Condividere Il Parmigiano Reggiano? A Torino Si Può!

Condividere il Parmigiano Reggiano? A Torino si può!

Il Parmigiano a tutto pasto Da condimento indispensabile a ingrediente fondamentale: il Parmigiano Reggiano ne ha fatta di strada!   Sarà per via delle stagionature, che dai classici 12/36 mesi ormai si spinge a 40, 60 o, addirittura, a una "meditazione" che raggiunge i 15 anni; sarà perché è ormai un simbolo accreditato in tutto il mondo della qualità del Made in Italy; o anche per la sua riconosciuta versatilità, che lo ha reso protagonista di accostamenti soltanto in apparenza impensabili, come le recentissime praline al Parmigiano della Cioccolateria Lavoratti. Ma un intero pranzo, dagli antipasti al dolce passando per primi e secondi, dove tutto ruota intorno al Parmigiano, chiamato a "con-dividersi" con sapori e consistenze per lui insolite? Il Parmigiano protagonista a Condividere Dove tutto questo poteva accedere se non nel luogo che della "condivisione" ha fatto la sua dimensione, quella tipica della convivialità mediterranea dove il senso della festa inizia proprio dal mangiare allo stesso tavolo? Eccoci allora a Condividere, il ristorante nato negli spazi della torinese Nuvola Lavazza di cui Federico Zanasi è lo chef e l'anima indiscussa. Ed è a lui infatti che si deve la creazione del "Menu del Parmigiano Reggiano"! Che per noi è…

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A Venezia è Tornata La Stagione Delle Moeche

A Venezia è tornata la stagione delle moeche

Morbide, morbide moeche! «Freschissime, freschissime! le ho pescate adesso nel canal, lì dalla finestra... » così si vantava un oste burlone, qualche anno fa, in una piccola trattoria di Venezia affacciata, appunto, su un canaletto defilato. E la battuta riguardava una, per me allora inedita, prelibatezza delle terre di  Laguna: le moeche. Che anche quest'anno, stagione quasi giusta, ho felicemente ritrovato, e che adesso vi racconto. Una preziosa ghiottoneria Come recitano le definizioni deputate, le moeche altro non sono che granchi durante la fase di muta, che si verifica due volte l'anno, in primavera e in autunno. Senza corazza sono morbidissime, una vera ghiottoneria di cui non si butta via niente: in questi tempi di "sostenibilità" il cibo perfetto! L'unico loro handicap, se così possiamo chiamarlo, è il costo: variabile secondo le annate, ma sempre molto alto. Il mestiere del moècante, allevatore e pescatore a un tempo, è infatti un lavoro non facile e molto duro: sveglie antelucane, ore e ore immersi nel fango della Laguna, cernita manuale del prodotto. Una delle nostre preziose "nicchie" da valorizzare e preservare. Dove gustarle? In trattoria! E, finalmente, eccole nel piatto. Noi le abbiamo sempre gustate nel modo più semplice e tradizionale: impanate…

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La Zucca? La Trovate A Piozzo

La zucca? la trovate a Piozzo

Piozzo: zucca e...birra Ma birra e zucca vanno d'accordo? Sembrerebbe proprio di sì, visto che a Piozzo, il paese in provincia di Cuneo dove è nata la birra Baladin, anche quest'anno, dal 30 settembre al 2 ottobre,  si è tenuta la Fiera della Zucca, giunta ormai alla sua 27° edizione.   Storia antica quella delle zucche coltivate qui dai lapacusse  -  così vengono scherzosamente soprannominati gli abitanti della zona - che oggi possono vantare ben 400 qualità di questo versatile ortaggio, biologico per definizione. La zucca infatti, una volta che il suo seme è stato piantato, non richiede cure particolari e tanto meno l'uso degli antiparassitari. Una storica Fiera della Zucca E di sicuro, vista l'imminenza di Halloween, molti dei numerosi visitatori avranno approfittato dell'occasione per fare scorta di AspenF1, la varietà più diffusa per essere intagliata con ottimi risultati. Non poi così rappresentata - e noi lo diciamo senza rammarico alcuno -  tra  la variegata e variopinta varietà di esemplari di ogni specie, forma e colore di Cucurbita, che avevano il loro trionfo nel Belvedere dell'Albarosa. Qui è stata infatti allestita l'interessante mostra tecnico scientifica, unica in Italia, con più di 600 varietà di zucche provenienti da tutto il mondo.…

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Ci Sono, Ci Sono Ancora I Bàcari

Ci sono, ci sono ancora i bàcari

All'ombra di San Marco... Sembravano quasi spariti, soffocati dal tripudio di pizzerie, tavole calde, snack bar, e tutto il resto  che sta - ahimé - dilagando per Venezia, sotto questo aspetto forse non più così Serenissima... E invece eccoli di nuovo al loro posto, così come la tradizione li voleva: sempre nelle calli interne, defilati per quanto possibile dai percorsi turistici più affollati, magari con pochissimi o addirittura senza posti a sedere. Perché al bàcaro si viene, o almeno così dovrebbe essere, per un cicheto e un'ombreta. E pazienza se poi c'è anche chi chiede una coca o uno spritz. ...una sosta per un cicheto Per fermarsi al bàcaro non c'è una ragione precisa. Certo, se ci arrivate alle ore canoniche li troverete più affollati, ma potrebbe anche capitare di trovarli chiusi. Come All'Arco Venezia 436, vicino al Ponte di Rialto, di sicuro uno dei più antichi e, almeno a parer non solo nostro, con una  offerta tra le migliori, che segue il ritmo del vicino mercato e chiude quindi alle 14.30. Noi ci siamo arrivati quasi al limite, limitando seppur di poco l'inesorabile coda iniziale alla cassa. Così siamo però riusciti a conquistarci un posto a sedere - sono…

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In Carinzia, La Vacanza Per Tutte Le Stagioni

In Carinzia, la vacanza per tutte le stagioni

Slow Food Travel sbarca in Carinzia Finalmente arrivato a compimento in Carinzia, la più meridionale delle regioni federali d’Austria, cuore dell’Alpe Adria, il progetto  Slow Food Travel: un lavoro collettivo che ha impegnato per alcuni anni un consorzio di partner, tra agricoltori e produttori di generi alimentari, sensibili ai nuovi valori di sostenibilità ambientale e alla difesa del sapore genuino dei cibi della tradizione. Due le zone turistiche che per ora hanno aderito all'iniziativa: la prima, a ovest, dalle valli Gailtal e Lesachtal al lago Weissensee; la seconda,  nell'est della regione, la valle Lavanttal. Una posizione geografica dove le tante ore di sole garantite dal  clima mediterraneo di cui gode la Carinzia sono già un ottimo biglietto da visita. Una passeggiata tra i colori... Dunque una vacanza per tutte le stagioni quella offerta dalla Carinzia, dove però è forse l'autunno, quando  i colori della natura di accendono di sfumature, quella che le conferisce un fascino esclusivo.  In particolare se la scelta cade sul Parco Nazionale Alti Tauri,  l’area protetta più estesa delle Alpi, dove ci sono escursioni per tutte le esigenze. Dalla Turracher Höne, il Sentiero dei tre laghi, particolarmente indicato per le famiglie per il suo giro panoramico intorno…

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Ma Le Praline Al Parmigiano? Le Avete Già Assaggiate?

Ma le Praline al Parmigiano? Le avete già assaggiate?

Fabio Fazio e la Cioccolateria Lavoratti 1938 Buonissime davvero la n°1 e la n°3, ma anche la n°4 non è affatto male. E la n° 2? Assaggiamola ancora, vediamo ... anzi, proviamole di nuovo tutte. Certo, scegliere è davvero difficile... Venerdì 23 settembre 2022, siamo nel torinese Parco Dora dove si tiene quest'anno Terra Madre Salone del Gusto. E siamo felicemente impegnati, qui allo stand del Parmigiano Reggiano, nell'assaggio - sì, invidiateci pure - di un'inedita prelibatezza: le Praline al Parmigiano Reggiano della Cioccolateria Lavoratti 1938. Entrata in crisi a causa dell'emergenza covid, la storica azienda artigianale di Varazze è stata di recente acquisita e rilanciata da Fabio Fazio, qui a Torino anche lui negli inediti panni del ciculatè, per presentare il suo nuovo progetto. Quando un bambino sogna il cioccolato...  C'è l'uovo di Pasqua di Lavoratti nell'infanzia di Fabio Fazio - «me lo regalavano ogni anno i miei nonni e ne andavo pazzo»- e l'immagine di quella bottega, già allora tutta dedicata al cioccolato, non è mai svanita dalla sua mente. Vederla ora sparire del tutto sarebbe stato, per lui e per il suo amico di quei giorni lontani, Davide Petrini, oggi suo alleato nell'impresa, un po' come perdere una…

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Ci Sono, Ci Sono, Le Pesche Di Vauda!

Ci sono, ci sono, le pesche di Vauda!

La Sagra è tornata!  Sagra della pesca ripiena, 20° edizione dal 6 al 13 agosto 2022, in quel di Vauda di Rocca Canavese: la festa per una normalità finalmente ritrovata? Di sicuro, ma anche qualcosa in più. Che per la Sagra questa lunga pausa forzata non fosse stata soltanto un'attesa non lo dubitavamo certo. Perché quelli de "La Baraca" abbiamo imparato a conoscerli... Sempre nuova la favola antica... È martedì sera e arriviamo al parcheggio, questo sì perfettamente organizzato come sempre nei prati intorno allo spazio della festa. Troppo facile dire che ci sembra già super affollato? Varchiamo "la soglia" e veniamo accolti - prima piacevole novità - da un sorridente "volontario" che, da consumato professionista, ci indirizza verso la "coda" giusta per noi, che abbiamo diligentemente prenotato, dove nell'attesa - per altro abbastanza veloce - possiamo già consultare il menu e arrivare preparati alla cassa. Un altro efficientissimo "volontario" - sono davvero tanti tanti - ci guida al tavolo, sotto la baraca storica. Perché a fianco sta crescendo una nuova struttura che raddoppierà lo spazio per le sagre future. ...come i piatti della tradizione Ed eccoci al momento atteso: la cena dei persi pin. Che arriva, un piatto dopo…

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Baladin: Una Birra Per L’estate

Baladin: una birra per l’estate

OPEN 2022:  Italian Black IPA Una nuova birra per l'estate questa OPEN 2022  presentata nella sede del Birrificio Baladin a Piozzo lo scorso 17 luglio? Anche, ma non solo. Perché Una Birra per l'Estate é il nome del concorso di homebrewing  all'interno del Progetto OPEN, nato nel 2008 con la collaborazione del Movimento Birraio Italiano. E che in Italia fossero così in tanti i cultori della birra-fatta-in-casa, chi l'avrebbe mai detto? Per noi, che pure la birra l'apprezziamo sul serio, è stata una vera sorpresa. OPEN: per farla basta la ricetta... Fin dal 2008 la ricetta della OPEN - la prima birra open source creata in Italia - è disponibile sul sito di Baladin dove, da quest'anno, c'è una novità in più: una ricetta che ogni anno si rinnoverà nello stile. Sarà la birra della gamma OPEN, prodotta in serie limitata in lattina e in fusto e disponibile fino a esaurimento scorte. Ecco svelato il mistero della nascita della OPEN 2022: creata da Teo con i Mastri Birrai di Baladin e gli homebrewing vincitori del concorso degli ultimi tre anni. ...e per berla, la lattina E finalmente, eccola, la OPEN 2022, scendere nel bicchiere - noi abbiamo usato un calice Riedel…

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La Bastiglia? È In Val Di Lanzo

La Bastiglia? È in Val di Lanzo

Una piccola Parigi ...   E anche il 14 luglio 2022 ha visto espugnare la Bastiglia, caduta sotto i colpi, pardon i botti, dei tappi delle bottiglie di champagne che saltavano l'uno dopo l'altro fino a perderne il conto. Maison Drappier per questa 22° edizione della Presa della Bastiglia guidata, come sempre, dalla squadra vincente dell'Hotel Ristorante Valli di Lanzo di Ceres: Samuele Riva, Francesco Eblovi e Mara Vana, con la collaborazione, per questo evento speciale, del sommelier Roberto Ramondetti.     Saltano i primi tappi ...e fanno il botto! La serata inizia con l'aperitivo, servito sulla strada davanti al ristorante, trasformata per l'occasione in un parigino bistrot all'aperto. Poltroncine di vimini, i tavoli con gli stuzzichini - fritti, salumi e...golosissime galuperie - e quello, trionfale, con gli champagne in accompagnamento: Drappier Brut Nature Pinot Noir e Drappier Extra Brut Clarevallis, versati senza risparmio, come sarà per tutto il corso dell'evento. Nell'aria le note della Marseillaise precedono quelle de La Montanara: una piccola Parigi di montagna ci accoglie nella sua avvolgente serenità.   Maison Drappier espugna la fortezza E viene il momento di entrare in sala per la cena, quest'anno calibrata sulle temperature anomale - qui a Ceres per la…

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Si Chiama Eros L’asparago Di Santena

Si chiama Eros l’asparago di Santena

Piacevano così tanto a Luigi XIV, il Re Sole, che il suo giardiniere - così almeno si racconta - glieli faceva trovare anche in pieno inverno! Dalle nostre parti fu invece il conte di Cavour, a metà Ottocento, a dare nuovo impulso alla loro coltivazione nella sua tenuta di Santena, in provincia di Torino. Parliamo degli asparagi, la cui area nel Piemonte di oggi si è decisamente  estesa: comprende un altopiano argilloso di circa 400 chilometri quadrati che, da Santena, si  collega a città quali Chieri, Poirino, Pralormo, fino a Montà d’Alba. Questo è il Pianalto, un territorio molto particolare,  ereditato dal pleistocene come risultato di processi ecologici lontani nel tempo. L'asparago, il re degli ortaggi L'asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, le cui cultivar sono riconducibili agli ecotipi Marte, Eros, Gijmlin,  è considerato il re degli ortaggi, riconosciuto dal 1999 quale PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale). È verde con sfumature violacee e si caratterizza per un sapore dolce e delicato. Ha una lunghezza media di 22 cm e la parte colorata comprende circa il 65% della lunghezza totale. Quest'anno la stagione è iniziata con un po' di ritardo, a causa del freddo primaverile che ha rallentato lo sviluppo…

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