Ottimo Il Caffè Amaro Che Vi Aspetta A Garda

Ottimo il Caffè Amaro che vi aspetta a Garda

Il caffè di fine pasto, state tranquilli, sarà ottimo e potrete zuccherarlo a piacere. Perché il divertente nome di questa piacevole Osteria, all’ombra dei platani secolari che fronteggiano la chiesa di Santa Maria Maggiore a Garda, nasce da tutt’altra storia. Che qui non vi raccontiamo, per non togliervi il gusto della scoperta, quando andrete a provare di persona i piatti che stiamo per descrivervi. Sicuri che li troverete assai interessanti.   Storico è il Caffè… Il locale è tra quelli “storici” di Garda e altrettanto si direbbe dei suoi attuali gestori, tale è la professionale affabilità dell’accoglienza e, soprattutto, quella della cucina. Piatti della tradizione veronese con l’intelligente integrazione di prodotti e materie prime a km… “buono”, che saggiamente affiancano quelli locali. Il tutto condotto con mano sicura da chi guida l’Osteria Caffè Amaro soltanto dal 2007, arrivando da altre esperienze e che, forse proprio per questo, sa bene come “mettersi dalla parte” dell’ospite. E allora, ecco la nostra cena, in una clemente sera di fine maggio ancora rigorosamente seduti a un tavolo del dehors.   …ma aggiornata la cucina Per iniziare, antipasto misto della casa per due persone: ottimi e non scontati i salumi, tra cui una sorprendente pancetta…

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Per San Valentino? Fuggite In Portogallo!

Per San Valentino? Fuggite in Portogallo!

Voglia di primavera per questa festa ancora invernale ma che già profuma dei primi, timidi, fiori. Nei giardini sono sbocciate le forsizie, gialla “bellezza fugace” che nel loro fresco colore, augurale per chi come noi vive in questi tempi faticosi, è un preludio alla speranza. E allora festeggiamolo, questo San Valentino! Regaliamoci un momento di pausa, tutti noi che, di sicuro, innamorati lo siamo da sempre: di un amore, di un amante, di un amico, di un sogno, di un progetto…   San Valentino: la fuga d’amore! Perché allora non concedersi una “fuga d’amore”? per esempio in Portogallo, non troppo lontano da casa ma nemmeno, banalmente, dietro l’angolo. E non dite che non si può: al sogno nessuno ha ancora messo divieti! E una cena romantica non ha bisogno di troppe cornici. Lo chef Fabio Montagna, che della cucina portoghese è diventato un sicuro interprete, grazie alla sua conoscenza del bacalhau, il merluzzo islandese, ha ideato un menu San Valentino all’insegna dei suoi sapori, i suoi liquori e i grandi vini da gustare comodamente a casa, sia a pranzo sia a cena, con il servizio asporto o la consegna a domicilio.   San Valentino: il menu bacalhau Il menu prevede come aperitivo la Ginja tonic per accompagnare due classici petiscos, bolinhos de bacalhau con…

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Casa Vicina A Green Pea: Una Storia…in Salita

Casa Vicina a Green Pea: una storia…in salita

Doveva arrivare Green Pea perché la cucina stellata di Casa Vicina potesse finalmente brillare, come merita, anche alla luce del sole! Dal piano seminterrato di Eataly Lingotto, dove si trovava fin dal 2007, il ristorante della Famiglia Vicina è infatti salito fino al terzo piano, quello dedicato alla Bellezza, del primo Green Retail Park al mondo, inaugurato a Torino lo scorso 9 dicembre 2020.   Casa Vicina: una nuova sfida in Bellezza Si apre dunque una nuova sfida per questa dinastia di ristoratori – le figlie di Claudio e Anna sono ormai la quinta generazione ai fornelli – supportata dalla stima reciproca che li lega ad Oscar Farinetti, patron di Eataly e ora di Green Pea. Oltre alle due sale à manger, una da 50 posti e l’altra, quella riservata, da 20, sempre gestite da Stefano Vicina in qualità di maître, ci saranno infatti a loro disposizione anche gli spazi del dehors estivo, con ampia vista sul panorama cittadino, per un totale di 300 mq. Sempre a loro inoltre, onore e onere, la responsabilità di tutta l’offerta gastronomica calda di Green Pea.   Casa Vicina: un menu che si fa green Anche per noi, visitatori della prima ora durante il press…

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100Vini&Affini: Dove, Se Non Al Green Pea?

100Vini&Affini: dove, se non al Green Pea?

Non manca certo, né poteva essere diversamente, l’attenzione al food nel panorama di Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo.  Dedicato al tema del Rispetto e a quello della Sostenibilità, il suo ideatore, Oscar Farinetti, ha voluto che nascesse a Torino, la città – sono parole sue – “più innovativa d’Italia”. Eccolo, in tutta l’imponenza dei suoi cinque piani e dei suoi 15.000 mq, questo originale pisello verde pronto a cambiare il mondo, o per lo meno a intervenire in certe nostre modalità di approccio a bisogni e abitudini: l’energia, il movimento, la casa, l’abbigliamento, il tempo libero… e dunque anche il food. Perché, ne è convinto Oscar Farinetti, from duty to beauty: dobbiamo sperimentare una nuova attenzione sociale e un nuovo modo di intendere il consumismo. Una sensibilità, questa, che Davide Pinto di Affini ha dimostrato già da tempo di possedere e saper mettere in pratica.   100Vini&Affini: dove il green si fa Bellezza All’ingresso del terzo piano di Green Pea, quello dedicato, appunto, alla Bellezza, subito si apre davanti al visitatore la curiosa sagoma di un elegante bistrot in divertente stile pop: 100Vini&Affini.Terza insegna del gruppo Affini, dopo Affini San Salvario Riv.1 e Affini Porta Palazzo Riv.2,…

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HR Valli Di Lanzo: Un Delivery “della Domenica”

HR Valli di Lanzo: un delivery “della domenica”

Non è un qualsiasi delivery ma è “Il pranzo a casa vostra”. Consegnato in solide scatole di cartone bianco, la domenica mattina, lasciandovi il giusto margine di tempo per mettere a tavola la famiglia riunita. Come è bello che sia nel giorno di festa. Perché davvero una festa è l’arrivo dei piatti, preparati con l’attenta cura di sempre, da Samuele Riva e Francesco Eblovi nella cucina dell’ HR Valli di Lanzo di Ceres.     Valli di Lanzo: per ora è delivery Per non trascurare nessun dettaglio, nella “scatola magica” c’è anche il pane – che nostalgia del loro “vassoio”- e non manca un assaggio della mitica piccola pasticceria, ultima dolcezza prima del caffè. Perché la proposta del Valli di Lanzo è quella di offrire, dal loro menu stagionale, una scelta tra i piatti consolidati, che uniscano il pregio della genuinità degli ingredienti alla sicurezza della resa finale, anche in caso di consumo non immediato. Per tutti gli altri… il ricordo e la speranza!   Valli di Lanzo:  in attesa di… Ma delle meraviglie che abbiamo estratto dalla scatola, qualcosa vi raccontiamo. Cominciando dalla nostra prediletta cipolla ripiena, che dopo qualche minuto di forno riconosciamo nella sua saporita croccantezza. Per continuare con una davvero splendida…

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EraGoffi: Delivery E…

EraGoffi: delivery e…

Arrivano come un normale delivery, di quelli che abbiamo ormai imparato a conoscere, e ad apprezzare, nell’attesa di poterci nuovamente sedere a una tavola che non sia il nostro familiare desco. Arrivano puntuali, nella grande borsa bianca, e nell’aprirla già pregustiamo la cena “da ristorante” che stasera ci siamo concessi. Sono i box preparati per noi dalla brigata di  EraGoffi. Con una sorpresa in più…   EraGoffi diventa EraWay  “…la semplicità è complicata da raggiungere” dice della sua cucina  lo chef di EraGoffi Lorenzo Careggio. E forse è complicato anche da riuscire ad apprezzarla pienamente, aggiungiamo noi: a meno di non “mettere le mani in pasta” e diventare partecipi del lavoro che sta dietro la preparazione di un piatto, a partire dalla scelta degli ingredienti. Ecco perché abbiamo scelto di curiosare nell’EraWay pensata da Lorenzo, che recita come premessa: Apri.Rigenera.Mangia. Eccoci dunque qui, in forte tentazione tra Erbivoro, Onnivoro, Pizza, Dispensa.       EraGoffi: un menu Erbivoro Optato infine per Erbivoro, apriamo la “borsa della spesa”: ci sono i boxsigillati e i cartoncini con le indicazioni. E dallo schermo dell’iphone, ormai strumento indispensabile anche in cucina, c’è Lorenzo che mostra  passo passo  come eseguire la nostra, per altro brevissima, preparazione. Impiattamento dell’antipasto Era una…

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Bacalhau, Un Viaggio Fra Piemonte E Portogallo

Bacalhau, un viaggio fra Piemonte e Portogallo

    Un viaggio di sapori dal Piemonte al Portogallo, preceduto da una rapida puntata sulla costa dell’Islanda giusto per non farsi mancare l’indispensabile materia prima. Un viaggio che nessun lockdownpuò impedire, visto che per farlo non solo non è necessario spostarsi da Torino, ma neppure uscire dalla propria casa, perché c’è chi pensa a organizzare il tutto, e a consegnarvelo a domicilio: Fabio Montagna, chef al Bacalhau Osteria di corso Regina Margherita 22. E ne parliamo per diretta, e felice, esperienza.       Bacalhau Osteria, una cena in delivery Puntuale, alle venti di sera, arriva la gialla “borsa della spesa” che depositiamo con cura sulla tavola già apparecchiata. Perché, questo dobbiamo riconoscerlo, tra i pochi, pochissimi, vantaggi di questo forzato deliveryc’è indubbiamente quello di godere dei vantaggi di un ristorante nel relaxdella propria casa. Cominciamo dai petiscos: le saporose Bolinhos de Bacalhau,croccanti fuori e morbide dentro; e l’originale Bacalhau com Grao che, come da indicazione, lasciamo un attimo a intiepidire al calore del termosifone. Intanto, per creare la giusta atmosfera portoghese, un tocco al pc - www.bacalhau.it/musica- ed ecco le struggenti note di un  fado scelto apposta per noi…       Bacalhau Osteria, quando il merluzzo è islandese…

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Fuzion Food: Ci Vediamo Presto!

Fuzion Food: ci vediamo presto!

Come si dice: vedersi e dirsi addio! Solo che, nel nostro caso, l’addio è in realtà un sicuro  arrivederci  a presto! Perché non c’è nulla, nemmeno l’inaspettato blocco temporaneo che imperscrutabili volontà superiori hanno deciso per noi, che possa fermare l’inesauribile energia di Domenico Volgare, che nel suo Fuzion Food a due passi da Porta Nuova ci aveva appena presentato il nuovo menu autunnale. Che adesso, però, vi raccontiamo lo stesso. Non si sa mai…   Fuzion Food: la novità La novità, rispetto a nostre visite passate, è sostanzialmente una: l’inversione dei ruoli, se così possiamo definirli, tra… oriente e occidente. Perché è l’amore per le tradizioni della sua terra, sia la Puglia delle origini che il Piemonte del quotidiano, a prevalere nella forma identitaria dei piatti, arricchiti e completati dalle suggestioni del suo amatissimo oriente. Con risultati talora davvero eccellenti: come per gli originali ravioli alla pugliese, in cui la gyoza giapponese e la zucca hokkaido si sposano felicemente con gamberi e pancetta; o come la zuppa original zio Pho, dove le orecchiette pugliesi non disdegnano la compagnia del manzo vietnamita. O come le pettole dello zio, golose frittelle di pasta cresciuta con alga nori e patata viola orientale; o ancora…   Fuzion Food: per…

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Il Parmigiano Reggiano Alla Tavola Del Conte Di Cavour

Il Parmigiano Reggiano alla tavola del conte di Cavour

La tavola, quella del torinese Ristorante Del Cambio dove era solito sedere il conte di Cavour, è apparecchiata come si conviene per onorare l’ospite della serata: un grande vecchio di tutto rispetto, Sua Maestà il Parmigiano Reggiano DOP. È lui infatti il protagonista di questa cena, voluta dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e ideata dallo chef stellato Matteo Baronetto, nella quale ad essere esaltate sono state le lunghe stagionature di quello che in Emilia chiamano semplicemente ‘l furmai.   Parmigiano Reggiano: da giovane piacevole a saporoso grande vecchio Eccoci allora, rigorosamente distanziati ma rassicurati dalla benevola protezione del conte, che ci osserva dall’alto della sala sotto le sembianze di un occhialuto fanciullino, ad attendere incuriosi che la festa cominci. E la festa non si fa attendere: carne cruda, bianco d’uovo e Parmigiano Reggiano 48 mesi  e, a seguire, uovo all’occhio di bue, ostia, Parmigiano Reggiano 60 mesi e prezzemolo. Si comincia subito, dunque, a salire la scala del tempo dell’invecchiamento che, nel caso del formaggio – come in quello del vino che accompagna i piatti – è, fortunati loro, un pregio cui aspirare e che non tutti sono in grado di raggiungere. Infatti, con l’arrivo del primo piatto, ravioli di Parmigiano…

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Un Aperitivo A Caraglio: Osteria De Il Nanetto

Un aperitivo a Caraglio: Osteria de Il Nanetto

Un aperitivo all’aperto? Sembra questa la formula vincente del momento. Il modo più semplice per superare gli ultimi scrupoli che la post-quarantena porta con sé:  una breve parentesi di ritrovata normalità, cui aggiungere  l’esperienza di una nuova scoperta. Eccomi pronta per l’avventura di oggi: un aperitivo all’Osteria de Il Nanetto, aperta da pochissimo nel Filatoio Rosso di Caraglio. Perché dopo la prova-delivery della cucina del Nanetto, che porta la firma di Nicola di Tarsia, nostra felice conoscenza ai tempi del torinese Berbel, è venuto il momento della prova-dal-vero.   Osteria de Il Nanetto: un nuovo bistrot Ci sediamo volentieri, visto che la stagione lo consente, a uno dei tavolini preparati all’aperto, nel suggestivo cortile interno. Dietro l’ampia vetrata che chiude il lato di fondo si intravede l’ampia sala del ristorante, quasi solenne con i lunghi tovagliati ora ben distanziati tra loro come normativa comanda. Davvero buona, allora, l’idea di contrapporgli il piccolo bistrot interno, con il calore dei suoi arredi di legno,  ben pensati nella loro disinvolta eleganza. Ma parliamo dell’aperitivo: siamo qui per questo! Almeno per il momento, in attesa di una prossima cena al bistrot: presto, molto presto, anzi prestissimo   Osteria del Nanetto: aperitivo…per ora Con un…

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