Novembre, si fa la Supa dij Mort
Questa zuppa, anche se meglio sarebbe chiamarla “piatto unico” perché davvero ricca e saziante, l’ho scoperta qui in Piemonte, e precisamente nelle Valli del Canavese. So però che, con tutte le possibili varianti locali che aggiungono o diversificano gli ingredienti, questa supa viene preparata per la Festa dei Morti: lasciata sul tavolo di cucina la notte della vigilia a disposizione delle anime dei parenti defunti, il giorno successivo viene poi consumata dalla famiglia riunita per il pranzo. Sempre che, nella pentola ben colma, ne sia rimasta a sufficienza…
INGREDIENTI (per 4 persone):
Per il brodo:
– un pezzo di coda di manzo
– una carcassa di gallina o, alternativamente, di pollo
– acqua q.b.
Per i ragù:
– cipolla tritata
– 400 gr. pomodori pelati
– un pezzo di salsiccia di maiale
– sale, pepe, q.b.
Per la zuppa:
– 200 gr. circa di fette di pane raffermo
– 100 gr. circa di grissini
– alcune foglie di cavolo nero (o viola)
– trito di erbe aromatiche a piacere (timo, rosmarino, melissa …)
– olio e/o burro per soffriggere
PREPARAZIONE:
In una pentola capiente (anche a pressione per velocizzare) mettete a cuocere con l’acqua il pezzo di coda e la carcassa di gallina o di pollo: la carne potrà poi venire utilizzata per un’insalata o altro a piacere.
Intanto preparate il ragù, possibilmente in un pentolino di coccio: fate imbiondire la cipolla, quindi toglietene un po’ e mettetela da parte; aggiungete quindi nel pentolino la salsiccia sbriciolata e il pomodoro, portando il tutto a cottura (20 minuti).
In una padella fate rosolare con poco olio o burro le foglie di cavolo, che dovranno essere utilizzate in seguito.
Quando tutto è pronto, preparate la zuppa in un tegame di coccio che regga anche il forno.
Cospargete il fondo con olio e burro, aggiungete la cipolla imbiondita e poi, in successione e a strati, disponete le foglie di cavolo ben aperte, il ragù, il trito di erbe aromatiche, infine le fette di pane e i grissini sbriciolati. Volendo, si può fare anche un secondo strato, sempre terminando con pane e grissini.
Versate sul tutto il brodo caldo e mettete ancora a cuocere sul gas a fuoco medio-basso per un’ora circa, verificando che il brodo sfumi pian piano e che il tutto assuma una certa compattezza. Volendo, potete anche preparare la zuppa il giorno prima e lasciarla riposare.
Circa un’ora prima di portarla in tavola, fatela gratinare nel forno caldo a 180° finche vedrete formarsi una crosticina sulla superficie.
Servite calda, e lasciate in tavola olio Evo, sale, pepe e, volendo, anche Parmigiano Reggiano dop e noce moscata. Si abbina bene con una Barbera o con un Nebbiolo.