Torta Di Pasquetta

Torta di Pasquetta

L'ho chiamata così non soltanto perché l'ho fatta per il pranzo di Pasquetta, ma anche perché è una mia interpretazione della tradizionale Torta Pasqualina, di cui non volevo usurpare il nome. Si tratta in realtà di una "variazione sul tema" assai poco audace: con quello che ho trovato in casa - per fortuna sono in campagna, e questo aiuta - con l'aggiunta di pochi, ma indispensabili, ingredienti acquistati. Ecco il risultato. INGREDIENTI gr. 500 circa di spinaci già sbollentati 1 manciata di erbe dell'orto: prezzemolo, salvia, melissa, cipollina gr.200 di ricotta vaccina (bene anche di pecora o capra) uova 5 (le mie fortunatamente di galline del pollaio) 2/3 cucchiaiate di Parmigiano Reggiano DOP grattugiato al momento sale, pepe, noce moscata (grattugiata al momento) q.b. 2 rotoli di pasta brisé già pronta (la riuscita è sempre garantita) PREPARAZIONE Tritare gli spinaci insieme con le erbe (io uso il tritatutto elettrico, va benissimo) quindi metterli in una terrina e mescolarli con la ricotta, il Parmigiano, un uovo, sale, pepe e noce moscata. Accendere il forno e portarlo a temperatura. Questa volta ho provato con il forno ventilato: temperatura a 150° e un'ora abbondante. Se usate il forno normale, temperatura a 180° per…

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Lamponi, Fine Stagione Di Marmellata

Lamponi, fine stagione di marmellata

La pianta dei lamponi, mi dicono color-che-sanno, è un infestante– brutto vocabolo che dà però  un buon frutto – e quindi crescerà a dismisura e continuerà a produrre per tutta la sua stagione annuale. Quanto questo sia vero lo sperimento ormai da alcune estati, da quando cioè i cespugli di lamponi deliziano di profumi, colori e sapori il lato sud del Giardino. Ne ho fatto scorpacciate, ne ho regalato dosi massicce – non ne ho fatto crostate, confesso, ma sarei pur sempre a dieta… - e ora basta! L’ultima raccolta, ma credo in realtà penultima perché la messe continua, l’ho consegnata all’amica Daniela, di ritorno a casa dopo le sue brevi vacanze-in-tempo-di-covid. E lei, prontamente, ne ha fatto marmellate. Di cui ora vi trascrivo la ricetta, non si sa mai.   INGREDIENTI:   1 kg di lamponi puliti   gr.150 zucchero di canna   1 cucchiaino di agar agar (addensante naturale)/ o una bustina di pectina 3:1     PREPARAZIONE:   Pochissimi gli ingredienti e altrettanto veloce il procedimento. Unite i lamponi, ben lavati perché gli insetti li amano molto e si infilano all’interno, allo zucchero e all’agar agar/pectina e mescolate bene. Lasciate riposare per 10 minuti, poi mettete il…

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Nero Integrale Per Un’insalata

Nero Integrale per un’insalata

  Piatto estivo quasi “autarchico” questa Insalata di riso. A parte, ovviamente, il riso utilizzato, che è l’ottimo Nero integrale  de “Gli Aironi”, e qualche altro ingrediente rimediato tra quello che ho trovato in dispensa, tutto il resto è produzione propria. Sono dell’orto, finalmente fruttifero, i dolcissimi pomodorini; sono del Giardino dei Semplicissimi le foglie di menta e di basilico; e sono, infine, delle galline del cortese vicino Gabriele le uova. Facoltativa  l’aggiunta di olive nere taggiasche e di mandorle, che però non ci stanno male. Preparazione semplicissima, ma ve la racconto lo stesso.   INGREDIENTI: gr.200 Riso Nero Integrale Gli Aironi 2 uova 8 pomodorini 4 foglie di menta 6 foglie di basilico 8 mandorle una manciata di olive taggiasche sott’olio sale, pepe (facoltativo), olio EVO   PREPARAZIONE: Fate bollire il riso in acqua salata per 15/20 minuti in modo che rimanga al dente. A cottura ultimata, fermate il bollore con acqua fredda, scolate e passate ancora il riso sotto il getto d’acqua fredda del rubinetto. Scolate bene. In contemporanea, fate bollire due uova per rassodarle per una decina di minuti. Preparate un’insalatiera in cui metterete: i pomodorini tagliati in quattro spicchi, le olive, le mandorle, le foglie di…

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Il Giardino Dei Semplicissimi: Salvia E…salvia

Il Giardino dei Semplicissimi: salvia e…salvia

Intanto, si fa presto a dire “salvia”. Che “le” salvie siano più d’una, anzi siano un numero abbastanza considerevole, l’ho scoperto da poco. A me sembrava già una raffinatezza averne, nel mio Giardino, due diverse: quella comune,  a tutti ben nota, che Linneo ha chiamato officinalis, e quella detta “moscatella”, ovverossia sclarea, dalle foglie molto più grandi, che è il nuovo acquisto di questa primavera. E che è ormai anche ben cresciutella.   Semplicissimi: salvie… Che la salvia sia un’erba che fa bene lo dice già il suo nome: pronta a “salvare”, cioè a conservare la salute. Lo pensavano già gli antichi, fino a farne una sorta di rimedio universale, capace di curare tutti i mali: dalle proprietà afrodisiache al dono della fecondità, al talismano contro le energie negative, capace persino – secondo i Celti – di resuscitare i morti. Molto più semplicemente, io la ritengo il migliore dei condimenti, insieme con burro e parmigiano, per i miei amati tajarin o, meglio ancora, per i più elaborati tortelli d’erba, che soltanto così danno il meglio di sé. E poi c’è la nuova moscatella.  Per lei ho pensato di sperimentare: un mix tra Piemonte ed Emilia per uno stuzzichino da aperitivo…   Semplicissimi:…

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Il Giardino Dei Semplicissimi: Dolce Melissa

Il Giardino dei Semplicissimi: dolce melissa

Il suo nome pare venga dal greco, meli: dolce come il miele, davvero? Mah! La melissa del mio Giardino ha sì un sapore gradevole, però sa piuttosto di limone e profuma di menta. Certo, una dolcezza che non ha portato fortuna alla bella ninfa Melissa, di cui si era invaghito il solito dio Apollo. Troppo dedito a lei, si dimenticava spesso di portare in giro per il cielo il carro del sole, con conseguenza ovviamente nefaste per i poveri terrestri. Così gli dei intervennero, prendendosela, come è ovvio, con la povera ninfa. Trasformata, in men che non si dica, in una bella piantina verde, mentre lo sbadato Apollo trovò presto di che consolarsi. Come sempre capita in questi casi.   Semplicissima melissa, verde e rigogliosa Anche la mia melissa è una bella piantina, verde e rigogliosa: adesso non ha ancora i fiori – saranno bianco-rosa, se ben ricordo – ma è già molto piacevole a vedersi. Da quando fa parte della mia “dotazione”, mi ha sempre dato buone soddisfazioni. Intanto è perenne: va e viene da sola, senza bisogno di particolari attenzioni. Ottima nelle insalate, cui aggiunge un tocco di fresco, la uso spesso anche nelle frittate, insieme con altre…

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Il Giardino Dei Semplicissimi: L’Erba Di San Pietro

Il Giardino dei Semplicissimi: l’Erba di San Pietro

"Fammi la frittata con l’Erba di San Pietro…” canta la bella voce di Giorgio Conte, piemontese doc e di sicuro esperto di cucina della tradizione. Per me, piemontese d’adozione, l’Erba di San Pietro è stata un’acquisizione recente, scoperta sul torinese mercato di corso Svizzera, e da allora non più dimenticata. Così ho deciso di piantarla qui, tra i miei Semplicissimi, ripromettendomi di farne abbondante uso. Imparando anche, però, ben presto, e a mie amarissime, è proprio il caso di dirlo, spese, che il sapore dell’Erba varia un po’ col variare delle stagioni: ottima in primavera, con il suo aroma di menta delicata e leggermente amarognola, diventa di scarso utilizzo dopo la fioritura nel pieno dell’estate, quando il suo gusto più caratterizzante si fa sempre più intenso, rendendola di difficile impiego culinario. Ma ora siamo nel momento giusto: frittate, frittate, frittate…e Tortelli. Vediamo come e perché.   Semplicissimi e…frittata Sulle frittate non penso sia il caso di dilungarsi troppo: ogni famiglia ha la sua ricetta. La mia somma insieme il ricordo di quelle, emiliane, della nonna, dove l’abbondanza del Parmigiano grattugiato e la doratura dello strutto ne facevano delle soffici tortine, dalla crosta dorata e dall’interno saporoso. Ora il Giardino mi…

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Il Giardino Dei Semplicissimi: Rabarbaro

Il Giardino dei Semplicissimi: rabarbaro

Il mio primo ricordo legato al rabarbaro è quello delle caramelle, sempre presenti nella tasca del grembiule della nonna, “che fanno bene e fanno digerire”. Subito dopo c’è quello della giapponesina dal kimono rosso, che con il suo profilo stilizzato reclamizzava una nota marca di amaro di cui, anche in questo caso, si decantavano le proprietà digestive. Sarà per nostalgia dell’infanzia che ho piantato il rabarbaro tra i miei Semplicissimi? Davvero non so rispondere: difficile decifrare l’inconscio! Comunque sia, è venuto bene e già il raccolto dello scorso anno ha dato i suoi frutti.   Semplicissimi: la magia dell’Oriente Consultando poi i sacri testi, ho scoperto che le origini della pianta del rabarbaro sono dichiaratamente orientali, mentre l’etimologia del suo nome, come noi lo conosciamo, è indiscutibilmente greca: ra- barbaros, i non meglio specificati “barbari” cui i greci attribuivano, sempre in modo vago, tutto quello che arrivava da fuori dei patri confini. Il suffisso ra rinvia anche lui allo “straniero”, fiume o mare esotico: insomma una pianta che arriva da lontano. E, come tale, di sicuro un po’ magica…   Semplicissimi: viva la marmellata! Per non sbagliare, dopo aver sentito i pareri più diversi dagli “esperti” dei dintorni – le…

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Il Giardino Dei Semplicissimi: Assenzio

Il Giardino dei Semplicissimi: assenzio

Nel mio Giardino dei Semplicissimi c’è anche l’Assenzio, la mitica Fata verde. Giusto per non essere troppo banale, ho voluto anche un tocco di esotismo. E devo dire che è una piantina bella a vedersi, con le sue “manine” verde-argento, e sta diventando un robusto cespuglietto, che ha resistito benissimo all’inverno ed è ancora lì, vispo e rotondetto, pronto alla nuova bella stagione. Perché l’hai piantato, direte voi: sai davvero che cosa fartene? Ebbene, certo che lo so! Non io direttamente, ma amici raccoglitori-di-erbe mi  hanno promesso il loro intervento al momento opportuno, e così è stato. Intanto sfatiamo subito il mito che l’assenzio sia un’erba perversa e pericolosa: sulle nostre montagne viene usato da sempre come liquore casalingo panacea di molti mali, in primis quelli legati alla cattiva digestione. Che poi possa avere effetti visionari…magari! A me non è, ahimè, mai capitato e temo che anche questa bella favola faccia parte del suo poetico passato.   Semplicissimi: assenzio, ma davvero è “fatato”? La leggenda della misteriosa Fata Verde, spirito incantatore che seduceva i bevitori d’assenzio, trascinandoli con sé sulla via peccaminosa della lussuria più sfrenata, nascondeva in realtà ragioni ben più prosaiche. Complice la crisi economica e sociale, a fine Ottocento, in…

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Il Giardino Dei Semplicissimi: Aglio Di Caraglio

Il Giardino dei Semplicissimi: aglio di Caraglio

Che l’aglio, secondo i sacri testi, non faccia in realtà parte del Giardino dei Semplici lo so. Il mio orto, però, è un Giardino dei Semplicissimi e l’aglio, piantato da me in persona in autunno inoltrato e ora già in odore di uscita – anche se la raccolta si attende per giugno – è il mio principale orgoglio. Questo in particolare sarà Aglio di Caraglio – Presidio Slow food: un’eccellenza del territorio della Valle Grana che ormai comincia a essere apprezzato seriamente anche nell’alta cucina. Ne ho già parlato qua e là, ma siccome repetita iuvant…   Semplicissimi: Aglio di Caraglio Da queste parti la filastrocca la conoscono tutti: a Caraj l’an piantà ij aj, l’an nen bagnaj e ij aj son secaj. Traduco, per i non piemontesi: a Caraglio hanno piantato l’aglio, non l’hanno bagnato e l’aglio è seccato. Diciamo che i Caragliesi non ci fanno una gran bella figura, anche se è evidente come il senso del tutto sia basato sulla rima Caraglio-aglio. In realtà la filastrocca, oggi che l’aglio di qui è diventato una gloria locale, è finita nel dimenticatoio o almeno si evita accuratamente di farne menzione. A me sembra, invece, che non ci sia nulla di male a ricordarla,…

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Il Giardino Dei Semplicissimi: Prezzemolo

Il Giardino dei Semplicissimi: prezzemolo

Si tratta del “mio” Giardino, o meglio del mio piccolo Orto, impiantato da poco più di due anni nella casa di campagna.  Nonostante il poveretto sia capitato nelle mani di una neofita totale, quale io modestamente sono, ha però già dato  frutti più che dignitosi. “Quando c’è  terra buona…”, mi dicono, con una punta di ironia neanche tanto malcelata, i contadini dei dintorni. Io ascolto e proseguo. Anzi, ormai è quasi ora di rimettersi al lavoro: aprile è alle porte e la stagione avanza. Che cosa pianterò quest’anno?   Semplicissimi: prezzemolo Ve la ricordate la favola di Prezzemolina? Fa parte della nostra tradizione popolare più antica, proprio come il prezzemolofa parte delle nostre abitudini alimentari da sempre, da nord a sud della Penisola. Sarà perché, come la giovane e ardimentosa protagonista della favola, è di bell’aspetto, con le sue foglie verde brillante che si aprono sui gambi ben eretti; o perché, sempre come lei, si adatta alle situazioni più disparate senza mai perdersi d’animo? Infatti lo potete usare in un’infinità di modi: spezzettato a mano per insaporire un’insalata; nei ripieni per riempire i pomodori freschi appena raccolti; tritato con il suo inseparabile amico aglio per accompagnare un umido di funghi;…

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