REIS, Cibo Libero Di Montagna

REIS, Cibo Libero Di Montagna

La Psicologia dietro l'Uso e l'Acquisto del Viagra effetti viagra Una strada, quella per arrivarci, che fa pensare. Uno: ma come si farà a salire su di qui quest’inverno? Due: ma qui ci vieni soltanto se ne hai davvero voglia. Io la voglia ce l’ho, davvero. Convinta che sia comunque un’esperienza da tentare e curiosa di scoprire dove affondano queste Reis, sicuramente così diverse dalle mie, che se ne stanno profondamente abbarbicate nella (per me) confortevole sicurezza dell’asfalto cittadino.   Reis: una casa di montagna L’arrivo è sullo spiazzo di una vecchia casa di montagna, allegramente accolti dall’entusiasmo di un giovane border collie che ci accompagna all’ingresso. All’interno, spartano come ci si aspetta che sia, sale una ripida scala che porta alla cucina – una rapida occhiata la rivela luminosa e ben attrezzata – per poi proseguire, sempre senza sconti per le inadeguate gambe cittadine, fino alla piccola sala da pranzo. Sorridenti ragazze salgono e scendono senza problemi, facendo continuamente la spola tra ordinazioni e piatti in arrivo.   Reis: una cucina (anche) di montagna Dal tavolo d’angolo, a fianco della finestra che apre sullo stretto pendio, la saletta si lascia osservare nella sua prevedibile, ma non scontata, austerità. Sotto…

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Anchoateca La Mutua: Un’esperienza Inedita

Anchoateca La Mutua: un’esperienza inedita

Anchoateca. Un’insegna che suonerebbe per lo meno strana, quando non incomprensibile, se non ci trovassimo a Santoña, che delle “acciughe del Cantabrico” è una delle capitali riconosciute. Però attenzione: l’Anchoateca La Mutua, tienda-bar nel cuore della città vecchia, è davvero la prima Anchoateca del mundo come sottolinea la sua divertente insegna. Un’esperienza che non possiamo perdere!   Anchoateca La Mutua: un luogo unico al mondo Il locale è spartano, come si addice a una gestione giovane e disinvolta. Tavoli di legno grezzo, un bancone-bar tinteggiato di verde su cui troneggiano le spine delle birre, scaffali verdi alle pareti con interessanti bottiglie di vini locali e una nutrita serie di scatole e scatolette – di acciughe sotto sale ma anche di tonno, merluzzo o altre conserve – nonché qualche pubblicazione food da consultare o da acquistare. A proposito, sapevate che sono stati proprio gli italiani, pescatori provenienti in maggioranza dalla Sicilia, a importare da queste parti l’arte della salatura sul finire del XIX secolo? A loro memoria, sul lungoporto di Santoña qualche anno fa è stata posta una stele. In qualche modo la fama delle “acciughe del Cantabrico” dunque ci appartiene… Ma questa è un’altra storia.   Anchoateca La Mutua: la…

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Vauda, Il Paese Dei “persi Pien”

Vauda, il paese dei “persi pien”

I persi pien di Francesco? Non me li perderei per niente al mondo. Lo dico da quando li ho scoperti, o meglio da quando ho cominciato a frequentare la Sagra. Perché dei persi pien di Francesco avevo già fatto scorpacciate nel suo ristorante in tempi remotissimi, eppure quelli della Sagra… Ma andiamo con ordine. Persi pien: una Sagra che dura Francesco è Francesco Eblovi, chef insieme con Samuele Riva dell’Hr Valli di Lanzo di Ceres. E la Sagra è la “Sagra della pesca ripiena di Vauda di Rocca Canavese”, in programma dal 4 al 11 agosto e arrivata ormai alla sua 18a edizione. Francesco, che ne è stato presidente per anni, continua a esserne una delle sue “anime” più vitali. Ma che cosa avranno mai di tanto speciale i persi di questa festa? Una domanda destinata a restare senza risposta se non venite ad assaggiare. Perché in nessun luogo al mondo, neanche nelle cucine del ristorante di Francesco – e mi dispiace dirlo – le “pesche ripiene” hanno lo stesso, inarrivabile, sapore.   Persi pien: una ricetta segretissima Il segreto sta, molto probabilmente, nella cottura, che qui viene fatta ancora, come tradizione vuole, nel forno a legna. Ma forse sta…

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Non C’è Spreco Alla Tavola Delle AFFINITA’

Non c’è spreco alla tavola delle AFFINITA’

Se è vero che la vita è l’arte dell’incontro, la tavola è certo tra i luoghi migliori dove quest’arte merita di venir praticata. Ne sa qualcosa AFFINI - nomen omen, direbbero gli antichi - locale nel cuore del torinese San Salvario, di cui Davide Pinto è patron e anima instancabile, dove dall’esercizio della mixology e del food pairing si è approdati al progetto AFFINITA’: una serie di appuntamenti socio-gastronomici a tema, che già stanno dando frutti interessanti. Così, lo scorso 28 giugno, alla tavola delle AFFINITA’ si è parlato, e cucinato, sul tema “Non spreco e sostenibilità”. I due giovani chef Yari Sità e Luca Zara, sperimentando sul campo e facendo interagire tra loro “cucina liquida” e “cucina di tradizione”, hanno cercato di valorizzare al meglio le “affinità” nascoste fra culture, culinarie e non solo, talvolta agli antipodi soltanto in apparenza. Sono nati così una serie di piatti accomunati da un unico elemento: gli ingredienti, per la maggior parte…in scadenza di mercato! Per un’autentica, e del tutto insospettabile, “cucina degli avanzi”. AFFINITA' senza spreco: i piatti Noi ricordiamo, in particolare, la Tataki di vitello marinato in carpione alla soia 48 ore con piccola giardiniera di Yari, a cui Luca ha contrapposto…

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EIANDA: I Sapori Genovesi Di …Cuneo

EIANDA: i Sapori Genovesi di …Cuneo

“Cuneo per noi”: parafrasando Paolo Conte, così è la ragione dell’apertura di EIANDA  piccolissimo locale, tutto genovese, nel cuore della vecchia Cuneo. «Perché qui? – spiega il proprietario – Perché, anche se vengo da Genova, questo era da sempre il mio sogno: Cuneo! Una bellissima città».   Eianda e Cuneo E mentre parla si guarda attorno, come a voler abbracciare con gli occhi quest’angolo di Contrada Mondovì, prima isola pedonale di Cuneo ormai da una quindicina d’anni. Con i suoi portici popolati da negozi “storici” e attraversata da viuzze, come quella in cui sorge EIANDA Sapori Genovesi, dove anche le case hanno molto da raccontare. Proprio a fianco del ristorante, per esempio, si trova l’antica Sinagoga, oggi non più adibita al culto ma perfettamente conservata nell’architettura e negli arredi. E al termine della via ci si trova nel Parco fluviale del torrente Gesso, che fiancheggia fino a rinchiuderlo il “cuneo” da cui la città prende nome. Né i Cuneesi sono rimasti insensibili davanti a tanta dichiarazione d’affetto. EIANDA, subito adottata, ha ormai un suo pubblico di aficionados che rischia di non lasciare quasi spazio nei sei tavolini del dehors estivo, ai turisti che si avvicinano incuriositi. Dopo vari tentativi andati…

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TasteiT: L’assaggio , A Torino, è Internazionale

TasteiT: l’assaggio , a Torino, è internazionale

Lo hanno chiamato TasteiT perché il suo Italian Excellence Gourmet sia chiaro ai turisti. Ma qui a Torino – terza apertura dopo Modena e Reggio Emilia – l’ invito ad “assaggiare” ha anche il suono familiare della lingua di casa. Siamo o non siamo una “città internazionale”? E che qui, proprio come a casa, sia possibile cenare fino a tarda ora l’abbiamo visto con i nostri occhi. Uscendo dalla serata di degustazione – era quasi mezzanotte – abbiamo incrociato due turiste inglesi titubanti sull’ingresso, subito sollevate dal dubbio dalla sorridente accoglienza. Questo, però, avrebbe un significato di poco conto, se poi non fosse davvero accompagnato dall’ ”eccellenza” che l’insegna promette. E l’ “eccellenza” c’è, davvero. Provare per credere. La scelta vincente del menu “pizze gourmet” è di abbinare agli impasti – ce ne sono integrali e in versioni insolite come quello al nero di seppia – varie proposte gastronomiche, anche in omaggio alle tradizioni locali. Così noi abbiamo assaggiato, dopo la Tataki con tonno in crosta di pistacchio di Bronte, stracciatella di Gioia del Colle e Cipolla rossa di Tropea caramellata all’aceto balsamico di Modena, la Tartare di Fassona condita con capperi e olive taggiasche, stracciatella e aromatizzata al tartufo, e altre…

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Savurè: La Nuova Frontiera Del Dining?

Savurè: la nuova frontiera del dining?

Tra il Fast e lo Slow adesso c’è il Casual. E siccome siamo, fortunatamente in Italia, il Fast Casual Dining ha il profumo e il sapore di un bel piatto di pasta, magari – perché no? – alle quattro del pomeriggio. Questa è l’idea vincente che ha permesso a Savuré – Pastificio con Cucina, già presente a Torino dal 2013 con un locale in via Garibaldi 38, di aprire ora il suo secondo locale in città, in via Madama Cristina 12, dopo essere passato, nel frattempo, anche per Londra-Shoreditch, dove ha aperto nel 2016.   Savurè: la pasta! Della nuova apertura torinese ci ha piacevolmente colpito una qualità dell’offerta decisamente migliorata rispetto agli esordi. Degli assaggi proposti abbiamo soprattutto apprezzato i paccheri con pomodorini e crema di burrata, davvero accattivanti nella loro fresca semplicità. Buone anche le paste ripiene, omaggio alla tradizione italiana: i pansotti di magro alla genovese e, non potevano certo mancare, i piemontesi agnolotti con ragù di fassona.   Savurè: #nospreco Ma la vera novità di Savurè, che rivela una intelligente attenzione alla mutata sensibilità sociale, è la strategia #nospreco. Un’ora prima della chiusura il Pastificio venderà tutti i suoi prodotti freschi, dalla pasta ai condimenti alle…

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Costadoro: A Torino Il Diamante Si Fa Social

Costadoro: a Torino il Diamante si fa Social

«Siamo o non siamo una Squadra Corse? E allora perché non ci facciamo un corner? In legno e ferro, perché sia “materico”: come il nostro caffè». Con questa efficace sintesi il Presidente della Costadoro Spa Giulio Trombetta ha presentato il Costadoro Social Coffee, nuovo spazio aperto da oggi, 30 maggio 2018, a Torino all’interno del Coffee Lab Diamante di Palazzo Bricherasio.   Il caffè: dove, se non a Torino? Dove, se non a Torino, il caffè può ancora dire la sua? E l’ambizione, per il team Costadoro che porterà avanti l’esperienza del Social Coffee, è quella di diventare un vero punto di riferimento per il caffè in città, non soltanto per la clientela ma anche per gli addetti ai lavori. Il progetto prevede infatti che questo format sia replicabile, in Italia e all’estero, sulla scia della Third Coffee Wave, il movimento che aspira a cambiare la percezione del caffè, elevandolo a bevanda nobile e a prodotto di pregio. Certo, le abitudini andranno cambiate. O meglio, educate al cambiamento.   Costadoro Coffee Lab Diamante «Qui non bisogna avere fretta – spiega, con l’amabile pacatezza che lo contraddistingue – “Orso” Giulio Panciatici, il “filosofo” del progetto – perché il caffè che viene…

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Anche A Ceres è Primavera

Anche a Ceres è primavera

“Cuore bianco e punta ancora rossa di quando la neve va via”. Lo dice Francesco Eblovi, chef insieme con Samuele Riva all’Hotel Valli di Lanzo di Ceres. La neve è quella del Pian della Mussa, in Val di Lanzo, ancora abbondante in questo fresco maggio ormai inoltrato. E la descrizione non è quella di un quadro d’autore ma del tarassaco con l’uovo sodo sbriciolato sopra, raccolto rigorosamente a mano, che mi viene presentato. È l’imperdibile appuntamento di primavera cui non mancherei per nulla al mondo. Ogni volta, lo dico tutti gli anni, il piatto migliore della mia vita. Ceres: i piatti della primavera Altro regalo della stagione, i funghi. Quest’anno porcini e spugnole insieme. Un evento eccezionale, come spiega ancora Francesco, mostrandoli prima di portarli in cucina. E i piatti che arriveranno in tavola poco dopo confermeranno in pieno le aspettative. Ecco i porcini affettati sottilissimi sulla carne cruda battuta al coltello; seguiti dalla spugnole con patata all’olio che accompagnano le animelle – ma anche, per i meno coraggiosi come me – una accattivante tagliata di vitella. Ceres: partire per poter ritornare Altro regalo della primavera sono gli asparagi selvatici, da non confondere – raccomanda sempre Francesco – con i luvertin: perché…

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Casa Vicina Racconta La Sua “terra”

Casa Vicina racconta la sua “terra”

Che cos’è “terra VICINA” lo racconta benissimo lui, il candido e tondeggiante Saras del Fen, con la sua sola presenza. Davvero elegante nella sua campagnola semplicità che profuma di fieno, non stona per nulla nel raffinato contesto della sala da pranzo del ristorante Casa Vicina, una stella Michelin e fiore all’occhiello di Eataly Torino Lingotto. Certo perché il progetto che lo ha visto protagonista, nella settimana dal 7 al 13 maggio 2018, e che anticipa altre due prossime analoghe iniziative, proprio qui trova la sua ragione d’essere.   terra VICINA a Casa Vicina   “terra VICINA”: racconti di gusto con i produttori nasce da un’idea della Famiglia Vicina – cinque generazioni da 116 anni nel mondo della ristorazione – in partnership con la Piazza dei Produttori, lo spazio di Eataly Lingotto dove i piccoli produttori locali vengono a raccontare e proporre i frutti delle proprie fatiche. Per una settimana al mese, in maggio, settembre e novembre, il ristorante Casa Vicina proporrà, in compagnia dei produttori selezionati per l’occasione, un menu ad hoc pensato su di un’eccellenza del territorio. A maggio è stato il Seras del Fen, a settembre sarà la volta di alcune tipicità del Canavese e a novembre del…

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