Asolo: il “buen retiro” si racconta
Forse non lo immaginava – ma forse sì, era pur sempre una Regina – che da lei sarebbe dipeso il futuro destino di Asolo. Perché fu proprio Caterina Cornaro, in fuga dal suo regno di Cipro, a decidere di fermarsi a vivere il suo nuovo futuro in quest’angolo dei Colli Trevigiani. Incantata, certo, dalla bellezza del paesaggio, lei, veneziana di nascita. Lo stesso panorama che ancora oggi si può ammirare dal Castello, il luogo della sua corte di ospiti-amici: Pietro Bembo, Ruzante, Giorgione…
Asolo, il buen retiro
Fu così che Asolo divenne, nei secoli, punto di riferimento per artisti e letterati. E fu anche così che venne via via arricchendosi di case, palazzi, opere d’arte, incastonate senza sforzo nella dolcezza della terra veneta. Luogo privilegiato, fino a non molto tempo fa, per tutti coloro che, innamorati dell’arte nella sua accezione più vasta, qui hanno cercato accoglienza. Qui sono vissuti, tra gli altri: Robert Browning, Giosuè Carducci, Eleonora Duse, Igor Stravinsky, Ernest Hemingway…
In giro per Asolo
Il mio giro per Asolo l’ho fatto in compagnia di un’asolana doc, Daiana Priarollo, che della sua appassionata e minuziosa conoscenza ha finito per fare una professione. Insieme con lei ho potuto così scoprire preziosi dettagli, che a una visita in solitaria mi sarebbero inevitabilmente
sfuggiti.
Come i molteplici “rattoppi” cui è stata sottoposta la Fontanella Zen, primo saluto al visitatore appena varcata la Porta medioevale, vittima illustre dei moderni cavalli a motore.
O gli aneddoti sui visitatori illustri- attori, scrittori, giornalisti – che del loro passaggio continuano a lasciare traccia al Caffè Centrale, a partire dal nome sulla sedia del dehors.
Asolo ed Eleonora Duse
Particolare attenzione viene riservata a quella occupata da Eleonora Duse, che aveva scelto Asolo come suo ultimo rifugio e che qui ha voluto essere sepolta.
Dalla finestra della sua stanza da letto, nella bella casa rosso mattone che si incontra lungo la salita si vedeva il Monte Grappa. E da lì ogni mattina – è sempre Daiana la mia fonte – lei salutava con un fiore i giovani caduti della Guerra Mondiale, sempre presenti nelle sue preghiere.
Asolo, il regno di Caterina
Ed ecco, quasi al termine della salita, un ultimo gioiello: la Casa Longobarda.
Questo nome, piuttosto strano visto che essa nulla ha a che vedere con gli antenati degli odierni lombardi, pare determinato dall’iscrizione “magister natione longobardus” probabile rimando alla terra di nascita del suo costruttore: nientemeno che l’architetto di Caterina Cornaro. E sull’immagine della Regina, sempre presente nel suo Regno, si è chiusa questa mia visita ad Asolo. Certamente la prima, ma mi auguro non l’ultima.
Info:
www.comune.asolo.tv.it
www.letramedigiorgione.it