Se il Parmigiano sale al Piano35…
Lui è il Parmigiano Reggiano, un formaggio dalle diverse stagionature, versatile e disponibile. L’altro è Marco Sacco, due stelle Michelin, uno chef ben radicato sul suo territorio ma curioso del mondo che lo circonda.
Dal loro l’incontro, organizzato in occasione di Buonissima 2021 nella cucina di Piano35 del torinese grattacielo IntesaSanPaolo, sono nate delle piccole storie, arrivate fino a noi in tavola sotto forma di piatti.
Il Parmigiano a Piano35
Ecco allora il Parmigiano diventare salsa mornay per attorniare le patate affumicate che sostengono l’uovo barzotto nella Patata sotto terra con cui si apre il nostro assaggio; è invece un Parmigiano di montagna mantecato quello che sposa benissimo il riso Acquarello per accompagnare porcini e mirtilli nel Riso ai
profumi di bosco; infine il Parmigiano si fa dolce per fare compagnia ad altri dolci anche loro insoliti, nati da ‘nduja, pomodoro, guanciale: un’Italia a tappe davvero deliziosamente inaspettata.
Marco Sacco e il suo Piano35
Dare una cornice conclusiva a questa esperienza è compito di Marco Sacco, che da due anni si divide tra qui e il “suo” Piccolo Lago a Mergozzo. Qual è il segreto di questa cucina, sospesa tra il traffico cittadino sull’alfalto e le nuvole che si rincorrono nel cielo?
“Laggiù ci sono le montagne, le stesse che vedo dal mio Piccolo Lago. Sotto di noi la città, ma anche la terra degli orti e dei giardini, come quella della serra che qui ci circonda. Si alzano gli occhi verso l’alto, ci si guarda intorno e si scopre il territorio: nascono così le idee per costruire i menu”. Come pure le storie che li raccontano.
Info:
www.grattacielointesasanpaolo.com