Finalmente è iniziata la stagione della vendemmia e Torino non poteva

Vigna della Villa della Regina di Torino: grappoli di Freisa

mancare all’appello.   Perché qui, nell’antica capitale del Regno sabaudo poi divenuta la prima capitale dello Stato Unitario, c’è una vigna, anzi l’unica vigna metropolitana d’Italia e tra le poche in Europa, insieme a quelle di Parigi e Vienna: il Vigneto Reale di Villa della Regina di Torino. Una vigna con oltre 400 anni di storia restituita al suo splendore, tra il 2003 e il 2006, grazie a un complesso intervento di recupero e reimpianto promosso dal Ministero per i Beni Culturali e curato dalle Cantine Balbiano, in collaborazione con l’Università di Torino e il CNR.

A Torino c’è una Vigna in città

Adagiata sul primo declivio della collina,  a pochi passi dal centro storico,  unica rimasta delle  tante che in passato circondavano Torino,  questa vigna sorge all’interno di una delle Residenze Reali Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E tra questi filari lo sguardo sulla città ha un taglio inaspettato, un tempo privilegio soltanto delle regine di Casa Savoia e delle loro dame che qui, nella Villa, venivano a trascorrere giorni sereni  e spensierati, lontano dal rigore dell’etichetta di corte.

La Villa della Regina di Torino

La Villa della Regina di Torino e la sua Vigna

La prima a venire in Villa fu, come nelle favole, una principessa giovanissima. Era  Lodovica di Savoia, sposa quattordicenne nel 1642 di Maurizio di Savoia, anzi dell’ex cardinal Maurizio, visto che per lei aveva lasciato gli splendori della porpora e della promettente carriera. Molte altre regine e principesse si susseguirono nei secoli, tutte accomunate dalla stessa predilezione per la Villa come “Giardino di delizie”. E tra queste, il vino della Vigna doveva certamente avere un ruolo non secondario.

Freisa di Chieri Doc Superiore “Vigna Villa della Regina”: il vino di Torino

Vigna Villa della Regina di Torino: la vendemmia

Una storica, dunque, che doveva produrre un vino altrettanto storico. Al punto tale che quasi se ne erano perse le tracce!

«Quando quasi 15 anni fa abbiamo accettato questa sfida non avremmo mai immaginato di poter arrivare fino a qui – racconta il curatore del vigneto, Luca Balbiano – La mia famiglia produce Freisa di Chieri da oltre 75 anni, ma questo è un vino particolarmente speciale, nato da un vigneto storico di cui non esisteva più traccia. Abbiamo accettato di reimpiantarlo per restituire a Torino la sua vigna e il suo vino. Un progetto che ha richiesto moltissimo lavoro e che oggi ci rende particolarmente orgogliosi. Questo vigneto non è solo di grande bellezza, produce anche un ottimo vino!». Infatti l’unico vino di Torino, il Freisa di Chieri Doc Superiore “Vigna Villa della Regina”, ha già ottenuto significativi riconoscimenti da esperti del settore: premiato dalla Guida I Vini d’Italia 2018 dell’Espresso, equest’anno dalla Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2019 di Daniele Cernilli DoctorWine.

Info:

polomusealepiemonte.beniculturali.it

www.balbiano.com