Casa Vicina A Green Pea: Una Storia…in Salita

Casa Vicina a Green Pea: una storia…in salita

Doveva arrivare Green Pea perché la cucina stellata di Casa Vicina potesse finalmente brillare, come merita, anche alla luce del sole! Dal piano seminterrato di Eataly Lingotto, dove si trovava fin dal 2007, il ristorante della Famiglia Vicina è infatti salito fino al terzo piano, quello dedicato alla Bellezza, del primo Green Retail Park al mondo, inaugurato a Torino lo scorso 9 dicembre 2020.   Casa Vicina: una nuova sfida in Bellezza Si apre dunque una nuova sfida per questa dinastia di ristoratori – le figlie di Claudio e Anna sono ormai la quinta generazione ai fornelli – supportata dalla stima reciproca che li lega ad Oscar Farinetti, patron di Eataly e ora di Green Pea. Oltre alle due sale à manger, una da 50 posti e l’altra, quella riservata, da 20, sempre gestite da Stefano Vicina in qualità di maître, ci saranno infatti a loro disposizione anche gli spazi del dehors estivo, con ampia vista sul panorama cittadino, per un totale di 300 mq. Sempre a loro inoltre, onore e onere, la responsabilità di tutta l’offerta gastronomica calda di Green Pea.   Casa Vicina: un menu che si fa green Anche per noi, visitatori della prima ora durante il press…

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100Vini&Affini: Dove, Se Non Al Green Pea?

100Vini&Affini: dove, se non al Green Pea?

Non manca certo, né poteva essere diversamente, l’attenzione al food nel panorama di Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo.  Dedicato al tema del Rispetto e a quello della Sostenibilità, il suo ideatore, Oscar Farinetti, ha voluto che nascesse a Torino, la città – sono parole sue – “più innovativa d’Italia”. Eccolo, in tutta l’imponenza dei suoi cinque piani e dei suoi 15.000 mq, questo originale pisello verde pronto a cambiare il mondo, o per lo meno a intervenire in certe nostre modalità di approccio a bisogni e abitudini: l’energia, il movimento, la casa, l’abbigliamento, il tempo libero… e dunque anche il food. Perché, ne è convinto Oscar Farinetti, from duty to beauty: dobbiamo sperimentare una nuova attenzione sociale e un nuovo modo di intendere il consumismo. Una sensibilità, questa, che Davide Pinto di Affini ha dimostrato già da tempo di possedere e saper mettere in pratica.   100Vini&Affini: dove il green si fa Bellezza All’ingresso del terzo piano di Green Pea, quello dedicato, appunto, alla Bellezza, subito si apre davanti al visitatore la curiosa sagoma di un elegante bistrot in divertente stile pop: 100Vini&Affini.Terza insegna del gruppo Affini, dopo Affini San Salvario Riv.1 e Affini Porta Palazzo Riv.2,…

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HR Valli Di Lanzo: Un Delivery “della Domenica”

HR Valli di Lanzo: un delivery “della domenica”

Non è un qualsiasi delivery ma è “Il pranzo a casa vostra”. Consegnato in solide scatole di cartone bianco, la domenica mattina, lasciandovi il giusto margine di tempo per mettere a tavola la famiglia riunita. Come è bello che sia nel giorno di festa. Perché davvero una festa è l’arrivo dei piatti, preparati con l’attenta cura di sempre, da Samuele Riva e Francesco Eblovi nella cucina dell’ HR Valli di Lanzo di Ceres.     Valli di Lanzo: per ora è delivery Per non trascurare nessun dettaglio, nella “scatola magica” c’è anche il pane – che nostalgia del loro “vassoio”- e non manca un assaggio della mitica piccola pasticceria, ultima dolcezza prima del caffè. Perché la proposta del Valli di Lanzo è quella di offrire, dal loro menu stagionale, una scelta tra i piatti consolidati, che uniscano il pregio della genuinità degli ingredienti alla sicurezza della resa finale, anche in caso di consumo non immediato. Per tutti gli altri… il ricordo e la speranza!   Valli di Lanzo:  in attesa di… Ma delle meraviglie che abbiamo estratto dalla scatola, qualcosa vi raccontiamo. Cominciando dalla nostra prediletta cipolla ripiena, che dopo qualche minuto di forno riconosciamo nella sua saporita croccantezza. Per continuare con una davvero splendida…

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EraGoffi: Delivery E…

EraGoffi: delivery e…

Arrivano come un normale delivery, di quelli che abbiamo ormai imparato a conoscere, e ad apprezzare, nell’attesa di poterci nuovamente sedere a una tavola che non sia il nostro familiare desco. Arrivano puntuali, nella grande borsa bianca, e nell’aprirla già pregustiamo la cena “da ristorante” che stasera ci siamo concessi. Sono i box preparati per noi dalla brigata di  EraGoffi. Con una sorpresa in più…   EraGoffi diventa EraWay  “…la semplicità è complicata da raggiungere” dice della sua cucina  lo chef di EraGoffi Lorenzo Careggio. E forse è complicato anche da riuscire ad apprezzarla pienamente, aggiungiamo noi: a meno di non “mettere le mani in pasta” e diventare partecipi del lavoro che sta dietro la preparazione di un piatto, a partire dalla scelta degli ingredienti. Ecco perché abbiamo scelto di curiosare nell’EraWay pensata da Lorenzo, che recita come premessa: Apri.Rigenera.Mangia. Eccoci dunque qui, in forte tentazione tra Erbivoro, Onnivoro, Pizza, Dispensa.       EraGoffi: un menu Erbivoro Optato infine per Erbivoro, apriamo la “borsa della spesa”: ci sono i boxsigillati e i cartoncini con le indicazioni. E dallo schermo dell’iphone, ormai strumento indispensabile anche in cucina, c’è Lorenzo che mostra  passo passo  come eseguire la nostra, per altro brevissima, preparazione. Impiattamento dell’antipasto Era una…

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Bacalhau, Un Viaggio Fra Piemonte E Portogallo

Bacalhau, un viaggio fra Piemonte e Portogallo

    Un viaggio di sapori dal Piemonte al Portogallo, preceduto da una rapida puntata sulla costa dell’Islanda giusto per non farsi mancare l’indispensabile materia prima. Un viaggio che nessun lockdownpuò impedire, visto che per farlo non solo non è necessario spostarsi da Torino, ma neppure uscire dalla propria casa, perché c’è chi pensa a organizzare il tutto, e a consegnarvelo a domicilio: Fabio Montagna, chef al Bacalhau Osteria di corso Regina Margherita 22. E ne parliamo per diretta, e felice, esperienza.       Bacalhau Osteria, una cena in delivery Puntuale, alle venti di sera, arriva la gialla “borsa della spesa” che depositiamo con cura sulla tavola già apparecchiata. Perché, questo dobbiamo riconoscerlo, tra i pochi, pochissimi, vantaggi di questo forzato deliveryc’è indubbiamente quello di godere dei vantaggi di un ristorante nel relaxdella propria casa. Cominciamo dai petiscos: le saporose Bolinhos de Bacalhau,croccanti fuori e morbide dentro; e l’originale Bacalhau com Grao che, come da indicazione, lasciamo un attimo a intiepidire al calore del termosifone. Intanto, per creare la giusta atmosfera portoghese, un tocco al pc - www.bacalhau.it/musica- ed ecco le struggenti note di un  fado scelto apposta per noi…       Bacalhau Osteria, quando il merluzzo è islandese…

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Fuzion Food: Ci Vediamo Presto!

Fuzion Food: ci vediamo presto!

Come si dice: vedersi e dirsi addio! Solo che, nel nostro caso, l’addio è in realtà un sicuro  arrivederci  a presto! Perché non c’è nulla, nemmeno l’inaspettato blocco temporaneo che imperscrutabili volontà superiori hanno deciso per noi, che possa fermare l’inesauribile energia di Domenico Volgare, che nel suo Fuzion Food a due passi da Porta Nuova ci aveva appena presentato il nuovo menu autunnale. Che adesso, però, vi raccontiamo lo stesso. Non si sa mai…   Fuzion Food: la novità La novità, rispetto a nostre visite passate, è sostanzialmente una: l’inversione dei ruoli, se così possiamo definirli, tra… oriente e occidente. Perché è l’amore per le tradizioni della sua terra, sia la Puglia delle origini che il Piemonte del quotidiano, a prevalere nella forma identitaria dei piatti, arricchiti e completati dalle suggestioni del suo amatissimo oriente. Con risultati talora davvero eccellenti: come per gli originali ravioli alla pugliese, in cui la gyoza giapponese e la zucca hokkaido si sposano felicemente con gamberi e pancetta; o come la zuppa original zio Pho, dove le orecchiette pugliesi non disdegnano la compagnia del manzo vietnamita. O come le pettole dello zio, golose frittelle di pasta cresciuta con alga nori e patata viola orientale; o ancora…   Fuzion Food: per…

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Il Parmigiano Reggiano Alla Tavola Del Conte Di Cavour

Il Parmigiano Reggiano alla tavola del conte di Cavour

La tavola, quella del torinese Ristorante Del Cambio dove era solito sedere il conte di Cavour, è apparecchiata come si conviene per onorare l’ospite della serata: un grande vecchio di tutto rispetto, Sua Maestà il Parmigiano Reggiano DOP. È lui infatti il protagonista di questa cena, voluta dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e ideata dallo chef stellato Matteo Baronetto, nella quale ad essere esaltate sono state le lunghe stagionature di quello che in Emilia chiamano semplicemente ‘l furmai.   Parmigiano Reggiano: da giovane piacevole a saporoso grande vecchio Eccoci allora, rigorosamente distanziati ma rassicurati dalla benevola protezione del conte, che ci osserva dall’alto della sala sotto le sembianze di un occhialuto fanciullino, ad attendere incuriosi che la festa cominci. E la festa non si fa attendere: carne cruda, bianco d’uovo e Parmigiano Reggiano 48 mesi  e, a seguire, uovo all’occhio di bue, ostia, Parmigiano Reggiano 60 mesi e prezzemolo. Si comincia subito, dunque, a salire la scala del tempo dell’invecchiamento che, nel caso del formaggio – come in quello del vino che accompagna i piatti – è, fortunati loro, un pregio cui aspirare e che non tutti sono in grado di raggiungere. Infatti, con l’arrivo del primo piatto, ravioli di Parmigiano…

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La Sfogliatella Di Napoli Al Mercato Di Torino

La sfogliatella di Napoli al Mercato di Torino

    Quando incontro Napoli, il mio primo pensiero è sempre lo stesso: una sfogliatella! È così che la città mi saluta e si fa riconoscere: uno scrigno fragile solo in apparenza che non tradisce mai le sue promesse. L’idea che ora incontrerò questa magia anche dietro casa, qui a Torino, non può che farmi un gran piacere. Questo grazie al Mercato Centrale, dove l’arrivo dell’autunno ha portato con sé l’ingresso di nuove botteghe artigiane. Tra queste, ad accogliere all’ingresso il visitatore, c’è proprio La sfogliatella napoletana.   La sfogliatella al Mercato   Terza generazione di una storica famiglia di pasticceri – la famiglia Sessa apre a Napoli negli anni ’30 la prima bottega – oggi Gaetano Sessa reinterpreta la tradizione portando avanti gli stessi solidi valori di artigianalità nella lavorazione e di ricerca accurata delle materie prime senza tuttavia rinunciare ai suoi obiettivi di crescita: la sfogliatella come simbolo del saper fare dell’arte pasticcera napoletana. E Torino ha il privilegio di essere la prima tappa del suo futuro percorso. Torino apre la porta al mio sogno nel cassetto – ci confida offrendoci la sua sfogliatella – portare la stessa qualità artigiana di sempre in tutto il mondo. Una grandissima…

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Lamponi, Fine Stagione Di Marmellata

Lamponi, fine stagione di marmellata

La pianta dei lamponi, mi dicono color-che-sanno, è un infestante– brutto vocabolo che dà però  un buon frutto – e quindi crescerà a dismisura e continuerà a produrre per tutta la sua stagione annuale. Quanto questo sia vero lo sperimento ormai da alcune estati, da quando cioè i cespugli di lamponi deliziano di profumi, colori e sapori il lato sud del Giardino. Ne ho fatto scorpacciate, ne ho regalato dosi massicce – non ne ho fatto crostate, confesso, ma sarei pur sempre a dieta… - e ora basta! L’ultima raccolta, ma credo in realtà penultima perché la messe continua, l’ho consegnata all’amica Daniela, di ritorno a casa dopo le sue brevi vacanze-in-tempo-di-covid. E lei, prontamente, ne ha fatto marmellate. Di cui ora vi trascrivo la ricetta, non si sa mai.   INGREDIENTI:   1 kg di lamponi puliti   gr.150 zucchero di canna   1 cucchiaino di agar agar (addensante naturale)/ o una bustina di pectina 3:1     PREPARAZIONE:   Pochissimi gli ingredienti e altrettanto veloce il procedimento. Unite i lamponi, ben lavati perché gli insetti li amano molto e si infilano all’interno, allo zucchero e all’agar agar/pectina e mescolate bene. Lasciate riposare per 10 minuti, poi mettete il…

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Colazione Da Ziccat

Colazione da Ziccat

Tra i momenti più piacevoli del “ritorno alla vita”  dopo-la-quarantena c’è di sicuro, almeno per me, la ritrovata certezza della colazione mattutina al bar. Poter scegliere, magari indugiando, tra un croissant al cioccolato – che resta comunque il mio preferito – o uno vuoto ma ancora fragrante di forno, o uno veganal miele biologico, o con la novità della marmellata di arance amare, o … Il cappuccino, invece, altra mia grande passione mattutina, deve essere rigorosamente bollente, con la schiuma di latte molto densa e non necessariamente spruzzata di cacao. A ognuno le sue fissazioni, ne convengo. Trovare le due “cose belle” felicemente riunite, vi assicuro, non è facile.   Ziccat: colazione all’aperto     Però, però… La mia casa di Torino è a due passi dal mercato di corso Svizzera dove, all’angolo con via Nicola Fabrizi, ha aperto il negozio n°3 di Ziccat, luogo di cioccolato e di delizie, di cui vi ho già raccontato le meraviglie. La bella stagione, e le concessioni comunali post-quarantena, ora hanno prodigiosamente fatto sì che sul marciapiede antistante la cioccolateria, con allegra vista mercato, siano comparsi tre funzionali tavolini dove la colazione all’aperto è un piccolo, ma concretissimo, miracolo. Che vi racconto.  …

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