2 persone): 3 uova 3/4 ciapinabò (circa 200/250 gr) sale un pizzico burro per friggere PREPARAZIONE: Tagliate a fettine abbastanza sottili i ciapinabò dopo averli lavati, spazzolati e asciugati e uniteli alle uova, che avrete sbattuto (quanto, decidete voi) con un pizzico di sale. Mettete sul fuoco una padella antiaderente con il burro e, al momento giusto, versate il tutto. Cuocete dolcemente,…

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Un “Racconto Gourmet A Casa Vicina” Non è Mai Soltanto Da Ascoltare…

Un “Racconto gourmet a Casa Vicina” non è mai soltanto da ascoltare…

La masterclass di Claudio Vicina Cinque "racconti", tutti da ascoltare e da gustare. Si comincia a partire dal prossimo maggio per proseguire, un "racconto" al mese,  a giugno, settembre, ottobre e novembre 2023. Questa l'originale masterclass, tenuta dallo chef Claudio Vicina, dal titolo Racconto gourmet a Casa Vicina dedicata al pubblico degli appassionati della cucina vera, quella che si fa con l'esperienza, la tecnica, lo studio ma soprattutto col cuore.  L’attività si terrà presso il ristorante Casa Vicina, all'ultimo piano del torinese Green Pea, e il primo incontro, quello previsto nel mese di maggio, sarà un’ulteriore occasione per raccontare la storia e i divertenti aneddoti che riguardano la ormai ben nota Bagna Cauda da bere, che quest'anno festeggia il suo 20° anniversario.   Un compleanno da festeggiare per la Bagna cauda da bere  Perché questo iconico piatto, divenuto famoso durante le Olimpiadi invernali del 2006  grazie  alle sue cinque verdure colorate disposte a strati che simboleggiavano gli anelli olimpici, era in realtà nato nel novembre del 2003 dal desiderio dello chef di reinterpretare con più leggerezza la tradizionale bagna cauda senza tuttavia tradirne lo spirito conviviale.  Servita come aperitivo nell'intramontabile eleganza della Coppa Martini, la Bagna Cauda da bere è…

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L’Aperitivo: Il Ritorno?

L’Aperitivo: il ritorno?

L'Aperitivo, quello vero che non va confuso con l'apericena o happy hour che dir si voglia, è tornato. O meglio, forse non se ne era mai andato, semplicemente stava aspettando il momento giusto per ricomparire dalla sordina in cui pareva relegato. Ed è stato un ritorno alla grande, dove le regole imposte dal galateo della tradizione si sono arricchite di una nuova, creativa, eleganza, fatta di rigorose scelte qualitative. Per iniziare? Una Bagna Cauda! Servita come se fosse un aperitivo, non a caso nella altrettanto iconica Coppa Martini, l'originale Bagna Cauda da bere di Casa Vicina a Torino, con i suoi cinque cerchi di verdure colorate, è diventata oggi quasi il simbolo dell'accoglienza per gli ospiti che si siedono alla tavola del ristorante. E ad accompagnare il brindisi di inizio ci sono altrettanto divertenti, nonchè golosi, stuzzichini, come per esempio le colorate "schegge" di Grana Padano.   Un Americano in centro a Torino È con un perfetto Americano, preparato dal barman Beppe Loi e accompagnato da una focaccina di fois grasche, sprofondati nelle comode poltroncine dell'American bar dell'Hotel Ristorante  Sitea a Torino, gustiamo l'aperitivo prima di tuffarci nella grande avventura: una cena col "RAL 6001 CLASSIC by Davide Scabin". A…

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Diabolich? Arriva Per L’Aperitivo

Diabolich? Arriva per l’Aperitivo

Diabolich sul luogo del delitto Ebbene sì, Diabolich è tornato! Il misterioso personaggio, da cui le Sorelle Giussani hanno poi preso spunto per dar vita al loro eroe negativo,  è tornato davvero sul luogo del suo vero, e tuttora irrisolto, delitto. E lo ha fatto da par suo lo scorso 27 febbraio, come nel più classico dei noir  anniversario del crimine efferato, intrufolandosi in via Fontanesi, un palazzo anonimo e un po' fané di quella appartata periferia torinese, come sempre foriera di imprevedibili eventi. Senza farsi notare è entrato nell'androne, dirigendosi fino a ...   No, niente paura:  stavolta niente delitto. Perché neanche Diabolich - divenuto, nel fumetto, Diabolik - ha saputo resistere alle ghiottonerie dell' Aperitivo organizzato in suo onore. E così, finalmente, si è levato la maschera. O forse no?     Aperitivo Diabolich allo Spazio Fontanesi L'evento, nell'ambito di Salone Off Torino, si è svolto nello Spazio Fontanesi di via Fontanesi, tra oggetti d'epoca e quadri ispirati al noir e al mistero. Qui la compagnia teatrale StoryCriming, con una suggestiva performance,  ha rievocato l'atmosfera di  inquietudine  che si respirava in città in quei lontani giorni del  1958, nella paura che l'imprendibile assassino potesse colpire ancora. Un'atmosfera che invece,  in questo…

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