Un bianco nella terra dei rossi: il Gavi di Broglia
Davvero non l’avrei immaginato. Uno dei più antichi vigneti piemontesi era a bacca bianca e, per la precisione, si trattava di un Gavi, anzi “del” Gavi, figlio del territorio cui deve – o forse cui ha dato?- il nome. Tanta sicurezza deriva da una testimonianza inconfutabile: un documento, datato 972 d.C. e conservato presso l’Archivio di Stato di Genova, parla già di vigneti e castagneti in località Meirana. Una tradizione ultramillenaria che continua ancora oggi, portata avanti con impegno e passione dall’Azienda Vitivinicola Gian Piero Broglia, una famiglia di imprenditori che, dal 1972, dal mondo del tessile ha scelto di passare a quello del vino. Come li ho scoperti? Nel corso di una piacevole serata al ristorante Casa Vicina, Eataly Lingotto; qui ho potuto assaggiare le “eccellenze” di Broglia servite in abbinamento a piatti appositamente pensati per l’occasione. Certo una prova d’autore anche per questo tempio della cucina piemontese, che per una sera ha dovuto rinunciare ai suoi “cavalli di battaglia”, più adatti ai grandi rossi, indiscusso vanto di queste terre! Dopo un aperitivo di benvenuto con lo spumante brut “Villa Broglia” accompagnato da originali – e appetitosi – stuzzichini, la cena ha inizio. Con un delicato baccalà mantecato all’olio…