Torino, dove i Portici sono Di…vini: parola di Cavour
Chi meglio del conte di Cavour può farsi garante della bontà e della qualità del vino del Piemonte? Lui che primo aveva intuito le potenzialità dei vigneti di casa, nebbiolo in testa, quando ancora alla Corte di Torino si bevevano esclusivamente etichette francesi? E che tanto operò in merito da convincere persino la marchesa Giulia di Barolo ad assecondarlo in un’impresa che cambiò il futuro vitivinicolo dell’intera Regione.
Eccolo infatti – perché, si sussurra, lui Torino non l’ha mai davvero lasciata – farsi incontro ai visitatori di questo evento autunnale, per il secondo anno consecutivo capace di trasformare il centro cittadino nella grande Festa della Vendemmia che sono i Portici Divini 2018.
Già, perché Torino, per chi ancora non lo sapesse, ha anche lei il suo vino, frutto nientemeno che di una Vigna Reale…
Sotto i Portici, a Palazzo Birago e…
Dal 19 al 28 ottobre 2018 ci saranno dieci giorni di eventi, più intensi nei due fine settimana, che avranno come luoghi deputati, oltre i tanti locali che aderiscono all’iniziativa, i chilometrici Portici cittadini e il centralissimo Palazzo Birago. Sarà qui in particolare che, coadiuvati dall’esperienza di Alessandro Felis, gli interessati potranno conoscere e degustare le eccellenze del territorio: barbera e nebbiolo, ma anche vermouth, vini della collina, e molto altro ancora.
Per i curiosi della Vendemmia di Torino invece ci sarà anche l’occasione di visitare i luoghi testimoni della storia della città. Da alcune delle Residenze Reali, come il Castello di Rivoli; alle sorprese rivelatrici del Museo Egizio; o al luogo dove il vino torinese è nato, e cioè la Vigna della Villa della Regina, ai piedi della collina.
Senza dimenticare che Torino è la città dei Caffè storici: scrigni anche loro di insospettabili delizie.
Info:
@porticidivini