B.Rillo: il mondo sulla tavola
B.Rillo, la cucina del mondo
I colori, i profumi ma soprattutto i sapori, visto che stiamo parlando di cucina. Perché i piatti che arrivano sulla tavola di questo giovane e sempre divertente B.Rillo, che ha scelto di fermarsi in questo angolo di mondo che risponde al nome di Castelletto Stura, da qui continuano a far guardare lontano. E a suggerire anche a noi quel “viaggio nel lontano” che magari sogniamo da sempre ma che non abbiamo ancora trovato lo spazio per mettere in pratica.
B.Rillo: parliamo anche di tradizione
Tradizione, lo dice il suo nome, è il vitello tonnato che abbiamo assaggiato durante la nostra ultima visita al B.Rillo, in realtà scelto, non abbiamo difficoltà ad ammetterlo, soprattutto per curiosità. Come si può infatti restare indifferenti, qui nel cuore del Piemonte, a un sottotitolo che recita: crudo di tonno, gelée concentrato di vitello e salsa tonnata? Dove la contaminazione non sta fra gli ingredienti, ma nell’alternanza di tecniche e procedure occidentali e orientali. Come avviene nelle migliori “tradizioni”, che sanno come non disperdere il patrimonio del passato “consegnandolo” alle mutate esigenze del presente.
B.Rillo: il lontano è dietro casa
E quando sono le “tradizioni” a decidere il viaggio? Per esempio tra Piemonte e Lombardia, andata e ritorno: i ravioli alla Casoeûla, riuscito omaggio dello chef alla sua terra d’origine. O quando sono gli ingredienti stessi a scegliersi tra loro per un inedito connubio tra fonduta di Castelmagno d’alpeggio e pere cotte alla Barbera d’Alba, ottimo condimento per le tagliatelle ai 7 cereali? Per terminare con il magico aroma dello yuzu che sposa le piemontesi paste di meliga nel perfetto cheescake. O anche, per non allontanarsi troppo da casa, con il semifreddo tiramisù: naturalmente, e magistralmente, scomposto. Tutto questo succede a Castelletto Stura, un paese nel mondo.
Info:
www.b-rillorestaurant.it