Champagne day 2022: se il futuro ha un cuore antico
Quando il Piemonte contadino incontra lo champagne
“…i piatti che raccontano un territorio e il mondo contadino: ricordi della mia infanzia, gusti e profumi di un mondo passato… che per me rimarrà sempre attuale“. Così lo scorso 28 ottobre al Valadess at Lanss di Ceres lo chef ha presentato il suo menu per lo Champagne day 2022, la ricorrenza mondiale che si celebra il quarto venerdì di ottobre di ogni anno. E quale vino, se non quello che la “campagna” ce l’ha addirittura nel nome, poteva valorizzare al meglio la cena della festa?
Che anche noi abbiamo felicemente celebrato.
I piatti del passato traghettano nel futuro
Una cucina d’autunno delle famiglie contadine, dove la saggezza del passato si accorda con un fiducioso progetto sul futuro. Dove La Supa…”la zuppa alla canavesana” diventa un timballo da porzionare più facilmente senza che nulla venga tolto a profumi e sapori con cui un tempo si celebrava il giorno dei morti; e La Petite-Marmitte di porri, patate e castagne d’Almese restituisce alla piccola frazione di una montagna che si va sempre più spopolando il valore della sapiente ricchezza del suo festoso piatto “povero” anche grazie all’aggiunta di freschi porcini dell’ultima ora. Da sempre sostanzioso secondo piatto Il Baccalà con latte e cipolle, prova tangibile di una cucina dove forma e contenuto convergono sullo stesso obiettivo, e piacevolissimo finale Il Caco e la Castagna, felice accostamento di ingredienti stagionali sulla linea di una tradizione consapevole.
E che champagne sia!
E lo champagne? Non è un caso che proprio il Valadess at Lanss sia Ambassadeur Collet e Paternaire Drappier e che nella sua cantina riposino tranquille numerose casse di bollicine, che spesso però escono fortunatamente allo scoperto. Come l’Esprit Nature di Henri Giraud, riuscito assemblaggio dalla calda mineralità, con cui la serata ha avuto inizio; per proseguire con tre eleganti Cuvèe: dall’eleganza del blanc de blancs del Millèsime Prestige Diebolt Vallois, alla equilibrata forza dell’interessante pinot meunier dell’Exclusive Egali ‘T di Eric Taillet, per finire con la persistente e minerale finezza del perlage del Sainte Anne di Chartogne Taillet. Dal terroir della Champagne alla terra della Valle di Lanzo il passo è davvero breve.
Info:
www.ristorantevallidilanzo.eu