Pisarei e fasò

IMG_1113La ricetta questa volta non viene dal Quaderno della mamma, ma dalla tradizione mangereccia del loco natio del ramo paterno della famiglia, quel di Castell’Arquato, ridente borgo del Piacentino. Un piatto “povero”, come ora si usa dire, e però di intelligente cultura contadina: associa infatti cereali e legumi, vegan ante-litteram. Il risultato è di sicuro effetto e, di solito, di universale apprezzamento. Io ho assistito in diretta, durante le estati della mia infanzia, alla sua preparazione dalle mani esperte di varie zie paterne. Da questa esperienza nasce l’elaborazione di questa ricetta, forzatamente approssimativa nelle dosi degli ingredienti, anche se non credo che l’andare “a occhio” possa qui causare troppi guai. Nel caso, avvertitemi.

P.S. Per i curiosi che volessero conoscere l’origine del nomeIMG_1104-1 pisarei. Le spiegazioni sono più d’una e alcune davvero dotte. Per conto mio consiglio, come più efficace e convincente, l’interpretazione che ne dà Luigi Paraboschi nel suo “ Piasintinäda coi barbis. Barciacläda in piasintein” , Editrice Sigem, Modena, 2000, pag. 70. Non ve l’anticipo, godetevela.

 

 

                                           Ingredienti

Per la pasta:

150 gr. farina

100 gr. pangrattato

brodo (anche di dado): 1 dl

sale

 

Per il condimento:

3 hg fagioli, meglio se borlotti, già lessati in precedenza

prezzemolo, aglio, cipolla

salsa di pomodoro

olio, burro, sale q.b.

un pezzetto di lardo (facoltativo)

parmigiano grattugiato

 

                                                     Preparazione

Scottare il pangrattato con il brodo caldo e impastarlo con la farina, eventualmente aggiungendone se necessario. Una volta ottenuto un impasto morbido, formare dei cilindri del diametro un dito, come si fa per gli gnocchi. Tagliare quindi dei pezzetti e formare degli gnocchetti schiacciandoli col pollice sul palmo della mano opposta. Lasciateli quindi riposare sul ripiano infarinato.

In un tegame di cotto, o con il fondo antiaderente, fate soffriggere in olio e burro, con il pezzetto di lardo, un trito di prezzemolo, agli e cipolla; unite quindi i fagioli già lessati e lasciate insaporire. Aggiungete quindi la salsa di pomodoro, allungata con acqua se necessario, e lasciate cuocere a fuoco lento finche il tutto si raddensa.

Cuocete quindi i pisarei in acqua bollente salata e, quando vengono a galla, scolateli e passateli nella pentola con il sugo per farli insaporire. Al momento di servire, conditeli con sale, pepe e parmigiano grattuggiato.

 

 

 

 

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