Ristorante GIUDICE
Ristorante GIUDICE

GIUDICE di Strada Valsalice: un gradito ritorno

Ristorante GIUDICE

Da GIUDICE, vera istituzione della ristorazione torinese, si veniva la domenica a celebrare il rito del pranzo di famiglia. Ma – udite udite: è questo il vero ricordo – anche “da soli”, con gli amici e i compagni di scuola. Perché noi, generazioni senza discoteche né birrerie né tantomeno, lounge bar, non avevamo troppo occasioni per uscire la sera.

E invece da GIUDICE si poteva: luogo permesso, amichevole e sicuro.

Come però spesso capita alle istituzioni, persino alle più meritevoli, col passare del tempo qualcosa si era andato logorando, fino a far pensare che anche il buon tempo antico di GIUDICE fosse tramontato.

 

Il ritorno di GIUDICE

Una sorpresa quindi vederlo piano piano rinascere, sotto l’attenta guida di Carmelo Damiano e Marco Granato, affiancati ora dalla professionale presenza in sala di Diego Bava. Una sorpresa che si è tradotta in piacevole ri-scoperta all’assaggio del loro rinnovato menu.

E siccome per tramandare un pizzico di tradimento è indispensabile, proprio per poter stare al passo coi tempi, possiamo dire che i piatti di Carmelo e Marco davvero rispecchiano lo spirito della cucina di GIUDICE.

 

GIUDICE: i piatti

E lo diciamo pensando a un piatto in questo senso davvero esemplare, come il Filetto di Baccalà, crema di frutto della passione e cioccolato bianco Valrhona, dove i diversi ingredienti si equilibravano a vicenda in un risultato finale di grande armonia. O come il Petto d’anatra di Barbarie “Selecta” al fieno su camouflage, tradizione correttamente ripensata nel rinnovamento d’ingredienti e presentazione. Di bell’effetto poi il Risotto Carnaroli all’Indian Coffe e fior di capperi, che ha però suscitato discussioni tra commensali sul perfetto punto di cottura – anche se qui, lo sappiamo, si tratta di inconciliabili “scuole di pensiero” – ma che a noi è comunque piaciuto.

 

I “giovani” di GIUDICE

Qualche aggiustamento, come si dice, in corso d’opera va forse previsto per limitare l’incontenibile voglia di “fare” dei bravissimi ragazzi della brigata di cucina, giustamente desiderosi di sperimentare.

Non era poi male, però, la Sarda in pasta katafi ripiena di tapenade su crema di patate, cardamomo e limone; forse da riequilibrare invece la pur originale Carne cruda battuta al coltello alla milanese. Giusto per evitare che Milano, con la sua salsa di zafferano, batta 2 a 0 Torino, mettendo in secondo piano i sapori della nobile battuta di fassone.

 

Un bicchiere, per chiudere

Piacevoli gli abbinamenti proposti durante la cena con gli spumanti Franciacorta di Monterossa e con i vini della Tenuta Santa Caterina. In particolare tra questi ultimi ricordiamo il Monferrato Bianco Salidoro 2016, inedita e piacevole novità di Chardonnay e Sauvignon.

 

E da GIUDICE, finalmente, ritorneremo.

Info:

GIUDICE

Strada Comunale Val Salice, 78 – Torino

www.ristorantegiudice.com

 

 

 

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