Parmigiano Reggiano Dop: Forma - Ph Ufficio Stampa
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Professione Casaro: un ritorno al futuro?

Caseificio Bertinelli: il Parmigiano - ph Silvana Delfuoco

Caseificio Bertinelli: il Parmigiano – ph Silvana Delfuoco

«Quando ero giovane io, che una donna facesse la casara era impensabile, ma anche oggi… molte in giro non se ne vedono». Così ci raccontava qualche tempo fa Katia, prima donna casara chiamata da Nicola Bertinelli, da poco al timone del Caseificio di famiglia a Noceto (PR) e oggi alla guida del Consorzio del Parmigiano Reggiano in qualità di Presidente, ad occuparsi dei suoi formaggi.

«Io ho potuto scegliere di fare questo lavoro grazie a mio padre, casaro anche lui, che mi ha dato fiducia.- aveva spiegato Katia – Però per me, almeno all’inizio, è stata dura!»

Di sicuro, donna in un mondo tutto al maschile, per Katia non sarà stato davvero un lavoro facile. Ma quanti giovani interessati a diventare casaro avranno comunque rinunciato perché non erano “figli d’arte”?  Come poter carpire i “segreti del mestiere” da chi, certo, non era disposto a rivelarli al primo venuto?

 

Professione Casaro

Consorzio del Parmigiano: i casari – ph Ufficio Stampa

Quello del casaro è un lavoro duro, che non ammette scorciatoie.  Comincia alle quattro del mattino per tutti i 365 giorni l’anno, senza interruzioni di sorta.

Perché il Parmigiano Reggiano DOP è un formaggio unico, che si produce oggi come nove secoli fa. Sempre gli stessi gli ingredienti (latte, sale e

Parmigiano Reggiano Dop: forma - ph Ufficio Stampa

Parmigiano Reggiano Dop: forma – ph Ufficio Stampa

caglio); pressoché immutata da secoli la tecnica di produzione, che richiede un’attenta cura artigianale, grazie anche alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi. Eppure, come per tutti i prodotti “fatti a mano”, ogni forma di Parmigiano ha qualcosa che la differenzia dall’altra. E l’arte del casaro sta proprio nel saper valorizzare le diverse “personalità” del suo prodotto secondo una propria interpretazione delle pur inderogabili regole. Un lavoro quindi che dà spazio alla creatività, ma dopo averne ben appreso le tecniche.

 

A scuola di “Tecnologia Casearia”

E dunque, ci voleva una scuola. Così hanno pensato al Consorzio del Parmigiano Reggiano e si sono messi all’opera. «Il casaro, con le sue abili mani, riesce a mettere in pratica i segreti imparati e tramandati da generazioni. Si tratta di un lavoro duro, fatto di fatica e dedizione che è importante preservare e valorizzare – ha dichiarato il Presidente Nicola Bertinelli – Siamo felici della buona risposta di adesione a questo primo corso a Reggio Emilia».

Parmigiano Reggiano Dop: da assaggiare – ph Ufficio Stampa

Il corso, che durerà da febbraio a maggio e che è gratuito, prevede dieci uscite presso altrettanti caseifici per permettere ai diciotto partecipanti di svolgere esercitazioni pratiche. A queste si sommano sessanta ore di lezioni teoriche serali di approfondimento. Questa prima esperienza si terrà a Reggio Emilia, presso la sede di Dinamica a Mancasale, ma in futuro sarà riproposta anche nelle altre provincie di produzione della DOP (Parma, Modena, Bologna e Mantova). Professione Casaro: il futuro ha un cuore antico.

 

Info e iscrizioni:

Segreteria organizzativa di Dinamica 0522 920437 – re@dinamica-fp.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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