Osteria Della Luce A Boves - Ph Silvana Delfuoco
Osteria della Luce a Boves - ph Silvana Delfuoco

Quando la LUCE brilla all’OSTERIA

L’Osteria della Luce a Boves

Il perché di questo nome non l’abbiamo ancora chiesto, ma lo faremo la prossima volta. Perché ci sarà di sicuro una prossima volta in questa simpatica Osteria, dove la Luce, sia quella che arriva dalle divertenti lampade “scompagnate” che pendono dal soffitto, come quella che illumina i giovani volti sorridenti di chi ci ha cordialmente accolto e poi seguito con attenta premura la nostra cena, è un elemento tutt’altro che trascurabile!

Osteria della Luce a Boves - ph Silvana Delfuoco

Osteria della Luce a Boves – ph Silvana Delfuoco

 All’Osteria: dalla sala…

Raggiungerla è facile, situata com’è nel cuore del centro storico di Boves (CN). E altrettanto facile – o almeno così è stato per noi – trovare un parcheggio nelle immediate vicinanze. All’interno due salette con ingresso diretto: la prima, dove troneggia un solido bancone da bar comme il faut, dietro cui si apre la cucina; l’altra, quella davvero deputata alla ristorazione. Entrambe però arredate con l’allegra disinvoltura di chi sa come misurarsi con garbo  con un profluvio di oggetti eterogenei per creare un ambiente dall’insolita eleganza. Una cornice originale per una cucina, invece, tranquillamente tradizionale, equilibrata per numero di proposte e ben attenta alla  qualità delle materie prime.

Osteria della Luce a Boves - ph Silvana Delfuoco

Osteria della Luce a Boves – ph Silvana Delfuoco

…alla cucina

Si comincia con  l’antipasto misto con assaggi tipici Bovesani, ottimo equilibrio di consistenze e sapori ma anche di colori davvero ben accostati; si continua con due primi della tradizione, i tajarin con funghi porcini, e le chicche di patate e farina di castagne ai formaggi, entrambi eseguiti con mano sicura; e buoni anche i secondi, sia il casalingo fricandò di manzo piccantino, che le coraggiose trippe in umido al pomodoro. Chiudiamo – e non poteva essere diversamente –  con il bunet cacao e amaretti. Che cosa abbinare a questa cena “da osteria”? Noi abbiamo scelto una Barbera d’Alba DOC: Pelisa 2021 di Monchiero Carbone. Una bella serata, prolungatasi per la piacevolezza di una situazione che vi lascerà la voglia di tornare.

Info:

Facebook: Osteria della Luce

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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