Torta Di Pasquetta - Ph Silvana Delfuoco
Torta di Pasquetta - ph Silvana Delfuoco

Torta di Pasquetta

L’ho chiamata così non soltanto perché l’ho fatta per il pranzo di Pasquetta, ma anche perché è una mia interpretazione della tradizionale Torta Pasqualina, di cui non volevo usurpare il nome.

Si tratta in realtà di una “variazione sul tema” assai poco audace: con quello che ho trovato in casa – per fortuna sono in campagna, e questo aiuta – con l’aggiunta di pochi, ma indispensabili, ingredienti acquistati. Ecco il risultato.

INGREDIENTI

gr. 500 circa di spinaci già sbollentati

1 manciata di erbe dell’orto: prezzemolo, salvia, melissa, cipollina

gr.200 di ricotta vaccina (bene anche di pecora o capra)

uova 5 (le mie fortunatamente di galline del pollaio)

2/3 cucchiaiate di Parmigiano Reggiano DOP grattugiato al momento

sale, pepe, noce moscata (grattugiata al momento) q.b.

2 rotoli di pasta brisé già pronta (la riuscita è sempre garantita)

Ripieno per la torta - ph Silvana Delfuoco

Ripieno per la torta – ph Silvana Delfuoco

PREPARAZIONE

Tritare gli spinaci insieme con le erbe (io uso il tritatutto elettrico, va benissimo) quindi metterli in una terrina e mescolarli con la ricotta, il Parmigiano, un uovo, sale, pepe e noce moscata.

Accendere il forno e portarlo a temperatura. Questa volta ho provato con il forno ventilato: temperatura a 150° e un’ora abbondante. Se usate il forno normale, temperatura a 180° per circa 40 minuti. La differenza? una cottura più o meno morbida, a seconda dei gusti.

Intanto aprite le confezioni di pasta e disponetene una sul fondo di una tortiera di 20/22 cm. dove verserete il composto preparato. Fate 4 fossette e disponete in ognuna 1 uovo, facendo attenzione a non rompere il rosso, salateli e pepateli. Prendete il secondo disco di pasta e bucherellatelo con una forchetta, quindi disponetelo delicatamente sull’altro a coprire il tutto e pizzicatelo tutt’intorno per chiudere. Mettete in forno.

Torta quasi pronta - ph Silvana Delfuoco

Torta quasi pronta – ph Silvana Delfuoco

Se la preparate un giorno per l’altro è molto meglio. E se la gustate con un buon vino bianco – un Erbaluce? una bollicina? – meglio ancora.

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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