Il Cafè De Turin? Lo Trovate A Nizza

Il Cafè de Turin? lo trovate a Nizza

Affollatissimo – qui non si prenota – sono però gentili e soprattutto veloci a trovare un posto libero a chi ha la pazienza di mettersi in coda. Ecco il Cafè de Turin, in piazza Garibaldi a Nizza, nel cuore del quartier du port: con il suo secolo di vita alle spalle, quasi un’istituzione cittadina. Il luogo giusto dove fare una sosta, tra storia e cucina, scendendo dalla collina di Cimiez, antica capitale della Provincia delle Alpi Marittime ai tempi di Augusto e oggi elegante quartiere cittadino. Anche il gastronomo romano Apicio, gourmet del I sec. a. C., avrebbe sicuramente approvato.   Cafè de Turin, ristorante di frutti di mare Dalla Carte– un menu che cambia con le stagioni – abbiamo fatto una scelta, ahimè, assai minimalista, dovuta all’ora ormai tarda e ai troppi pranzi/cene/colazioni/merende pre e post natalizie da smaltire. Ma torneremo, oh se torneremo… Perché qui, tra frutti di mare,  insuperabili huîtres Roumégous –tra le migliori di Francia – e piatti di pesce crudi e cotti, ci sarebbe da perdersi. Come imperdibile è lo spettacolo delle bravissime e spericolate filles del servizio: scivolano e piroettano, sempre sorridenti, tra tavolini oscillanti, clienti invadenti, cagnolini di passaggio e passeggini insinuanti. E qui l’apertura…

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Cimiez: Quando Le Terme Fanno La Differenza

Cimiez: quando le Terme fanno la differenza

Si chiamava Cementum la città romana fondata nel I sec. a. C. ai piedi della collina Bellenda, nel territorio dei Galli Veientii: l’attuale Cimiez, oggi elegante quartiere residenziale di Nizza, affacciato sul mare della Costa Azzurra. E qui, all’interno del Musée d’Archeologie, si possono visitare gli scavi che hanno riportato alla luce la parte forse più interessante, e di sicuro ai tempi più frequentata, dell’antica città: le Terme, nella loro intera estensione dei successivi quartieri a Nord,  a Est e a Ovest. Perché i Romani – e da loro avremmo ancora molto da imparare in proposito – senza Terme proprio  non ci sapevano stare…   Cimiez e le Terme: uno stile di vita Certo, non era da tutti potersi permettere di trascorrere l’intera giornata alle Terme. Non vi avevano accesso gli schiavi –se non, ovvio, come inservienti – e non sempre i civesdelle classi meno abbienti, impegnati nei lavori quotidiani. Ma non c’era modo migliore per passare il proprio tempo, tra otium e negotium. Perché le Terme non erano soltanto un luogo di svago e di esercizio fisico, dotate sempre di palestre e di piscine – come tutte e tre le Terme qui a Cimiez – ma erano anche l’occasione giusta per incontri…

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Il Mondo Del Vino? Si Racconta A Priocca…

Il Mondo del Vino? si racconta a Priocca…

È un vero viaggio dei sensi, inaspettato quanto coinvolgente, quello che aspetta il visitatore di Wine Experience by Mondodelvino, lo spazio espositivo di recente apertura nella sede aziendale di Priocca, ai confini tra Langa e Roero. Un luogo già per sua natura vocato al limite: una porta che apre alle strade, e ai vigneti, del mondo. «La nostra è un’azienda un po’ particolare da raccontare, perché fatta di diverse anime, di diverse regioni  e di diversi territori – spiega il CEO di Mondodelvino, Lorenzo Martini – Una varietà che era indispensabile valorizzare, ma con un quid di diverso e di innovativo rispetto alla realtà delle tante, e belle, cantine che ci sono qua attorno. Ed è così che è nata l’idea del viaggio: una multimediale full immersion a 360° nell’esperienza del vino».    Il Mondo del Vino racconta… Il viaggio inizia lontano nel tempo, là dove Il nettare degli dei ha per la prima volta inebriato i sensi degli uomini. Un filmato suggestivo, dove donne e uomini d’oro – i nostri mitici e preziosi antenati – danzano l’epica del vino fino alle soglie della storia: l’eroe Odisseo, il narratore, che narra il suo viaggio; il patriarca Noè, che ha coltivato la…

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Tre Volte ZICCAT

Tre volte ZICCAT

Nella Torino di CioccolaTò una piacevole sorpresa è la nuova apertura di ZICCAT, con il suo terzo negozio-laboratorio.   La scelta, questa volta, è caduta su un luogo storico della “torinesità popolare”: i locali che fino a pochi mesi erano occupati dall’ex-negozio Maggiora all’angolo tra Via Nicola Fabrizi e corso Svizzera, nel cuore di uno dei più affollati mercati rionali. Un vuoto prontamente colmato, con l’aggiunta di un tocco in più: una proposta di nicchia, unicamente dedicata al cibo degli dei.   ZICCAT: cioccolato e… Una trasformazione, quella scelta da ZICCAT, nel segno della continuità. Conservate le “vecchie” scaffalatura alle pareti, ora occupate dalle confezioni pronte per le prossime Festività, lo spazio sembra invece essersi dilatato, grazie alla felice scelta delle luci e allo “spalancarsi” delle vetrine. E soprattutto grazie al bel bancone centrale, dove le delizie al cioccolato sono una vera tentazione che rende difficile la scelta. Novità tra le novità, il banco bar-gelateria: una sosta rapida tra una compera e l’altra o …tra un cioccolatino e l’altro.       ZICCAT: cioccolato, gelato e caffè Oltre a una tazzina di caffè, di ottima miscela che si può anche acquistare in grani o macinata al momento; oltre a una…

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Art For Excellence In Mostra A Torino

Art for Excellence in mostra a Torino

È arrivata al quinto appuntamento Art for Excellence, la mostra  dove l’arte e l’imprenditorialità  si incontrano per dare vita a pezzi unici e  originali. Come unico e, a suo modo, davvero originale è il luogo scelto per l’esposizione di quest’anno: il Mastio della Cittadella di Torino, aperto dall’8 al 24 novembre 2019 dalle ore 11 alle 19 con ingresso libero.   Un Museo di se stesso Il Mastio è tutto ciò che rimane, fuori terra, della struttura cinquecentesca della Cittadella difensiva di Torino:  museo di se stesso oltre che delle Collezioni del Museo Storico Nazionale d’Artiglieria. I lavori di restauro, conclusi nella primavera del 2018, hanno restituito agli antichi spazi un fascino intatto eppure inedito. Quello che le opere d’arte, quelle autentiche, conservano per consegnare al tempo che verrà.   Un Museo per una mostra Illuminate dalla luce che trapela dalle ampie finestre dell’atrio, in una attenta disposizione che ben gioca con gli spazi scanditi dalla solennità delle cinquecentesche colonne, si alternano le opere inedite degli artisti contemporanei che hanno accettato questa curiosa sfida. Il “materiale di scarto” di imprese d’eccellenza dei settori più diversi, dalla carpenteria pesante alla meccanica di precisione, passando per il settore dolciario e la gioielleria, diventa…

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Ristorante Madonna Della Neve: La Tradizione Abita A Cessole

Ristorante Madonna della Neve: la tradizione abita a Cessole

Si arriva percorrendo una strada collinare, tra boschi, noccioleti e vigne. Un panorama che sarebbe bellissimo poter ammirare, se non fosse per l’ora ormai tarda e il navigatore che indica ancora una decina di minuti di viaggio. La nostra mèta è il Ristorante Madonna della Neve a Cessole, nella Langa Astigiana, dove speriamo che il nostro ritardo non crei troppe difficoltà: sulla cima di una collina, un mercoledì sera di ottobre inoltrato… Ma ecco la sorpresa all’arrivo: accolti da un cordiale benvenuto, entriamo una vasta sala già piuttosto affollata, mentre alle nostre spalle si affrettano altri commensali. E noi che pensavamo a un’osteria di campagna…   Madonna della neve: il posto del “tovagliolo” Questo è il luogo mitico dei plin“al tovagliolo”,  un piatto che ormai si va diffondendo anche altrove, ma che ha qui le sue radici. Arrivano trionfanti in tavola dopo un assaggio di antipasti di stagione: peperoni in leggera bagna caôda e, deliziosa, tartrà di cipolle. E scopriamo che il “tovagliolo” non è tutto. I plin ci vengono offerti anche  “nella scodella”, annaffiati con la barbera “della casa”, prodotta personalmente dall’anziano ma vivacissimo patriarca per esclusivo, o quasi, uso personale: un assaggio per pochi privilegiati, che è un tuffo nel…

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Acqua Di Lago, Acqua Di Fiume

Acqua di lago, acqua di fiume

«Il lago della mia infanzia è stato quello del windsurf, di cui sono stato per anni nazionale. Poi… quello dell’acqua per cucinare!  – ride Marco Sacco, chef stellato del Piccolo Lago di Mergozzo – Siccome ogni piatto che arriva in tavola è figlio anche della sua cultura, ho ripensato al lago come alla storia di quelli che qui vivono e lavorano. Una bella storia che abbiamo deciso di raccontarvi». E per parlare del suo progetto Gente di Lago e di Fiume, al via con la seconda edizione il 6/ 7 ottobre sull’Isola dei Pescatori (Lago Maggiore), Marco Sacco ha scelto un palcoscenico a suo modo altrettanto suggestivo, dove per altro l’acqua mantiene la sua presenza: quella regale del fiume Po. Lo si intravede infatti muoversi sinuoso, sullo sfondo di una Torino a 360°, dietro le vetrate di Piano35, il ristorante del grattacielo IntesaSanPaolo, di cui dal 17 settembre 2019 Marco Sacco è diventato il nuovo chef.   Acqua di lago: l’Isola dei Pescatori Un mondo di acqua: quella del fiume, che dal lago entra ed esce; quella del lago, che il fiume accoglie e risospinge; quella del mare, che tutto riceve e contiene. È così che un piccolo borgo come l’Isola…

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Valle Grana, Parte Seconda: Söfran

Valle Grana, parte seconda: söfran

Soffia il vento dello zafferano, in questa strana estate di canicole e di piogge improvvise. Soffia da più parti; sarà per il suo bellissimo colore,  o per il sapore che dà ai suoi risotti; o forse per tutte le nuove ricette che, in questi tempi di food diffuso, attorno a lui vanno pian piano costruendosi. Una coltivazione dello zafferano che scopro assai diffusa, qui in Italia, anche in zone in apparenza non deputate. Come potrebbe sembrare, e  non lo è, la Valle Grana.   Söfran in Valle Grana: una storia secolare Lo zafferano, o meglio il söfran,come si dice in dialetto piemontese,  veniva coltivato già nel XV secolo sulle colline del Marchesato di Saluzzo, di cui a quel tempo faceva parte anche la Valle Grana. Una presenza storica, quindi, di cui la presentazione commerciale durante la “Prima esposizione agraria-industriale-artistica della provincia di Cuneo” nel 1870 da parte di un cittadino di Caraglio, Antonio Delpuy, fu la consacrazione ufficiale.  Eppure, e qui sta la vera stranezza, si è arrivati fino al marzo 2015 per vedere la costituzione del primo Consorzio di Tutela, Promozione e Valorizzazione del Söfran-Zafferano di Caraglio e della Valle Grana: e nel frattempo?   Söfran in Valle Grana:…

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Vauda, Un Forno E …tante Pesche

Vauda, un forno e …tante pesche

A Rocca Canavese, e più precisamente nella sua frazione Vauda, c’era una volta, e fortunatamente c’è ancora, un forno a legna.  Precisiamo meglio: un forno a legna di proprietà comune. È dal 1946 infatti che le famiglie di questo paesino sperso in mezzo al verde Canavese si alternano, secondo orari da loro stessi stabiliti, all’uso del forno comune, dove si cuociono meraviglie che nei casalinghi “pôtager” non darebbero gli stessi risultati: faseuj grass con i preive nella tofeja, ma anche peperoni al timo, o ancora, anzi meglio ancora, persi pin secondo la ricetta di famiglia.Già, perché qui ogni famiglia ha una sua variante del “pieno” con cui si riempiono le pesche e ne è, ovviamente, gelosissima. Però, un giorno di quasi vent’anni fa, a qualcuno è venuta un’idea…   Dai persi pin alla Sagra… Perché non usare “in comune” il forno “comune”? Le famiglie avrebbero continuato a preparare i persi pin secondo le proprie ricette, cuocendoli poi per una festa di tutti, la Sagra dei Persi Pin. Così la Sagra è cresciuta negli anni, fino a diventare una manifestazione sempre più importante: giunta alla sua diciannovesima edizione, ha “allungato” il suo tempo a una settimana per riuscire ad accontentare tutte le richieste.…

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Parma, Cena Dei Mille: Il Mistero Del Dessert

Parma, Cena dei Mille: il mistero del dessert

«Il dessert è attesa, aspettativa» dice Norbert Niederkofler, che a Parma, il prossimo  3 settembre, firmerà proprio il dessert della  Cena dei Mille 2019. Un dessert top-secret, di cui però lui stesso ha voluto fornire qualche indizio, giusto perché l’attesa si faccia più golosa e più intrigante l' aspettativa: «La mia idea è quella di proporre, rivisitandolo, un dolce della tradizione altoatesina: una nota di freschezza e di leggerezza nello spartito gastronomico della serata. Sarò fedele al mio motto ‘Cook The Mountain’, selezionando materie prime della mia terra, l’Alto Adige».Quest’anno è infatti toccato a lui, il tristellato chef del St.Hubertus di San Cassiano, raccogliere il testimone dalle mani di Carlo Cracco, “pastry-chef” d’eccezione per una notte alla Cena dei Mille 2018. Cena dei Mille di Parma: una tradizione che continua Così vuole la tradizione di questa bella iniziativa, che da qualche anno anima il centro storico di Parma, non per nulla cuore della Food Valley emiliana. Il menu  prevede infatti che a valorizzare le eccellenze alimentari del territorio -dalle DOP Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma alla pasta, dal pomodoro alle alici di Parma – diano il meglio di sé gli chef che da queste parti sono di casa. Coordinati …

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