AFFINI - TORINO
AFFINI - TORINO

Non c’è spreco alla tavola delle AFFINITA’

Se è vero che la vita è l’arte dell’incontro, la tavola è certo tra i luoghi migliori dove quest’arte merita di venir praticata.

AFFINI - Yari Sità

AFFINI – Yari Sità

Ne sa qualcosa AFFINInomen omen, direbbero gli antichi – locale nel cuore del torinese San Salvario, di cui Davide Pinto è patron e anima instancabile, dove dall’esercizio della mixology e del food pairing si è approdati al progetto AFFINITA’: una serie di appuntamenti socio-gastronomici a tema, che già stanno dando frutti interessanti. Così, lo scorso 28 giugno, alla tavola delle AFFINITA’ si è parlato, e cucinato, sul tema “Non spreco e sostenibilità”. I due giovani chef Yari Sità e Luca Zara, sperimentando sul campo e facendo interagire tra loro “cucina liquida” e “cucina di tradizione”, hanno cercato di valorizzare al meglio le “affinità” nascoste fra culture, culinarie e non solo, talvolta agli antipodi soltanto in apparenza. Sono nati così una serie di piatti accomunati da un unico elemento: gli ingredienti, per la maggior parte…in scadenza di mercato! Per un’autentica, e del tutto insospettabile, “cucina degli avanzi”.

Mantecatura di patate cavolfiore e merluzzo su medaglione di polenta taragna

AFFINITA’ senza spreco: i piatti

Noi ricordiamo, in particolare, la Tataki di vitello marinato in carpione alla soia 48 ore con piccola giardiniera di Yari, a cui Luca ha contrapposto la Carpionata con straccetti di pollo alla piastra e zucchine con cipolla rossa e giardiniera di recupero; poi la Mantecatura di patate cavolfiore e merluzzo su medaglione di polenta taragna; e ancora, immancabile dolce finale, la Tavolozza di zuppa inglese con fichi e mandorle.

 

AFFINITA’ a San Salvario

Questo progetto nasce all’interno di “San Salvario Hub”, l’associazione nata a Borgo Vecchio San Salvario, un territorio già fin da ora plastic free, dove si utilizzano soltanto cannucce in carta o amido di riso biodegradabili al 100%, con lo scopo primario di promuoverne lo sviluppo turistico. E che qui turismo e cibo vadano di pari passo è una realtà inconfutabile.

AFFINI – Davide Pinto

«Noi siamo, in qualche modo, una comunità del cibo – ci ha detto Davide Pinto – ma questo rischia di rimanere un concetto astratto, almeno finché non si comprende che una comunità del cibo è composta da persone. Persone che possono fare lavori diversi e vivere condizioni diverse, ma sono “affini” tra loro quando il loro obiettivo si basa su un comune sentire ed è svolto con i medesimi fini». E un futuro, insieme, è ancora tutto da scrivere.

 

Info:

AFFINI – Via Belfiore, 18/C – Torino

@affinitorino

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