FICO A Bologna
FICO a Bologna

FICO: e se il food fosse, anche, un gioco?

L’hanno subito ribattezzato “la Disneyland del cibo”. Un’etichetta che piace sia agli ammiratori che ai critici, curiosamente quasi con le stesse motivazioni. Perché, se il dilagante aforisma “l’uomo è ciò che mangia” è stato ormai universalmente sdoganato, non altrettanto avviene se si afferma, per

FICO i prodotti

FICO i prodotti

esempio, che “l’uomo è ciò che gioca”. Anche se, a parer mio, è una verità altrettanto indiscutibile. Ma non voglio sottrarmi oltre al giudizio sull’evento food dell’anno: a me FICO, almeno al primo impatto, è piaciuto.

 

FICO, a Bologna

Azzeccato il nome, un acronimo breve e, volutamente credo, “equivocabile”. Troneggia sicuro sulla torre di quello che, fino a poco tempo fa, era l’ormai ex mercato alimentare fuori Bologna, sperso in una sorta di terra di nessuno, da cui oggi invece potrebbe nascere una nuova linfa vitale.

Entrando nei padiglioni ancora in via di allestimento, mi ha subito colpito

FICO come Disneyland

FICO come Disneyland

l’attenzione al dettaglio con cui gli stendisti curavano le loro sistemazioni, interrompendosi, con genuina cortesia, per offrire assaggi e prodigarsi in entusiastiche spiegazioni. E che dire dei ragazzi – stendisti in pausa o studenti in visita? – concentratissimi in una partita volley, nel campetto “alla Disneyland” attrezzato lungo una delle gallerie.

In giro per FICO

Questo mio primo “giro” è stato purtroppo veloce e mirato soltanto a qualche

Il Parmigiano a FICO

Il Parmigiano a FICO

visita. E siccome sono un’emiliana di nascita assolutamente di parte, ricordo subito lo stand del Consorzio del Parmigiano-Reggiano DOP, dove ho visto aprire una forma in stagionatura da 72 mesi. Pochi passi più in là, allo stand della Mortadella di Bologna IGP, non ho resistito al “garibaldino” traboccante di mortadella, identico, anche nel gusto, a quello della mia infanzia.

Ma ora vivo felicemente in Piemonte e quindi ammetto che non è stato male nemmeno passare da Baladin, per una birra italiana non pastorizzata, preparata lì nel laboratorio davanti ai nostri occhi. Dopo di che concedersi un assaggio, con visita ai macchinari, di un cioccolato Venezuela 100% cocoa allo stand

Baladin a FICO

Baladin a FICO

della Venchi, per concludere infine con un ottimo caffè Lavazza Blend N. 100% arabica, macinato al momento e tostato appositamente qui a FICO. E poi…

Ci sarà modo e tempo per raccontare ancora. Per adesso l’avventura è appena cominciata e lasciamo che faccia il suo corso. Almeno per un po’.

 

www.eatalyworld.it

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