Roastbeef Guarnito Di Pere

Roastbeef guarnito di pere

Ultimi sprazzi di caldo, o così almeno si spera, ma ancora poca voglia di cucinare. E allora via, lontano per una volta dai fornelli! Con una ricetta facile facile. E assolutamente sicura nonchè di grande effetto! INGREDIENTI (per 2/3 persone): 6 fette di roastbeef tagliate un po' spesse 1 vasetto di pere sciroppate 1 pomodorino olio EVO, sale, pepe q.b. PREPARAZIONE: Il roastbeef io lo compro già pronto dal macellaio di fiducia, così sono già sicura della qualità e del risultato, ma chi sa e vuole può anche prepararlo da sé. In questo caso dovete calcolarne voi modi e tempi di preparazione. Disponete su di in piatto da portata adatto le fette a raggera, quindi tagliate a fettine le pere sgocciolate (se ne avete di "messe via" casalinghe è senz'altro meglio),  adattatele a un cerchio più piccolo sulle fette già posate e infine mettete al centro un pomodorino rosso per guarnizione. Lasciate in tavola i condimenti in modo che ognuno se ne serva come preferisce. Va bene come piatto unico per un pranzo veloce, come portata per un apericena, come antipasto freddo per una cena estiva. E si adatta al vino, alla birra, ai cocktail...come all'acqua, di fonte o minerale…

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Diabolich? Arriva Per L’Aperitivo

Diabolich? Arriva per l’Aperitivo

Diabolich sul luogo del delitto Ebbene sì, Diabolich è tornato! Il misterioso personaggio, da cui le Sorelle Giussani hanno poi preso spunto per dar vita al loro eroe negativo,  è tornato davvero sul luogo del suo vero, e tuttora irrisolto, delitto. E lo ha fatto da par suo lo scorso 27 febbraio, come nel più classico dei noir  anniversario del crimine efferato, intrufolandosi in via Fontanesi, un palazzo anonimo e un po' fané di quella appartata periferia torinese, come sempre foriera di imprevedibili eventi. Senza farsi notare è entrato nell'androne, dirigendosi fino a ...   No, niente paura:  stavolta niente delitto. Perché neanche Diabolich - divenuto, nel fumetto, Diabolik - ha saputo resistere alle ghiottonerie dell' Aperitivo organizzato in suo onore. E così, finalmente, si è levato la maschera. O forse no?     Aperitivo Diabolich allo Spazio Fontanesi L'evento, nell'ambito di Salone Off Torino, si è svolto nello Spazio Fontanesi di via Fontanesi, tra oggetti d'epoca e quadri ispirati al noir e al mistero. Qui la compagnia teatrale StoryCriming, con una suggestiva performance,  ha rievocato l'atmosfera di  inquietudine  che si respirava in città in quei lontani giorni del  1958, nella paura che l'imprendibile assassino potesse colpire ancora. Un'atmosfera che invece,  in questo…

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La Zucca? La Trovate A Piozzo

La zucca? la trovate a Piozzo

Piozzo: zucca e...birra Ma birra e zucca vanno d'accordo? Sembrerebbe proprio di sì, visto che a Piozzo, il paese in provincia di Cuneo dove è nata la birra Baladin, anche quest'anno, dal 30 settembre al 2 ottobre,  si è tenuta la Fiera della Zucca, giunta ormai alla sua 27° edizione.   Storia antica quella delle zucche coltivate qui dai lapacusse  -  così vengono scherzosamente soprannominati gli abitanti della zona - che oggi possono vantare ben 400 qualità di questo versatile ortaggio, biologico per definizione. La zucca infatti, una volta che il suo seme è stato piantato, non richiede cure particolari e tanto meno l'uso degli antiparassitari. Una storica Fiera della Zucca E di sicuro, vista l'imminenza di Halloween, molti dei numerosi visitatori avranno approfittato dell'occasione per fare scorta di AspenF1, la varietà più diffusa per essere intagliata con ottimi risultati. Non poi così rappresentata - e noi lo diciamo senza rammarico alcuno -  tra  la variegata e variopinta varietà di esemplari di ogni specie, forma e colore di Cucurbita, che avevano il loro trionfo nel Belvedere dell'Albarosa. Qui è stata infatti allestita l'interessante mostra tecnico scientifica, unica in Italia, con più di 600 varietà di zucche provenienti da tutto il mondo.…

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Baladin: Una Birra Per L’estate

Baladin: una birra per l’estate

OPEN 2022:  Italian Black IPA Una nuova birra per l'estate questa OPEN 2022  presentata nella sede del Birrificio Baladin a Piozzo lo scorso 17 luglio? Anche, ma non solo. Perché Una Birra per l'Estate é il nome del concorso di homebrewing  all'interno del Progetto OPEN, nato nel 2008 con la collaborazione del Movimento Birraio Italiano. E che in Italia fossero così in tanti i cultori della birra-fatta-in-casa, chi l'avrebbe mai detto? Per noi, che pure la birra l'apprezziamo sul serio, è stata una vera sorpresa. OPEN: per farla basta la ricetta... Fin dal 2008 la ricetta della OPEN - la prima birra open source creata in Italia - è disponibile sul sito di Baladin dove, da quest'anno, c'è una novità in più: una ricetta che ogni anno si rinnoverà nello stile. Sarà la birra della gamma OPEN, prodotta in serie limitata in lattina e in fusto e disponibile fino a esaurimento scorte. Ecco svelato il mistero della nascita della OPEN 2022: creata da Teo con i Mastri Birrai di Baladin e gli homebrewing vincitori del concorso degli ultimi tre anni. ...e per berla, la lattina E finalmente, eccola, la OPEN 2022, scendere nel bicchiere - noi abbiamo usato un calice Riedel…

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Beercocktails, Quando Il Bere Si Fa Green

Beercocktails, quando il bere si fa green

Un cocktail fatto con la birra? Sorprendente forse, ma impossibile no di certo.  Soprattutto se frutto della collaborazione di un birraio che si chiama Teo Musso con un bartender che risponde al nome di Michele Marzella di Affini. Un lavoro durato un anno, complice il forzato longdown, che ha portato alla nascita di Nuvospritz, uno dei nuovi Beercocktails di Birra Baladin: sei innovativi cocktails in lattina, dal packaging molto performante e decisamente green.   Un Beer Americano e una… caponata «Una lattina versatile questa del Beer Americano – spiega Michele Marzella – perché può anche entrare benissimo nel Collins, con l’aggiunta di ghiaccio e una fettina di limone, per godere di ogni singola bolla! Il merito è di questo felice matrimonio del nostro bitter “Nuvolari” con la birra Baladin 4.8: al naso note speziate di vermouth e bitter; in bocca genziana, artemisia e note agrumate di chinotto». Perfetta nell’abbinamento con la “caponata di Seitan” proposta da Affini, rigorosamente vegetale ma non per questo meno golosa, anzi!   Il futuro sarà del bere green? Una proposta, quella dell’Italian craft cocktail destinata a far parlare di sé. Non soltanto perché  suggerisce un cambiamento importante nelle nostre abitudini del bere – gusti inediti e disponibili…

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100Vini&Affini: Dove, Se Non Al Green Pea?

100Vini&Affini: dove, se non al Green Pea?

Non manca certo, né poteva essere diversamente, l’attenzione al food nel panorama di Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo.  Dedicato al tema del Rispetto e a quello della Sostenibilità, il suo ideatore, Oscar Farinetti, ha voluto che nascesse a Torino, la città – sono parole sue – “più innovativa d’Italia”. Eccolo, in tutta l’imponenza dei suoi cinque piani e dei suoi 15.000 mq, questo originale pisello verde pronto a cambiare il mondo, o per lo meno a intervenire in certe nostre modalità di approccio a bisogni e abitudini: l’energia, il movimento, la casa, l’abbigliamento, il tempo libero… e dunque anche il food. Perché, ne è convinto Oscar Farinetti, from duty to beauty: dobbiamo sperimentare una nuova attenzione sociale e un nuovo modo di intendere il consumismo. Una sensibilità, questa, che Davide Pinto di Affini ha dimostrato già da tempo di possedere e saper mettere in pratica.   100Vini&Affini: dove il green si fa Bellezza All’ingresso del terzo piano di Green Pea, quello dedicato, appunto, alla Bellezza, subito si apre davanti al visitatore la curiosa sagoma di un elegante bistrot in divertente stile pop: 100Vini&Affini.Terza insegna del gruppo Affini, dopo Affini San Salvario Riv.1 e Affini Porta Palazzo Riv.2,…

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Parmigiano Reggiano A Cheese2019: Perché Il “naturale è Possibile”

Parmigiano Reggiano a Cheese2019: perché il “naturale è possibile”

Terra natale, per me, è l’Emilia e terra della vita il Piemonte. Scoprire che il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà Official Partner alla prossima, e ormai imminente, CHEESE 2019, a Bra (CN) dal 20 al 23 settembre, non può quindi che farmi piacere. Prodotto con la stessa ricetta da oltre nove secoli – solo latte, sale e caglio, senza l’uso di additivi e conservanti - il Parmigiano, o meglio ‘l fürmai, “il formaggio” tout court come lo chiamava mia nonna, risponde in tutto e per tutto al tema di questa dodicesima edizione: “Naturale è possibile” .   Il Parmigiano è… Fedele alle sue origini anche nel nome – i 330 caseifici che lo producono stanno tutti all’interno di cinque province: Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova destra Po, Bologna sinistra Reno – il Parmigiano non per questo soffre però di immobilismo. Sempre al passo con i tempi, negli ultimi anni si è prontamente adeguato alle richieste di un mondo in continua evoluzione senza per questo nulla perdere della sua tradizionale “naturalezza”. Oltre al Parmigiano Reggiano Bio, da agricoltura biologica, oggi si producono infatti anche il Parmigiano Reggiano Kosher, destinato ai consumatori di fede ebraica osservanti, e il Parmigiano Reggiano Halal, destinato…

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A Gusto Divino Lievita La Festa

A Gusto Divino lievita la festa

C’erano Enrico Crippa, chef tristellato di Piazza Duomo; Gabriele Bonci, il pizza hero nazionale; Friedi Schmuck, il miglior pizza chef della Sicilia; Loretta Fanella, la regina della pasticceria italiana; Luca Scarcella, il panificatore sabaudo e Teo Musso patrono di birra Baladin lo scorso 17 giugno a Saluzzo. Tutti insieme, come si fa tra amici, per festeggiare i primi 5 anni di Gusto Divino, la “pizzeria gastronomica” che  Massimiliano Prete ha aperto  a Saluzzo, la sua patria di adozione: il luogo dove lui, salentino d’origine, ha scelto di vivere il suo percorso professionale nel mondo dei lievitati.   Gusto Divino scende in piazza In una piazza Cavour affollata da oltre 150 persone pronte a farsi coinvolgere dall’atmosfera di festa, ma soprattutto impazienti di “gustare” tutto quello che la serata poteva offrire,  Massimiliano e i suoi amici-chef hanno fatto hanno raccontato le loro eccellenze, sollecitati da una Sarah Scaparone perfettamente in ruolo. Maxischermo, musica dal vivo, chiacchere rilassate e andirivieni tra i tavoli: comincia davvero l’estate? E, finalmente, è venuto per gli chef il momento di mettersi all’opera.   A Gusto Divino cucinano gli chef Per iniziare, la puccia imperdibile di Prete, con cipolle e olive nell’impasto, guarnita con Raschera dop, salsiccia…

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Nero: Un Riso Tutto Da Bere

Nero: un riso tutto da bere

  Tutto ha preso il via dall’idea della miscelazione. Una miscelazione con la voglia però di mettersi in gioco e trovare per sè nuovi modi e nuove strade. Come, per esempio, lavorare un riso –  e non a caso parliamo di quello proveniente dalle pianure vercellesi e da secoli destinato al benessere delle nostre tavole – come farebbe invece un Giapponese, e cioè fermentandolo per trasformarlo in una bevanda. Una sorta di miscelazione di prodotti, territori e cultureche nella loro apparente diversità trovano modo di incontrarsi e interagire tra loro. L’innovazione che nasce dalla tradizione e viceversa, come da sempre racconta la storia degli uomini che vivono nel tempo e nel mondo.   Nero: un mix di tradizioni Il riso si chiama Penelope, ed è un nero vercellese prodotto da gliAironi;  la mixology, sempre in fermento, è quella torinese di Affini ed EVHO; le culture, fatte interagire osmoticamente, sono quella Piemontese, legata al vermut e alle birre, e quella Giapponese, espressa dal sakè, bevanda a tutto pasto dalle mille sfaccettature. Da questa curiosa “miscelazione” è nato  Nero, il primo sakè italiano. Figlio di saperi e sapori artigianali, omaggio alla tradizione nipponica ma anche all’eccellenza di un prodotto agroalimentare Made in Italy.  …

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Succede, Tra I Corridoi Del Salone Del Gusto 2018…

Succede, tra i corridoi del Salone del Gusto 2018…

Tra i corridoi dell’appena concluso Salone del Gusto 2018 è avvenuto, come spesso capita nel mondo del food,un incontro felice: quello tra la mortadella e la birra. Ottimi infatti i panini farciti con il Salame Rosa, certificato bio dell’Azienda Artigianquality, che da generazione lavora dentro “le antiche mura” del centro storico, e le birre artigianali del torinese Birrificio Madama. Tanto felice quest’incontro che da esso è scaturito un lieto evento: la nascita della Mortadella alla Birra!   Artigianquality: mortadelle a Bologna Tra gli amici che hanno assaggiato il Salame Rosa, passando davanti al piccolo stand di Artigianquality al Salone del Gusto,  sono stati soprattutto i Piemontesi a gradirlo: secondo me per la sua capacità di “evocare” il ricordo del salame cotto, fiore all’occhiello tra i salumi di tradizione regionale. Per me, che delle mortadelle emiliane sono da sempre un’estimatrice convinta, si è trattato invece della scoperta di una sorta di anello di congiunzione tra due Regioni che mi sono entrambe molto care: potere unificante del food! Se poi la mortadella, felice incontro tra i corridoi del Salone, si imbatte nella birra…   Birra Madama: artigiani a Torino Porta avanti dal 2014 un nuovo modo di fare birra e, al tempo stesso, un nuovo…

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