Una Buonissima Sagra…

Una buonissima Sagra…

Inutile insistere, tanto la ricetta non ve la daranno mai. Le “Signore dei persi pien di Vauda" uniche depositarie del segreto, che ogni famiglia di qui custodisce e difende con le proprie personali variazioni, su questo sono inflessibili. In compenso si sobbarcano volentieri, ormai da più di vent’anni, la fatica di confezionare, infornare e sfornare vassoi su vassoi, tanti da perderne il conto, del loro dolcissimo tesoro. Avanti così, senza smettere e senza stancarsi, finché dura la festa. E la festa, la “Sagra della pesca ripiena di Vauda di Rocca Canavese”, dura. Almeno per otto giorni, da un sabato all’altro nella prima settimana d’agosto, senza mai perdere il suo ritmo di continuo avvicendamento ai tavoloni della mitica Baraca: mai, nemmeno quando – ne sono personalmente testimone- la serata è di quelle da memorabile temporale estivo. E meno male che, da quest’anno, La Baraca ha un ben consolidato tetto nuovo di zecca. «Una bella spesa, ma ne è valsa la pena – ci racconta Francesco Eblovi, che, oltre ad essere chef dell’Hr Valli di Lanzo, della manifestazione è il Presidente uscente e una delle sue “anime” più vitali – Lo abbiamo realizzato con il ricavato della Sagra dello scorso anno, e ora…

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“Carlo E Camillo”: Dove, Se Non A Torino?

“Carlo e Camillo”: dove, se non a Torino?

Intanto diamo la notizia dell'apertura. Poi, quando sarà il momento, dopo aver lasciato agli chef e al personale il giusto tempo per un doveroso rodaggio,  vi racconteremo qualcosa di come si mangia e si beve in questo locale. Quel che però già mi piace, e lo confesso volentieri, è il nome. Carlo (Alberto) e Camillo (Cavour), qui uniti insieme per la gloria di Torino! Un colpaccio che, visto che il secondo divenne ministro solo dopo l'abdicazione del primo, non è riuscito nemmeno alla Storia con la S maiuscola... “Carlo e Camillo”, il bistrot del Ristorante Carignano, aprirà così  i battenti nel cuore di Torino domani: martedì 8 agosto. Due salette e un piccolo dehors estivo, per un totale di di una trentina di coperti, con un orario davvero ampio: tutti i giorni, dalle 12.00 alle 23.00, per il pranzo di lavoro, il tè del pomeriggio, l’aperitivo e la cena. A destreggiarsi fra pentole e fornelli saranno due chef che non hanno bisogno di presentazioni: Fabrizio Tesse,  chef stellato de la “Locanda di Orta” e del “Ristorante Carignano” e Ruggero Rolando, chef resident del “Ristorante Carignano” . Il nuovo Bistrot nasce con un intento preciso, tutto mirato a coniugare la raffinatezza e la delicatezza…

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I 20 anni de la Cruda

Come si festeggia un compleanno? Con una bella festa in compagnia degli amici! Così hanno pensato anche a La Granda, l’associazione di allevatori di bovini di razza piemontese, che lo scorso il 21 giugno ha voluto celebrare i 20 anni della sua “Cruda”. Il luogo prescelto – certo il più adatto alla situazione – è stata la Macelleria, con annesso Ristorantino della Carne, di Eataly Lingotto a Torino dove, a partire dalle 17 si è dato il via ai festeggiamenti. Primo evento, l'asta della carne, con il divertente contributo della Mezz’ora Canonica - Padre Filip e Luca il Chierichetto – e sotto l’attenta guida di Sergio Capaldo. A questa ha fatto seguito lo showcooking degli chef Luca Cantù e Alessio Di Giorgio, che hanno intrattenuto il pubblico in un percorso sensoriale tra i sapori della carne piemontese. Infine, il momento più atteso: la cena, a cura dell'Osteria Baligio, direttamente da "La Granda" di Genola, ancora fresca d’inaugurazione visto che ha aperto i battenti lo scorso 8 giugno. Un’osteria conviviale, che porta il nome della piccola frazione dove è nata, con un menu, tradizionale e creativo insieme, fatto di ingredienti a km 0. Il giovane chef Alessio Di Giorgio, classe 1989 e…

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Alla tavola di ALMA nasce il cuoco del futuro

Che sia conviviale per una cena tra amici o rotonda per un dibattito tra saggi, sempre tavola è. E la tavola è il luogo deputato dove si gioca la professionalità del cuoco. Atto primo. Siamo ad ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana che ha sede nella reggia di Colorno, Parma. Nella bella saletta da pranzo, insieme con noi, sono in attesa i veri protagonisti della serata: i rappresentanti delle più importanti scuole di cucina di tutto il mondo, dagli USA al Brasile alla Turchia, in contatto con Alma. Tutti in attesa di quello che preparerà lo chef è Paolo Lopriore, giunto apposta dal suo nuovo ristorante Il Portico ad Appiano Gentile (CO) per cucinare per noi i piatti della sua “tavola conviviale”. La cena giusta per entrare in atmosfera con quello che, da domani, succederà qui a Parma, Città creativa della Gastronomia UNESCO: GOLA GOLA, Food&People Festival, alla sua seconda edizione. Intimiditi all’inizio – “condividere”, specie tra sconosciuti, non è sempre facile – l’arrivo in tavola dei piatti – e dei vini: Cantina della Volta, La Tosa e La Stoppa - fa il miracolo: i commensali, come in un crescendo rossiniano, non a caso musicista e gourmet, riprendono forza…

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#cinquedomenichealcastello

#cinquedomenichealcastello

Le cinque domeniche vanno da maggio a settembre, l’ultima per ogni mese così è più facile ricordarsene. Il problema sarà scegliere quali visitare perché ventiquattro, tra castelli e dimore storiche della Provincia di Torino, sono un bel numero. E, soprattutto, chi avrebbe mai detto che fossero davvero tanti. Prova ulteriore, se ancora ce ne fosse bisogno, che il Piemonte è una terra discreta, persino un po’ troppo. Quello che altrove sarebbe stato magnificato da tempo, qui invece spesso viene ancora tenuto nascosto. Per un comprensibile desiderio di privacy tutta sabauda, certo, ma inutile nascondersi che, sotto sotto, c’è anche un pizzico di quell'atavico spirito minimalista che ha fatto del piemontesissimo “ esageruma nen” il primo comandamento che qui ci si sente ripetere fin dall'infanzia. Soltanto così ci si spiega come il patrimonio di questi piccoli –ma poi nemmeno tanto- gioielli, sparsi qua e là sul territorio tra fiumi e colline, abbia   attraversato i secoli nel quasi totale anonimato.   Virle Piemonte Anch’io non conoscevo il Castello dei Romagnano che nobilita con la sua imponente presenza il piccolo centro storico di Virle Piemonte da più di settecento anni. La sua investitura risale infatti al XII secolo, pare per mano di Federico Barbarossa…

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Quando Si Dice: Gustare La Musica

Quando si dice: gustare la musica

Una bella cena di compleanno? E perché no, avrebbe sicuramente detto Gioacchino Rossini, musicista-gourmet, che il suo “non compleanno”, come lui era solito definire il suo 29 febbraio, lo ha di sicuro sempre festeggiato davanti a una bella tavola ben imbandita. Così hanno pensato anche a Pesaro, sua città natale, dove fervono i preparativi per le celebrazioni dell’Anno Rossiniano, il 2018, ormai alle porte. Detto, fatto. È nato il progetto Rossini gourmet: una nuova, e originale, modalità di fruizione del ‘patrimonio’ del compositore offerta ai visitatori di Casa Rossini.   Ultimo piano di Casa Rossini, area hospitality di recente ristrutturazione. Qui verrete fatti accomodare a una tavola apparecchiata con eleganza dove vi aspettano alcune sorprese. Davanti a voi, due piatti coperti da due tovaglioli – “non sollevateli”, vi verrà immediatamente ingiunto – e alla vostra destra, accanto alle posate, una cuffia wireless. Soltanto al comando di una sorridente fanciulla potrete accendere le cuffie e allora…. Magia. La voce di Rossini, e quella della sua musica, vi guideranno in una “degustazione” , nella quale udito, olfatto, gusto, e perché no? vista, con gli occhi dell’immaginario, si fondono in unica, originale e divertente, esperienza. “Quando lecco, quando mordo…” ci racconta un Rossini…

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Il Porchissimo: uno chef, la sua montagna e la tradizione del maiale

Ma sarà  proprio un nimæl? Convinta che il porco fosse cosa mia –sono nata in Emilia, dove il maiale si chiama ‘l nimæl, “l’animale”, e ho detto tutto – mi sono avviata assai sicura di me alla cena del Porchissimo. Nessuno chef del Piemonte, pensavo, per quanto bravo, appassionato, e profondo conoscitore della sua tradizione può pensare di poter competere, in materia, con le arzdore della mia terra   natìa.  Nemmeno uno del calibro di Francesco Eblovi (ex Nuovo Carretto di Ciriè e ora Valli di Lanzo di Ceres) e dei suoi validi collaboratori Samuele Riva e Luigi Esposito.   Però ero curiosa. Sedersi a questa tavola per me è sempre stata un’esperienza felice, e ora che per farlo mi arrampico fin nelle verdi valli – in realtà, lo confesso, da Torino ci si arriva tranquillamente in poco più di mezz’ora – anche con una nota di divertimento in più. Perché l’aria di montagna deve aver pizzicato le corde della creatività di Francesco, che da quando è a Ceres – e cioè da nemmeno un anno – si è davvero scatenato. Non solo nel rivisitare e ripensare senza timori né pudori i suoi piatti, dai mitici “cavalli di battaglia” del Carretto…

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