La “Presa Della Bastiglia” , Anno 23!

La “Presa della Bastiglia” , anno 23!

A Ceres, e dove se no? Quest'anno è toccato allo champagne Billecart-Salmon espugnare la Bastiglia in quel di Ceres, nel cuore delle Valli di Lanzo! Come da ormai ventitrè anni a questa parte, sotto lo sguardo vigile di Samuele Riva e Francesco Eblovi, patron dell'Hotel Ristorante Valli di Lanzo, lo scorso venerdì 14 luglio 2023 c'è stata la serata in onore dello champagne. Tutti i rituali sono stati rispettati, complice anche il tempo che ha concesso una serata piacevolmente e inaspettatamente fresca, proprio in questo periodo di estrema afa. Di sicuro per intercessione del dio Bacco, anche lui amante, seppure ante litteram, dello spumeggiare petillant.   Billecart-Salomon:  lo champagne...  Così la festa ha avuto inizio con l'aperitivo: un autentico street food di nome e di fatto. Sia perché ad ospitarci è stata, come sempre, la strada davanti al ristorante, chiusa al traffico per l'occasione. Sia perché le galuperie, preparate per accompagnare  le bottiglie dello champagne d'apertura (Charles le bel inspiration 1818), erano golosissimi finger food per larga parte a km 0: dai salumi e formaggi del territorio alle tartellette con l'insalata russa; dalla lingua in salsa ai mitici porcini fritti; dalle verdure di montagna in tempura alle salsicce locali alla piastra.…

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Domori E Lo Champagne: Un Incontro Tra Eccellenze

Domori e lo champagne: un incontro tra eccellenze

Siglata a Torino il 26 gennaio scorso la partnership tra Maison de Champagne Barons de Rothschild e la Domori   Barons de Rothschild: da Bordeaux alla Champagne Sono nella Côte des Blancs e nella Montagna di Reims, al centro della regione dalla Champagne,  i terroir più pregiati da cui prendono vita le bollicine più famose al mondo. Ed è esattamente qui che i tre rami della Famiglia Rothschild, forti della loro più che secolare esperienza viticola nei più celebri châteaux del bordolese,  hanno scelto di acquistare 85 ettari di vigneti, decidendo di procedere insieme in questa nuova avventura. È nata così la Maison de Champagne Barons de Rothschild che dal 2007 ha fissato la sua sede a Reims, a fianco delle più illustri tra le storiche proprietà di champagne. E che nel 2009, dopo quattro anni di invecchiamento, ha finalmente presentato le sue prime cuvées: Brut, Blanc de Blancs e Rosé.    Lo chardonnay dello style Rothschild Da allora a oggi, il lavoro della nuova Maison non si è mai arrestato e, soprattutto, non ha mai smesso di rinnovarsi. Anche nello champagne, come già nei loro vini rossi, si può dunque parlare di uno  "style Rothschild", in questo caso connotato in…

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Champagne Day 2022: Se Il Futuro Ha Un Cuore Antico

Champagne day 2022: se il futuro ha un cuore antico

Quando il Piemonte contadino incontra lo champagne "...i piatti che raccontano un territorio e il mondo contadino: ricordi della mia infanzia, gusti e profumi di un mondo passato... che per me rimarrà sempre attuale". Così lo scorso 28 ottobre al Valadess at Lanss di Ceres lo chef ha presentato il suo menu per lo Champagne day 2022, la ricorrenza mondiale che si celebra il quarto venerdì di ottobre di ogni anno. E quale vino, se non quello che   la "campagna" ce l'ha addirittura nel nome, poteva valorizzare al meglio la cena della festa? Che anche noi abbiamo felicemente celebrato. I piatti del passato traghettano nel futuro Una cucina d'autunno delle famiglie contadine, dove la saggezza del passato si accorda con un fiducioso progetto sul futuro. Dove La Supa..."la zuppa alla canavesana" diventa un timballo da porzionare più facilmente senza che nulla venga tolto a profumi e sapori con cui un tempo si celebrava il giorno dei morti; e La Petite-Marmitte di porri, patate e castagne d'Almese restituisce alla piccola frazione di una montagna che si va sempre più spopolando il valore della sapiente ricchezza del suo festoso piatto "povero" anche grazie all'aggiunta di freschi porcini dell'ultima ora.  Da sempre sostanzioso…

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La Bastiglia? È In Val Di Lanzo

La Bastiglia? È in Val di Lanzo

Una piccola Parigi ...   E anche il 14 luglio 2022 ha visto espugnare la Bastiglia, caduta sotto i colpi, pardon i botti, dei tappi delle bottiglie di champagne che saltavano l'uno dopo l'altro fino a perderne il conto. Maison Drappier per questa 22° edizione della Presa della Bastiglia guidata, come sempre, dalla squadra vincente dell'Hotel Ristorante Valli di Lanzo di Ceres: Samuele Riva, Francesco Eblovi e Mara Vana, con la collaborazione, per questo evento speciale, del sommelier Roberto Ramondetti.     Saltano i primi tappi ...e fanno il botto! La serata inizia con l'aperitivo, servito sulla strada davanti al ristorante, trasformata per l'occasione in un parigino bistrot all'aperto. Poltroncine di vimini, i tavoli con gli stuzzichini - fritti, salumi e...golosissime galuperie - e quello, trionfale, con gli champagne in accompagnamento: Drappier Brut Nature Pinot Noir e Drappier Extra Brut Clarevallis, versati senza risparmio, come sarà per tutto il corso dell'evento. Nell'aria le note della Marseillaise precedono quelle de La Montanara: una piccola Parigi di montagna ci accoglie nella sua avvolgente serenità.   Maison Drappier espugna la fortezza E viene il momento di entrare in sala per la cena, quest'anno calibrata sulle temperature anomale - qui a Ceres per la…

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A Ceres, Dove è Tre Volte Natale

A Ceres, dove è tre volte Natale

Un Natale tutto da raccontare quello che, fortunatamente anche quest’anno, va in tavola al Valadess at Lans di Ceres. Dove ancora una volta la fantasia creativa di Samuele Riva e di Francesco Eblovi riesce a sorprenderci, con la sua capacità di giocare tra continuità e diversità sulle variazioni di un invisibile fil rouge.   Il Natale della tradizione Ecco il Natale della tradizione, filtrata però attraverso la lente del ricordo e poi ricomposta con arte sapiente. Quella che ritroviamo nella perfezione dei funghetti sott’olio raccolti e messi via per l’occasione; nella trota di Chiampernotto ora anche affumicata, servita sull’essenzialità della patata lessa; nello straordinario passato di castagne di Almesia che accompagnano il baccalà mantecato; e infine – non poteva certo mancare – il fritto misto nella divertente edizione da passeggio.   Quando a Natale ci si diverte Poi c’è il Natale del divertissment: la douce France, qui divenuta ormai di casa e fatta propria. A cominciare dallo champagne, nell’eleganza art deco della cuvée Diamant di Vranken; per poi soffermarsi quanto basta ad apprezzare come merita, prima di passare all’assaggio, l’uovo alla Beaujolaise, omaggio che fa onore al grande Paul Bocuse; e per concludere in bellezza con una scelta accuratissima dei…

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Champagne Socialist A Torino

Champagne socialist a Torino

Mancava, a Torino, un locale così. Che non è la vineria come la conosciamo da queste parti; e non è nemmeno il bistroto, per meglio dire, la piola, mai abbastanza rimpianta nella sua vera identità, che del tirare tardi in città ha fatto la storia. Definire che cosa sia è ancora difficile, ma forse nemmeno indispensabile. Stiamo parlando di Champagne socialist, nuova apertura in San Salvario di ascendenza – si sussurra a mezza voce e con sabauda diffidenza – nientemeno che “milanese”! Noi, incuriositi e per nulla prevenuti, l’abbiamo provato.   Champagne senza fronzoli Essenziale e spartano, ma non banale, l’interno. Un bancone con alle spalle una stenderia di bottiglie ben evidenziate da un’accorta illuminazione; pochi, come ahimè vogliono i nostri tristi tempi, tavolini distanziati; una lavagna dove compaiono le offerte del giorno di vino a bicchiere e di cibo. E, per fortuna, il dehors sul marciapiede stagione ancora permettendo. Tra i vini in degustazione, udite udite, c’è anche uno champagne a bicchiere! Non so voi, ma io ho sempre stentato a trovarlo nelle mescite consuete.  Unica incognita, che ancora non ho sperimentato, sono gli altri vini proposti, tutti “naturali”. Confesso che la mia esperienza in materia di questa tipologia non…

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Pertois-Lebrun, uno champagne a Cramant

Ne ho assaggiati, di champagne. Non un’enormità – non sono una degustatrice professionista– ma un certo qual numero sì. E comunque abbastanza da costruire il mio gusto fai-da-te: sarà banale dirlo, ma è certo meglio il brut, dal fresco impatto minerale, con appena una punta di miele che si trascina nel retrogusto. Ma, soprattutto, meglio che nasca blanc de blanc. A quest’ultima conclusione sono arrivata proprio qui, tra i vigneti che da Épernay salgono alla Montagna di Reims, in questa piccola-grande Cramant, cuore della Côte de Blancs. È stato, come spesso accade per i segni del destino, dovuto a un imprevisto il mio fortunato incontro con madame Françoise, che nella sua Maison Pertois-Lebrun accolse allora con cortesia quegli sbadati visitatori sens réservation: errore non perdonabile da queste parti, dove tutti gli appuntamenti si fissano inesorabilmente en avant! Già al primo assaggio, nella mia testarda ingenuità da italienne amante dei rossi corposi, non volevo arrendermi di fronte all’evidenza. Possibile che fosse davvero figlio di uno chardonnay quel vino capace di una così potente eleganza? Perché nulla aveva in realtà da spartire con gli sbiaditi esiti che, partendo dallo stesso vitigno, mi avevano spesso deluso in patria. Era questo il motivo che…

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