Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014
Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014

Carlo Magno va alla guerra

Cortois et avenant, fier et hardi è il giovane Girart, fedele scudiero di Carlo Magno. Affascinante è la duchessa di Borgogna, fresca vedovella, che ha les euz verz …la face plus blenche que n’est noif sor gelée. Allora perché la scintilla della passione tra loro non scatta al primo sguardo? Tutta colpa dell’amor cortese e del suo rigidissimo codice di comportamento, che vieta a una dama… La storia di Girart... No, la storia è troppo intrigante per svelarla in anticipo. E soprattutto per privare del piacere di scoprirla da soli, passo passo, facendosela raccontare dal ciclo pittorico gotico – quaranta metri di pitture parietali – in prestito dal Musèe Savoisien di Chambèry e allestito, nella suggestiva Corte Medievale di Palazzo Madama, in questo davvero unico Carlo Magno va alla guerra fino al prossimo 16 luglio. La mostra di Palazzo Madama Suddivisa in 10 sezioni, di cui le pitture murali sono la parte più estesa e forse più significativa, la mostra comprende anche altri preziosi documenti, a testimonianza della vita nei castelli tra Italia e Francia al tempo dell’amor cortese. Ci sono le armi, le stesse che venivano indossate in guerra e nei tornei, che della guerra richiedono lo stesso impegno e spesso…

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Chips
Chips Insalata Russa IMG 6846 Risotto Bottarga, Limone E Prezzemolo Orizzontale Dolce Al Cioccolato Cioccolatini Chef Stefano Sforza

La coraggiosa primavera de Les Petites Madeleines

Una sorpresa il menu di primavera a Les Petites Madelaines, il ristorante del Turin Palace Hotel di Torino, da poco rinato agli antichi splendori. Alla cucina di Stefano Sforza, di cui già conoscevamo passione e fantasia, si è infatti ora aggiunto un nuovo ingrediente, tanto raro quanto prezioso: il coraggio! Che lo chef ha voluto, con giocosa fiducia, condividere con gli ospiti della sua tavola. E noi, volentieri, siamo stati al suo gioco.   Les Petites Madeleines: le entrées   Un colorato, e ben calcolato, disordine l’arrivo in tavola delle entrées, tra cui scegliere o “assemblare” il proprio piatto. Come l’insalata russa, servita con chips e ventresca di tonno a parte; come le originali uova “fresche” di crema di piselli; e infine la gradevole centrifuga di mele in fiala, da bere per “pulire” la bocca e prepararla al …resto!   Les Petites Madeleines: i piatti   Piacevolmente inedito il risotto bottarga limone e prezzemolo; divertente il pollo ruspante presentato in diverse versioni: suprema, raviolo ripieno delle cosce, piccola ( e trionfale ) finanziera . Ed eccolo, il gesto di coraggio dello chef, l’attesissimo clou: cuore cavolo viola fermentato e salsa al rafano. Un vero “cuore nel cuore” per la presentazione,…

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GIUDICE Di Strada Valsalice: Un Gradito Ritorno

GIUDICE di Strada Valsalice: un gradito ritorno

Da GIUDICE, vera istituzione della ristorazione torinese, si veniva la domenica a celebrare il rito del pranzo di famiglia. Ma – udite udite: è questo il vero ricordo – anche “da soli”, con gli amici e i compagni di scuola. Perché noi, generazioni senza discoteche né birrerie né tantomeno, lounge bar, non avevamo troppo occasioni per uscire la sera. E invece da GIUDICE si poteva: luogo permesso, amichevole e sicuro. Come però spesso capita alle istituzioni, persino alle più meritevoli, col passare del tempo qualcosa si era andato logorando, fino a far pensare che anche il buon tempo antico di GIUDICE fosse tramontato.   Il ritorno di GIUDICE Una sorpresa quindi vederlo piano piano rinascere, sotto l’attenta guida di Carmelo Damiano e Marco Granato, affiancati ora dalla professionale presenza in sala di Diego Bava. Una sorpresa che si è tradotta in piacevole ri-scoperta all’assaggio del loro rinnovato menu. E siccome per tramandare un pizzico di tradimento è indispensabile, proprio per poter stare al passo coi tempi, possiamo dire che i piatti di Carmelo e Marco davvero rispecchiano lo spirito della cucina di GIUDICE.   GIUDICE: i piatti E lo diciamo pensando a un piatto in questo senso davvero esemplare, come…

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Festeggiano a Torino le Donne del Vino del Piemonte

Le Donne del Vino del Piemonte hanno festeggiato i loro primi 30 anni lo scorso 4 marzo 2018 trascorrendo insieme la serata al Museo del Cinema di Torino. Il luogo non è stato scelto a caso, perché il tema dell’incontro, “Donne, vino e cinema”, introdotto dalla Presidente dell’Associazione Donne del Vino Piemonte Renata Cellerino, verteva proprio sulla presenza feminile, e ovviamente sul vino, nella storia del cinema.   Ha aperto la serata un intervento della nipote di Vittorio Nino Novarese, costumista e sceneggiatore. Fortemente legato al territorio piemontese, in particolare all’Alto Monferrato, dove era solito soggiornare e ispirarsi, Novarese è stato vincitore di due premi Oscar: per Cleopatra, nel 1964, e per Cromwell , nel 1971.   Moderati dalla docente universitaria Giusi Mainardi, sono quindi intervenuti sull’argomento scelto: - la regista, e coltivatrice, Emanuela Piovano, che ha illustrato il suo film “Le stelle inquiete”, un omaggio alla filosofa francese Simone Weil; - il critico cinematografico Steve Della Casa, che ha parlato di Mario Monicelli e illustrato alcuni aneddoti legati al film “Speriamo che sia femmina” del 1986; - la giornalista Silvana Delfuoco, che ha divagato sul tema, ricordando episodi di film di varie epoche legati tra loro da vino e presenze femminili.…

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Buon Viaggio Al TOR.NA!

Buon viaggio al TOR.NA!

Apertura Work in Progress per questo intraprendente TOR.NA (Torino-Napoli andata e ritorno) di via Ormea 1 bis a Torino, progetto tutto al femminile di Silvia Zanin, imprenditrice della ristorazione torinese, e Imma Ferraro, creativa cuoca napoletana felicemente “contaminata” dal rigore sabaudo. L’idea che lo sostiene è, in apparenza, di una disarmante semplicità: offrire un menu in cui la pizza, napoletana verace ma realizzata al padellino, sia inserita fra le proposte – numerose e tutte allettanti – della cucina di Imma. Attenzione però: una pizza che stia tra gli antipasti, ma anche tra i primi o e i seconde, e persino tra i dolci. Così che sceglierla sia una tentazione irresistibile!   Le pizze di Imma Eccole dunque, le pizze: dalla napoletanissima ‘o casatiello, con cicoli e uova; alla originale al bagnet verd, con tanto di acciughe; alla classica Donna Margherì, bufala e pomodoro; alla indovinata di Bra, con la salsiccia fresca; e come poteva mancare quella al ragù napoletano, con polpettina e trachiolella? Peccato soltanto, lo diciamo da onnivori devoti e convinti, che il proliferare del mondo veg abbia fatto capitolare persino Imma, convincendola a usare l’olio al posto del doveroso strutto…     Dal menu di Tor.Na Tra gli…

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Colazione A Torino: That’s A Mole Café

Colazione a Torino: That’s a Mole Café

Accolti dal sorriso di Monica, al That's a Mole Café  vi sentirete subito a casa. Il locale, piccolo ma non quanto sembra al primo sguardo - c’è anche il dehors riscaldato – è davvero simpatico. Frequentato soprattutto da habitué - il che è una garanzia di qualità – apre da colazione a sera. That’ a Mole Cafè: il cappuccino Noi abbiamo assaggiato, a colazione, un ottimo dolce di pasticceria accompagnato da un cappuccino fatto da mano esperta e cortesemente servito con un bicchierino d’acqua. Abbiamo così scoperto che questo è il tempio della cioccolata in tazza – torneremo – e che è possibile anche fermarsi a pranzo per un piatto caldo con menu che varia ogni giorno - i vegani sono ben accetti - o tornare all’ora dell’aperitivo. Da provare e riprovare.   That’s a Mole Café Via Montebello, 26/A – Torino Tel. 0115843778 Facebook

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Spazio7, La Leggerezza Della Tradizione

Spazio7, la leggerezza della tradizione

Spazio perché è il nome storico del ristorante fin dal 2002, anno dell’apertura. E 7, colorato in arancione benaugurante, perché è “il” suo numero: quello con cui il giovane patron, Emilio Re Rebaudengo, affronta da sempre le sfide della vita. Accompagnato, in questa fase della vita di Spazio7, dallo chef Alessandro Mecca e dalla sua affiatata brigata: tutti pronti e disponibili a lasciarsi catturare dalle suggestioni dell’ambiente.   Spazio7, arte e cucina Perché Spazio7, non va dimenticato, è uno dei pochissimi ristoranti nati all’interno di un centro d’arte contemporanea, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dove la cucina ha volutamente scelto di non sottrarsi all’intrigante gioco delle contaminazioni tra mondi e culture che di questo luogo è il respiro vitale. Ne sono un esempio i piatti pensati in attesa della primavera, in carta fino alla metà di marzo, di cui vi raccontiamo la nostra fresca esperienza.     Spazio7, un giro fra i menu Dal colorato “quadro” di finger food , goduriosa anteprima, il ricordo più vivo è per l’azzeccatissimo finto pomodoro, abilmente costruito con un morbido peperone ripieno di salsa tonnata. Per continuare con le idee vincenti, ecco dal menu “Contrasto-Percezione contemporanea” la seppia, ricci di mare e cima di rapa,…

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Gaudenti 1971 A Torino: Per Ora Il Bis, Poi…

Gaudenti 1971 a Torino: per ora il bis, poi…

Per Torino, soprattutto a coloro che scendono alla stazione di Porta Nuova, piazza Carlo Felice rappresenta uno straordinario biglietto da visita. Ecco Gaudenti 1971 caffetteria- pasticceria–bakery, che apre i battenti sotto i portici, tra i nuovi negozi che stanno cominciando ad affiancare  quelli “storici” usciti indenni dall’ultima crisi.   Gaudenti 1971 in piazza Carlo Felice Questo nuovo Gaudenti 1971 è il “bis” della prima pasticceria, aperta appena ad agosto scorso in  corso Vittorio Emanuele, nei locali dell’ex Peyrano. In attesa del Gaudenti “ter”, che alcune voci ventilano in via Po ed altre addirittura a Milano, godiamoci ora la comodità di queste avvolgenti poltroncine blu, che insieme ai funzionali tavolini rotondi, fronteggiano il bancone “delle delizie”.     Gaudenti 1971: le delizie Nell’ordine: backery fresco di forno, zona del salato, meraviglia del dolce.Tutto raccontato, consigliato e servito dai gentilissimi - siamo a Torino, suvvia - ma soprattutto professionali ragazzi del team. E qui il vero, imperdonabile, peccato sarebbe resistere alle tentazioni. Non sia mai!         Info: Gaudenti 1971 Piazza Carlo Felice, 29 Orari: dal lunedì alla domenica 7.15 - 19 30 tel:  0115172412   Corso Vittorio Emanuele, 76 Orari: dal lunedì al sabato 7.30 - 19 00 Domenica   8…

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È A Due Passi Da Torino L’Ostu Dal Maslè

È a due passi da Torino L’Ostu dal Maslè

Stupiti di aver trovato posto di sabato sera con una telefonata dell’ultimo minuto, non sappiamo se rallegrarci o essere perplessi. Ma i nostri dubbi si dissolvono, nonostante il buio di questa fredda sera di gennaio, all’arrivo nella Frazione Mezzi Po, appena fuori Settimo Torinese. Intorno alla solida cascina, su cui la scritta Ostu dal Maslè troneggia a caratteri cubitali, si stende un parcheggio riservato, vasto quasi da far invidia a un Centro commerciale. Il nostro dubbio iniziale riprende corpo e si definisce: ohimè, locale dai grandi numeri? A questo punto non ci resta che entrare.   L’Ostu dal Maslè: una vera trattoria L’impatto è subito gradevole. Non un’unica grande sala, ma tante salette- arredi rustici e tovaglie quadrettate – comunicanti fra loro attraverso la centrale Enoteca, che funge anche da Carta dei vini “a vista” . E anche noi, dopo aver preso possesso del tavolo regolarmente riservato, siamo stati inviati ad aggirarci tra etichette e bottiglie per scegliere il nostro vino, mentre i sorridenti ragazzi del team ci sfioravano velocissimi con portate e ordinazioni. E, ora finalmente, la cena. Che ha, come vuole da 50 anni la tradizione del locale, nella carne alla brace il suo punto di forza.   Ostu dal…

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La Mia Gricia Torinese

La mia Gricia torinese

Tutta romana, mi dicono anzi laziale, questa pastasciutta, conosciuta anche come “amatriciana senza pomodoro”: talmente buona che è divenuta subito mia di elezione. E quindi trascrivo la ricetta della Gricia nel “Quaderno”, sicura che anche la mamma sarà d’accordo. Scoperta, e mi dolgo del ritardo, soltanto durante il mio ultimo viaggio a Roma, ho fatto qualche esperimento al ritorno. Ma ogni cucina ha i suoi segreti e, soprattutto, i suoi ingredienti. Così l’ho perfezionata approfittando del recente mordi-e-fuggi romano di un amico, che si è offerto di portarmi a domicilio le “cose” giuste, comprensive di qualche dritta di osti compiacenti. Risultato stellato: due, tre, quattro…e più!   INGREDIENTI PER 2 PERSONE (vi sembra troppo abbondante? così si vuole a Roma…)   350 gr di strozzapreti 250 gr di guanciale, meglio se di Amatrice 200 gr di pecorino grattugiato: non salato e un po’ piccante. Ideale quello di Amatrice una piccola cipolla (facoltativa) una manciata di pepe nero in grani un cucchiaio di olio extra vergine di oliva sale q.b.                         PREPARAZIONE Mi scuso in anticipo con i cultori della materia, ma questa è la “mia” preparazione. In una pentola…

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