Ad Asti C’è L’Hotel Castello…

Ad Asti c’è l’Hotel Castello…

Pochi passi in salita, lasciata l’auto nell’ampio parcheggio al di là della strada – ma di lato c’è anche un facilmente accessibile ingresso disabili – e la città è già dimenticata. Una felice posizione, accanto alle Antiche Mura cittadine, e un’accurata attenzione all’acustica degli spazi interni hanno fatto dell’Hotel Castello e del suo Ristorante Cambiocavallo, aperto anche agli ospiti esterni, due luoghi per una sosta davvero rilassante.   Un hotel italiano… Girando per le stanze dell’hotel, due sono gli aspetti che subito colpiscono favorevolmente: la generosità dello spazio e i bagni – evviva – tutti dotati di finestre. E l’apparente semplicità degli arredi riflette invece una essenziale sobrietà d’intenti, dove nulla è superfluo ma tutto è stato attentamente pensato. Di sicuro una sorpresa soprattutto per gli stranieri che qui cominciano ad arrivano numerosi – l’affollatissima Langa è proprio a due passi – e che così potranno apprezzare l’autentica ospitalità italiana. Che continua, piacevolmente, al momento dei pasti.   …e un ristorante monferrino Un menu davvero generoso quello proposto da Pier Mario Monzeglio, il giovane nuovo chef impegnato nelle cucine del Cambiocavallo, il ristorante dell’Hotel Castello. Un trionfo il suo bollito misto con le salse, omaggio al Monferrato, come pure la…

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A Langhirano Il Prosciutto Galloni Sale In Terrazza

A Langhirano il prosciutto Galloni sale in terrazza

Come acquistare Tadalafil a buon mercato con il viagra dopo essere venuto A Langhirano c’è un Giardino pensile di 2000 mq, pieno di piante mescolate a curiose opere d’arte che si specchiano su magici laghetti. Tutt’intorno a noi,  in una vista a 360°, le colline lungo il greto del torrente Parma, che respirano l’aria fresca del “Marino” e aspettano gli eventi, con la pazienza dei secoli. Perché qui, sotto di noi che da veri privilegiati godiamo di questo panorama unico,  il lavoro prosegue: i prosciutti dell’Azienda Galloni non possono concedersi soste. Sono passati poco più di due anni dall’improvviso incendio che, in poche ore, ha distrutto  buona  parte dei capannoni, mandando così in fumo anni di lavoro e provocando danni per oltre 20 milioni di euro. Un disastro da cui era possibile uscire in un solo modo: ripartendo alla grande.    Galloni: dall’incendio alla rinascita “Forse tutto questo non oggi non ci sarebbe – racconta, guardandosi intorno,  Luca Galloni, terza generazione della famiglia – se quel giorno di luglio del 2016 non fosse scoppiato l’incendio. Invece non soltanto non abbiamo mai fermato la produzione, ma ci siamo messi all’opera per riprogettare il nostro  futuro”. E il futuro adesso è qui, in…

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Una Tavola Per Mille: A Parma Si Può

Una tavola per mille: a Parma si può

Un tadalafil generico in farmacia siti sicuri per comprare viagra online sellino inadeguato, la manutenzione ordinaria/straordinaria delle compresse rivestite con l'eccezione del penetrating pc tempo prezioso. Mille convitati che, la sera dello scorso 4 settembre, si siedono a tavola tutti insieme sotto le stelle di piazza Garibaldi, protetti dallo sguardo benevolo, e di sicuro consenziente, del Generale in persona, lui che di grandi numeri ha una certa esperienza. È la Cena dei Mille, cucinata e servita dagli chef  del Consorzio Parma Quality Restaurants, capitanati per l’occasione da Massimo Spigaroli, con la collaborazione di Cheftochef Emilia Romagna e la partecipazione straordinaria di Carlo Cracco. Cose che succedono qui a Parma,  Città creativa Unesco della Gastronomia e prossima Capitale della Cultura 2020, ma soprattutto cuore e anima della Food Valley d’Italia.   Cena dei Mille: il menu In apertura, un originale Gazpacho alla Parmigiana, con cannolo di tosone ripieno di ricotta accompagnato da acciughe, cui ha fatto seguito Lo Scrigno di Parma: un trionfo di ravioli su fonduta di caciotta di Parmigiano Vacche Rosse racchiuso in una sfoglia tricolore. Ottimo secondo “della tradizione”, firmato da Enrico Bergonzi, la  Coscia d'oca in confit con millefoglie di verdure e croccante al Prosciutto di Parma. E finalmente,…

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Anchoateca La Mutua: Un’esperienza Inedita

Anchoateca La Mutua: un’esperienza inedita

Anchoateca. Un’insegna che suonerebbe per lo meno strana, quando non incomprensibile, se non ci trovassimo a Santoña, che delle “acciughe del Cantabrico” è una delle capitali riconosciute. Però attenzione: l’Anchoateca La Mutua, tienda-bar nel cuore della città vecchia, è davvero la prima Anchoateca del mundo come sottolinea la sua divertente insegna. Un’esperienza che non possiamo perdere!   Anchoateca La Mutua: un luogo unico al mondo Il locale è spartano, come si addice a una gestione giovane e disinvolta. Tavoli di legno grezzo, un bancone-bar tinteggiato di verde su cui troneggiano le spine delle birre, scaffali verdi alle pareti con interessanti bottiglie di vini locali e una nutrita serie di scatole e scatolette – di acciughe sotto sale ma anche di tonno, merluzzo o altre conserve – nonché qualche pubblicazione food da consultare o da acquistare. A proposito, sapevate che sono stati proprio gli italiani, pescatori provenienti in maggioranza dalla Sicilia, a importare da queste parti l’arte della salatura sul finire del XIX secolo? A loro memoria, sul lungoporto di Santoña qualche anno fa è stata posta una stele. In qualche modo la fama delle “acciughe del Cantabrico” dunque ci appartiene… Ma questa è un’altra storia.   Anchoateca La Mutua: la…

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Torino, Una Mongolfiera E Una Luna Ritrosa

Torino, una mongolfiera e una luna ritrosa

A Torino c’è una regola non scritta, e finora comunque non violata: niente può essere più alto della Mole. Lo hanno scoperto, a loro spese, i costruttori dei pochi, pochissimi, -per la verità, due – grattacieli che finora hanno osato innalzarsi nel cielo cittadino. E sarà forse anche per questo che non sembrano profilarsi all’orizzonte altri cultori della materia. Così, con i suoi 167 e rotti metri, l’ardita e stravagante costruzione Antonelliana continua a svettare sul profilo della città, dalle colline alle Alpi passando per il Po, la Dora e l’ansa della Stura. Ma… c’è sempre un “ma”. E c’è sempre un modo per contravvenire alle regole, soprattutto quando – siamo pur sempre a Torino – si riesce a farlo senza venir meno alla sacralità della tradizione. Anzi, quando è la tradizione stessa a chiederlo.   Una mongolfiera sopra Torino Era infatti l’11 dicembre 1783 quando un “pallone aerostatico”, uno dei primi nella storia dell’aviazione italiana, di proprietà di tre soci dell’Accademia della Scienza di Torino, Roberto De Lemanon, Carlo Antonio Galeani-Napione di Cocconato e Giuseppe Amedeo Corte di Bonvicino, decollò in città, da uno spiazzo tra le case del Borgo Dora, suscitando la meraviglia degli astanti. Non c’è dunque…

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Osteria Rabezzana: Le Sorprese Della Tradizione

Osteria Rabezzana: le sorprese della tradizione

Le sorprese sono due. La prima, come prevedibile, riguarda la cucina, ora affidata alle mani sapienti di Walter Eynard. La seconda, imprevedibile soltanto in apparenza, la musica: un appuntamento il mercoledì sera nato da poco e già con il suo pubblico di affezionati. Il trait-d’union che le tiene felicemente insieme è un luogo: l’ex magazzino al piano inferiore della rinnovata Osteria Rabezzana, che una felice ristrutturazione ha restituito al suo passato originario.   Osteria Rabezzana: una sala da ballo? Perché qui, nel tempo felice della Belle Époque, quando Torino assaporava i fasti dell’Esposizione Universale, c’era la sala da ballo del mitico Hotel Excelsior, dall’acustica, come ancor oggi è palpabile, perfettamente capace di dare risalto al suono. Quale idea migliore dunque – e lo si deve all’intuito imprenditoriale di Franco Rabezzana, cui ora sono affidate le sorti dell’azienda di famiglia – se non quella di utilizzarla assecondando la sua vera natura? Sala da pranzo dove i commensali possono tranquillamente conversare tra loro durante la cena – quante volte vi capita, confessatelo – e che, al momento opportuno, diventa sala da concerto e/o da ballo, come la situazione richiede.   Osteria Rabezzana: o una cucina di tradizione? Il ruolo di Walter Eynard, o…

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Anche A Ceres è Primavera

Anche a Ceres è primavera

“Cuore bianco e punta ancora rossa di quando la neve va via”. Lo dice Francesco Eblovi, chef insieme con Samuele Riva all’Hotel Valli di Lanzo di Ceres. La neve è quella del Pian della Mussa, in Val di Lanzo, ancora abbondante in questo fresco maggio ormai inoltrato. E la descrizione non è quella di un quadro d’autore ma del tarassaco con l’uovo sodo sbriciolato sopra, raccolto rigorosamente a mano, che mi viene presentato. È l’imperdibile appuntamento di primavera cui non mancherei per nulla al mondo. Ogni volta, lo dico tutti gli anni, il piatto migliore della mia vita. Ceres: i piatti della primavera Altro regalo della stagione, i funghi. Quest’anno porcini e spugnole insieme. Un evento eccezionale, come spiega ancora Francesco, mostrandoli prima di portarli in cucina. E i piatti che arriveranno in tavola poco dopo confermeranno in pieno le aspettative. Ecco i porcini affettati sottilissimi sulla carne cruda battuta al coltello; seguiti dalla spugnole con patata all’olio che accompagnano le animelle – ma anche, per i meno coraggiosi come me – una accattivante tagliata di vitella. Ceres: partire per poter ritornare Altro regalo della primavera sono gli asparagi selvatici, da non confondere – raccomanda sempre Francesco – con i luvertin: perché…

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Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014
Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014 Bouddha De L'exposition 100 Ans Au Musée Savoisien - Chambéry, France - 15.04.2014

Carlo Magno va alla guerra

Cortois et avenant, fier et hardi è il giovane Girart, fedele scudiero di Carlo Magno. Affascinante è la duchessa di Borgogna, fresca vedovella, che ha les euz verz …la face plus blenche que n’est noif sor gelée. Allora perché la scintilla della passione tra loro non scatta al primo sguardo? Tutta colpa dell’amor cortese e del suo rigidissimo codice di comportamento, che vieta a una dama… La storia di Girart... No, la storia è troppo intrigante per svelarla in anticipo. E soprattutto per privare del piacere di scoprirla da soli, passo passo, facendosela raccontare dal ciclo pittorico gotico – quaranta metri di pitture parietali – in prestito dal Musèe Savoisien di Chambèry e allestito, nella suggestiva Corte Medievale di Palazzo Madama, in questo davvero unico Carlo Magno va alla guerra fino al prossimo 16 luglio. La mostra di Palazzo Madama Suddivisa in 10 sezioni, di cui le pitture murali sono la parte più estesa e forse più significativa, la mostra comprende anche altri preziosi documenti, a testimonianza della vita nei castelli tra Italia e Francia al tempo dell’amor cortese. Ci sono le armi, le stesse che venivano indossate in guerra e nei tornei, che della guerra richiedono lo stesso impegno e spesso…

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Colazione A Barcellona: Churreria Laietana

Colazione a Barcellona: Churreria Laietana

Non perdetela per nulla al mondo, anche se a Barcellona siete soltanto di passaggio, la colazione alla Churreria Laietana, qui dal 1965. E non preoccupatevi se l’ora non sarà quella canonica, o presunta tale. Anzi, se venite  "fuori orario" rischiate persino di riuscire a entrare!   Churreria Laietana: colazione a tutte le ore E, una volte entrati, magari anche di accaparrarvi senza troppi sforzi uno sgabello al bancone. Posizione privilegiata per godere lo spettacolo della preparazione, tutta manuale dall’impasto alla friggitura, dei churros e dei porras. E per ammirare, in tutta la sua perfetta organizzazione di gesti, occhiate, parole, conteggi al volo, e persino qualche rapido sorriso, della meravigliosa “padrona del vapore”.   Churreria Laietana: dolci spaziali Inutile dire che qui si beve un’ottima cioccolata in tazza e che i dolci, preparati in continuazione e anche da asporto, sono un’esperienza da urlo. E che il susseguirsi incredibilmente ordinato della folla che entra ed esce quasi senza soluzione di continuità da questo luogo minuscolo è, da solo, uno spettacolo degno di metaforiche riflessioni. Info: CHURRERIA LAIETANA via Laietana, 46 - Barcelona tel. +34 932681263 Facebook: @xurrerialaietana

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CRUDO BAR: Sorpresa A Barcellona

CRUDO BAR: sorpresa a Barcellona

Bella sorpresa questo Crudo bar, dal nome assai più restrittivo della sua piacevole realtà. Si tratta infatti di un ristorante di pesce, crudo e non crudo, ma anche di gradevolissime tapas e di piatti di carne. Piacevolmente sorprendente l’informale eleganza e la cortesissima accoglienza del team, giovane e preparato.   Crudo Bar: sabato grasso a Barcellona Ci siamo arrivati per caso, quando ormai la sera del sabato grasso di Barcellona, molto meno “carnascialesco” di quanto avremmo immaginato, sembrava volgere a mala parata. Locali che non accettano prenotazioni – troppo pieni o, il dubbio insorge, troppo vuoti? – qualche serranda abbassata, qualche altra insegna un po’ troppo turistica. E, all’improvviso, questa piccola oasi inaspettata.   Crudo Bar: cucina catalana Guidati dalla sorridente presenza di Victoria, nonchè dalle scoperte affinità linguistiche tra Catalano e Piemontese, abbiamo fatto le nostre scelte. Inizio assai promettente le patatas picantes al curry rojo, dal corretto equilibrio, e l’interessante titaina valenciana, piatto di tonno crudo in salsa attentamente speziata. Bella scoperta le ceviche de corvina con aji amarillo, per me inedito assaggio di fresco pesce crudo tagliato a piccoli pezzi, con la salsa a base di peperoncino giallo. Più riconoscibile, ma decisamente caratteristico, il bacalao y chips:…

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